Il ragazzo stava uscendo dall'aula, non aveva seguito una parola della lezione.
La ragazza bionda, Raven, era sparita tra la folla infinita di alunni appena la lezione terminò, salutandolo con un sorriso e un cenno di mano.
Sperava di rivederla, non sapeva perché questo pensiero gli frullase in testa ma , quella ragazza, aveva qualcosa di unico e gli sembrava di conoscerla da tempo.Charles si stava aggirando per i corridoi infiniti rimuginando su quella ragazza quando una mano si posò sulla sua spalla, riportandolo alla realtà.
《Amico dov'eri?》urlò quasi Mike.
《Ero a lezione, anche tu saresti dovuto venire!》sembrava quasi rimproverarlo Charles.
《E dai ma che c'è? Non mi guardare così, sai che ho poca voglia.》il suo tono sembrava divertito ma allo stesso tempo amareggiato.
Charles non sapeva molto di lui,si vedevano solo a lezione, sapeva che aveva poca voglia di studiare, spesso gli aveva chiesto se avesse bisogno di aiuto ma lui rifiutava sempre educatamente.
Anche adesso si sentiva in dovere di chiedere :
《Mike oggi vado in biblioteca a studiare, vieni con me che ti aiuto io. Tra poco ci sono gli esami.》sembrava preoccupato sia per l'amico che per sé stesso.
Charles era così, cercava sempre di aiutare tutti, rappresentava un dovere per lui.
《Non prenderò la laurea Charles, lo sai meglio di me.》
《Se cominciassi a studiare, forse, avresti qualche possibilità.》
《Va bene, va bene. Mi hai convinto, a che ora?》Charles era a casa, mancava un'ora prima della lezione con Mike, decise di farsi una doccia.
Aprì l'acqua e sistemo' l'accappatoio sulla sedia.
Si levò i vestiti, era in boxer quando gli arrivò un messaggio sul cellulare.
Era l'amico, "Spero non abbia cambiato idea" penso' Charles nella sua mente.
Lesse il messaggio, il ragazzo gli proponeva di fare delle lezioni anche alla sua ragazza.
Charles rimase sorpreso, ma rispose di si.
Non conosceva così bene Mike ma pensava che se avesse avuto una ragazza glielo avrebbe detto. Guardò ancora per qualche istante il messaggio poi senza attendere la risposta, posò il telefono ed entrò in doccia.
Si mise lo shampoo nei capelli castano chiari e notò solo in quell'istante quando fossero lunghi, li avrebbe tagliati.
Si sciaquo' ed usci' dalla doccia, si mise il suo accappatoio blu e si diresse verso la finestra, affacciandosi.
Il sole splendeva, anche se il cielo era ricoperto ancora da diverse nuvole nere. Il suo sguardo cadde sulla strada, trafficata come sempre, gli ricordava casa sua; lo travolsero i pensieri. Ritornò a molti anni prima, a quando viveva nella villa a Wenchester con i suoi genitori.
Era molto piccolo e passava le giornate ad esplorare quella grandissima casa con ben due piani e i sotterranei.
Si cacciava spesso nei guai : molte volte aveva tentato di entrare nella stanza con il lucchetto, come la chiamava lui. Suo padre si raccomandava spesso :
《Non entrare mai in questa stanza ,capito? 》gli urlava arrabbiato quando si trovava in quella zona.
Una mattina si era messo in testa di provare ad entrare, non riusci' nell'impresa, ma in compenso si prese uno schiaffo!
Amava ,inoltre, moltissimo leggere camminando nell'immenso giardino e ascoltare musica classica in salotto.
Sorrideva ripensandoci, quando un clacson lo riportò al presente.
《Ma che fai giovanotto?! Non puoi stare qui!》cominciò arrabbiato il signor Anderson . Viveva al primo piano.
《Signore mi scusi, non sapevo...》rispose intimorito il ragazzo, il vecchietto ,senza farlo finire , replicò , così il ragazzo accese il motore e scappo'.
Charles guardò l'orologio, "cavolo sono le 16:35!" disse a se stesso. Si era perso nei suoi pensieri, era assurdo come ogni cosa intorno a lui lo coinvolgeva e lo distraeva da quello che stava facendo.
Si mise dei vestiti puliti, una semplice maglia e dei jeans, prese l'occorrente per andare in biblioteca. Scese le scale e partì.Arrivò in biblioteca in orario per un soffio, come sempre. Appena scese prese i libri e vide Mike.
《Ciao Mike, entriamo?》
Rispose con un cenno di mano e disse:
《 Si, aspettiamo la mia ragazza, dovrebbe arrivare a momenti.》
Non passò nemmeno un minuto che i due si girarono e videro una moto arrivare a tutta velocità fermarsi nel parcheggio. La ragazza scese, era bionda, aveva una camicia bianca e dei comunissimi jeans.
Si avviò verso i due ragazzi con lo sguardo basso, Charles la osservò e solo quando alzò lo sguardo la riconobbe : era Raven, la ragazza della lezione.
Rimase stupito, con la bocca leggermente aperta.
Lei non si era ancora accorta di lui, nel frattempo salutò l'amico di Xavier con un bacio. Dopo poco rivolse lo sguardo verso il ragazzo, strabuzzo' gli occhi e sorpresa sussuro' il suo nome. Era molto confusa.
《Raven...》 sorrise lui.
Mike, non era sicuro di aver capito cosa stesse succedendo, lanciò uno sguardo interrogativo alla sua ragazza , che gli spiegò che si erano conosciuti a lezione.
《Ci siamo solo presentati, vogliamo entrare ragazzi?》disse, infine, risolutiva lei._______________
Buonasera a tutti❤
Secondo capitolo, ringrazio tutte le persone che hanno letto il primo capitolo, che hanno votato la storia e che hanno commentato!
Spero vi piaccia anche questo, a presto!☺

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X-MEN le ORIGINI
FanfictionLe origini dei mutanti. Un intreccio di storie di amori, tradimenti, amicizie , alleanze e di una guerra che determinerà le sorti del mondo intero. La storia è puramente inventata , i personaggi sono tratti dalla saga X-MEN