Sentite tali parole la fanciulla accorse per vedere il volto di colui che le aveva pronunciate e fu allora che trovò il giovane, già incontrato un paio di volte nei giorni precedenti, in mezzo al fiume.
Quest'ultimo accortosi della presenza della ragazza smise di parlare fra se e se per rivolgerle la parola, ma non appena aprì bocca la fanciulla cominciò a ridere di cuore. Al che il ragazzo, dopo essersi alzato ed essere uscito dal fiume, disse - Sentiamo, cosa c'è da ridere? -
-Oh scusatemi, avete ragione- disse la ragazza -non bisogna ridere delle sventure altrui, ma siete proprio buffo e non sono riuscita a trattenermi.-
-Si sono alquanto buffo, avete...ehm volevo dire...hai ragione.- disse il ragazzo e subito dopo sorrise, seguito a sua volta dalla fanciulla. -Ieri mi hai detto di chiamarti Gwen, ma non sono riuscito a dirti il mio di nome.- continuò il giovane.
-Avete ragione.- disse Ginevra.
-Facciamo che la regola del "voi" vale per entrambi, puoi darmi del "tu".-
-D'accordo.-
-Allora, non vuoi sapere come mi chiamo?-
-Beh, ecco...s-si.- concluse timidamente la ragazza.
-Il mio nome è...- Artù non fece in tempo a finire la frase che arrivarono dei cavalieri, molto agitati all'apparenza.
Il ragazzo ci mise un po' per riconoscerli ed intanto la ragazza, spaventatasi dall'arrivo di quelle persone, approfittò del momento di confusione per tornare a casa.
***
-Hey Gwen va tutto bene? Sei tutta sudata. Per caso ti sei messa ad inseguire i fiori?- disse Ben e la fanciulla gli diede una pacca sulla spalla, infine scoppiarono entrambi in una fragorosa risata.
-No, semplicemente pensavo di essere in ritardo per il pranzo.- mentì Gwen.
-No tesoro sei giusto in tempo!- disse una persona da dietro e non appena la ragazza si girò vide il volto della sua cara amica Maggie. I ragazzi le corsero incontro per abbracciarla e successivamente Gwen le diede i fiori che aveva colto appositamente per lei.
-Sono così felice che tu sia qui- disse Gwen, con qualche lacrima di gioia in volto.
-Hey, guarda che anche io sono felice di vederla.- aggiunse Ben.
-Oh piccoli miei, non litigate. Anche voi mi siete mancati tanto!- disse la signora.
-Maggie per favore raccontaci qualche nuova avventura che hai vissuto in questo periodo, sono così curiosa!- disse Gwen. Le erano sempre piaciute le storie che le raccontava Maggie, ne andava matta. Da piccola non si addormentava senza aver prima sentito un racconto.
-Certo tesoro!-
-Anche io voglio sentire qualche avventura- disse Ben -ma non sarebbe meglio se ne parlassimo a tavola?-
-Oh sì, certo. Ha ragione tuo fratello.- concluse Maggie.
Così passarono svariate ore a mangiare, mentre la signora raccontava storie, storie ed ancora storie sulla sua vita e su come si era divertita in quei mesi.
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E se ti dicessi che ti amo...
RomanceDAL CAPITOLO 4 Dopo averla seguita per un breve tratto la raggiunse e le prese un braccio, nell'intento di farla fermare. Non appena la sua mano si poggiò sulla tenera pelle della fanciulla, ella, non avendo altre possibilità, poiché la stretta di A...