Charles si svegliò di soprassalto. Erano le 6:30, la sveglia sarebbe suonata di li a poco.
Decise di alzarsi e andare in bagno.
Gli tornò alla mente il giorno prima. Si alzò dal letto, in boxer e connottiera, ancora addormentato. Si diresse verso il lavandino per sciaquarsi il viso.
Non aveva mai visto Mike così arrabbiato, eppure non c'era nessuna malizia in quello che lui pensava che avessero fatto Charles e Raven. Si erano solo scambiati sguardi e parole dolci, a Charles non piaceva Raven, ne era certo. Provava solo tenerezza e dolcezza nel vederla e parlando con lei, non si spiegava il motivo.
Si sciaquo' gli occhi , nel tentativo di svegliarsi una volta per tutte ; si guardò allo specchio, i capelli scompigliati e la barba rossiccia indicavano che, effettivamente, si fosse svegliato da poco.
Si lavo', mangiò qualcosa al volo, si vesti' con una camicia bianca e dei jeans ,prese lo zaino con l'occorrente e si diresse verso l'università.Entrò e si sedette ai primi posti, come ogni mattina.
Sperava di non vedere Raven e Mike, voleva solo ascoltare la lezione. Posò i libri e si guardò intorno. Era un po agitato, ma non vedendo i due ragazzi cominciò a tranquillizzarsi.
Prese tutti gli appunti necessari, come sempre e, quella mattina, fece molte domande. Poteva sembrare un secchione, un ragazzo poco interessante, timido e riservato, ma era tutt'altro.Finita la lezione, si diresse verso l'uscita, non aveva visto i due ragazzi per tutta la lezione ed era sollevato. Non gli piaceva litigare, soprattutto per delle cavolate.
Si fece strada tra gli studenti per attraversare il lungo corridoio; in quel periodo gli studenti partecipavano spesso alle lezioni, Charles non ne aveva mai visti tanti come in quelle ultime settimane, erano tutti pronti per gli esami.Riusci' ad uscire dalla grande struttura, aveva addirittura sudato. Era una giornata particolarmente soleggiata, con la presenza di pochissime nuvole. Il parco proprio di fianco all'università era occupato da molte persone. Vide dei bambini giocare con il pallone e i genitori lì vicino seduti per terra. Poco distante ,diverse coppie, sedute su delle panchine, parlavano e scherzavo.
Charles amava quel parco, ci andava spesso al pomeriggio, si sedeva nella panchina vicino al laghetto, dove tutti i pomeriggi sedevano due vecchietti che gli facevamo compagnia.
I ragazzi si ritrovavano tutti in quel parco dopo le lezioni, anche se nell'ultimo periodo , lui , non ci era praticamente più andato.
Diede un'ultima occhiata all'erba e alle persone e si diresse verso la sua auto.Vide una figura femminile che fumava appoggiata al cofano.
Si avvicinò e notò che la ragazza era bionda, era sicuramente Raven.
《Ti sta proprio bene quella barbetta rossiccia.》
《Ciao Raven, che ci fai qui? Fumi?》
Il tono della ragazza era leggermente provocatorio questa volta, anche se sembrava poco malizioso ; sembrava quasi stupita.
Charles, invece , aveva ignorato quella sorta di complimento e anche il suo sguardo, non aveva voglia di creare altri casini.
Ma il tono con cui le parlava lo faceva rimanere stupido, quasi stranito di sé stesso. Le aveva rivolto quelle parole con estrema delicatezza, come se si preoccupasse per lei.
《Ciao Charles, ti aspettavo, devo parlarti. Si fumo, ti dà noia?》
《Devi parlarmi? Mike? Tranquilla.》
《Ci possiamo vedere dopo? Dimmi tu quando puoi, va bene? 》 sembrava preoccupata, sperava dicesse di si.
Charles rimase davvero stupito dopo quella domanda, non riusci' a comprendere il motivo per cui dovesse parlare con lui, forse era riuscita a parlare con Mike e trovare un accordo, in ogni caso doveva scoprirlo.
《Va bene Raven, spero che Mike non lo venga a sapere, 17:30 al bar vicino al supermarket?》
《Perfetto, a dopo!》lei sorrise e lui ricambio' sempre più stupito e sorpreso , ma stranamente felice.Raven non aveva voglia di andare a casa, non aveva ancora parlato con Mike dalla loro litigata.
Era tardi e non aveva ancora pranzato. Si diresse con la sua moto verso un pub non troppo distante dalla biblioteca dove li aveva portati Charles.
Entrò e si sedette ad un tavolo vicino alla grande finestra che dava sulla strada. Non era un locale troppo grande, si guardò intorno : non c'erano molte persone, diverse ragazze si facevano delle foto e dei ragazzi ridevano prendendole in giro, due bambini stavano giocando con un palloncino rosso quando delle urla attirarono la sua attenzione ; guardò verso la cucina, un uomo stava urlando contro delle cameriere, sgridandole. Una delle due si mise a piangere e uscì dalla sala, dopo poco si diresse verso il suo tavolo.
《Tutto ok ? Ho sentito le urla.》chiese Raven alla ragazza appena fece capolino al suo tavolo. Aveva una specie di agenda e una penna. I suoi occhi erano ancora rossi per le lacrime.
《Grazie...sto bene, cosa desideri?》la ragazza sembrava davvero imbarazzata, cambiò subito discorso.
《Sono Raven, ti puoi sedere un po con me , se ti va.》 Raven le porse la mano con un grande sorriso stampato sulle labbra.
La ragazza abbozzo' un sorriso e , controllando che l'uomo in cucina non vedesse, si sedette con lei. Era molto magra, aveva i capelli castani, raccolti in una coda ormai da rifare.
《 Grazie Raven, sono Adeline.》sembrava sollevata e rilassata.
《Deve essere un bel rompi scatole quell'uomo vero?》rise Raven.
《Puoi dirlo forte!》sembrava divertita.
Le due ragazze parlarono quasi un'ora, senza che l'uomo si accorgesse dell'assenza della cameriera, poi Raven guardò il suo orologio.
《Adeline si è fatto tardissimo, ho un impegno. Tornerò uno di questi giorni, piacere di averti conosciuta.》le porse la mano , felice.
La ragazza le sorrise solamente porgendole la mano.Uscì in fretta e si diresse verso la sua moto. Doveva passare da casa e andare da Charles.
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Nuovo capitolo, spero vi piaccia! Non avevo molta ispirazione oggi!!
A presto!❤
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X-MEN le ORIGINI
FanfictionLe origini dei mutanti. Un intreccio di storie di amori, tradimenti, amicizie , alleanze e di una guerra che determinerà le sorti del mondo intero. La storia è puramente inventata , i personaggi sono tratti dalla saga X-MEN