Steve Rogers

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Correvo da almeno mezz'ora sulla vasta spiaggia, era divertente, soprattutto se giochi ad acchiapparello con un ragazzo instancabile tipo Clark

Clark:< attento Rogers! Se ti prendo sarà la fine! >

lo sentii ridere e io mi girai con il viso facendo la linguaccia, schivavo gli enormi asciugamani di persone che organizzavano i picnic, anche noi avevamo organizzato il picnic in quella stupenda spiaggia affacciata al mare limpido e cristallino, dovevamo solo aspettare gli altri e quale modo migliore se non giocare a rincorrersi fino all'estremo? 

< andiamo Clark! Sei o non sei un meta-umano? >

Clark:< voglio soltanto darti vantaggio, fosse per me ti avrei già preso! >

< allora perché sto ancora correndo davanti a te e non sei ancora riuscito a prendermi? >

risi e continuavo a correre passando da una pineta vicino, gli alberi emanavano un profumo sublime e il terreno era così morbido grazie all'erbetta fresca 

< andiamo lumaca! muovi il sederino! >

Clark:< eh va bene... l'hai voluto tu >

< mh? >

rallentai leggermente quando Clark si fermò, lo guardai confuso, lui fece un sorrisetto con l'inarco del labbro solo da una parte e scattò così veloce che i miei occhi non realizzarono il tempo che ci mise lui dallo stare fermo immobile allo stare dietro di me con le mani appoggiate ai fianchi e la testa sulla spalla

Clark:< ti ho sconfitto caro Steve >

< non vale! Hai barato! >

si mise a ridere e io pure, in pochi mesi era diventato il mio secondo migliore amico, era dolce e gentile, carino e affettuoso, era perfetto, beh, in fondo era Superman, l'uomo della speranza o d'acciaio, anche se l'unica cosa d'acciaio che c'era in lui erano i pettorali e le gambe, lo guardai, stava sorridendo, adoravo anche quel sorriso lineare e brillante

< va bene dai, torniamo al telone, gli altri arriveranno a momenti e non voglio che ci dicano battutine tipo:"che bella coppietta" >

Clark:< giusto, meglio evitare >

rise di nuovo, come avevo già detto, era perfetto, la sua risata era cristallina, da quante cose ammiravo di lui avevo paura di esserne innamorato se ci fosse Natasha avrebbe già detto una cosa a riguardo oppure Bucky avrebbe già focalizzato l'ammirazione e l'avrebbe scambiata per amore, insomma, dovevo smettere di ammirarlo così tanto, credo.

Si tornò al telo mare e ci si mise sdraiati guardando il cielo azzurro chiaro e le nuvole bianche con tratti leggeri che sembravano dipinte da qualcuno, era rilassante, davvero molto rilassante

Clark:< Steve, ti ricordi quando si era al parco? >

< beh dipende, ci si va sempre >

Clark:< nel senso, ti ricordi quando si era litigato con Bruce e Tony? >

< in pratica ieri? che loro ci avrebbero uccisi brutalmente se non fosse stato per Barry e Peter? Oppure ieri l'altro quando siamo tornati tanto tardi a casa saltando uno di quei noiosi noiosi ricevimenti di Fury? >

sospirò arrendevole e girò il viso verso il mio, io, per educazione, voltai il viso nella sua direzione incontrando gli occhi neri pece nascosti dietro due paia d'occhiali da vista neri, se non era già sotto inteso,si, sono stupendi i suoi occhi anche se sono neri e poi non so perché, ma i suoi occhiali lo rendono molto più attraente di quanto voglia dimostrarsi, no, okey, basta, sul serio 

a unique planet two completely different universesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora