Complotto

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L'indomani mattina Himawari si svegliò con un forte mal di testa.
Andò in bagno per sciacquarsi la faccia ma appena entrò le venne subito da vomitare.
Vomitò per almeno venti minuti circa.
In effetti ieri aveva mangiato "cibo spazzatura", non si poteva certo sentire una meraviglia. Il problema è che quella era la prima volta che vomitava dopo aver mangiato hamburger e patatine. Mangiava raramente quelle cose ma quelle poche volte non le era mai venuto di vomitare.
Quando finì si sciacquò il viso e tornò nella sua camera.
Solo allora si accorse che sotto le coperte del suo letto dormiva tranquillamente un Mitsuki completamente nudo.
Himawari si mise subito il pigiama e andò a vedere se qualcuno si era già svegliato.
Purtroppo per lei sì.
Dalla cucina la chiamò la voce di suo padre.
<<Himawari, sei sveglia? Se sì digli a tuo fratello di svegliarsi!>>
<<Ok papà!>>, rispose lei.
Tornò nella sua camera e cercò di svegliare Mitsuki.
<<Mitsuki svegliati! Dai svegliati ti prego!>>
Dopo un po' Mitsuki si svegliò mettendosi a sedere e stropicciandosi gli occhi.
<<Hi-Himawari? Perché sei qui?>>
<<Questa è casa mia!>>
<<Co-Cosa?!>>, chiese il ragazzo confuso, <<Perché ho dormito a casa tua? Aspetta... ah ora ricordo. Già, la più bella serata della mia vita.>>, Himawari arrossì di colpo ma non disse niente tranne:<<Sbrigati a vestirti! Ed esci fuori da questa casa attraverso la mia finestra. Dalla porta d'ingresso non puoi uscire. Dovresti passare dalla cucina e c'è mio padre.>>
<<Perché? Tuo padre non sapeva che avevo dormito da voi?>>
<<Ti ricordo che non ho avuto il tempo di dirglielo!>>
<<Ok, vado in bagno allora.>>
Si alzò, raccolse i vestiti da terra e andò in bagno.
Intanto Himawari andò a svegliare suo fratello.
Bussò alla porta di camera sua più e più volte ma lui non rispondeva.
Così entrò ma Boruto non c'era.
"Ma dove si è cacciato?", si chiese, "Non mi dire che si è svegliato prima di me e di mio padre! No... non è da lui."
Himawari tornò in camera sua e, mentre passava per le scale, sentì una porta chiudersi. Suo padre era uscito.
Mitsuki era ancora chiuso in bagno. Himawari bussò alla porta del bagno e gli disse che suo padre era uscito e che poteva andarsene dalla porta d'ingresso.
<<Ok.>>, rispose lui.
Poco dopo uscì dal bagno.
Himawari intanto aveva già indossato la divisa da lavoro.
<<Prima di andarmene, posso chiederti una cosa?>>, chiese Mitsuki avvicinandosi ad Himawari.
<<Certo chiedi pure.>>
<<Tu mi ami?>>
Himawari rifletté un attimo. Mitsuki fino a ieri sera era soltanto un amico molto gentile, quello che era successo era qualcosa che non doveva succedere. Ma come poteva dirgli di no? Se gli avesse risposto di no di sicuro non sarebbero rimasti nemmeno amici. Inoltre ogni volta che si sarebbero incontrati ci sarebbe stata un'aria imbarazzata.
<<Credo di sì.>>, rispose infine.
Mitsuki la guardò interrogativo.
<<Beh, io non credo. Io so di amarti.>>, rispose cambiano subito espressione.
Aveva un sorriso dolce adesso.
Poi si avvicinò ancora un po' a lei e la baciò sulla guancia.
<<Devo andare. Ci vediamo dopo.>>, la abbracciò e scese veloce le scale uscendo dalla porta di ingresso.
Anche Himawari scese in cucina.
Sua madre non si era ancora svegliata.
Così uscì anche lei facendo una colazione veloce.
Nel frattempo, nell'ufficio dell'Hokage...

Naruto aveva un'aria molto stanca.
Era tornato tardi a casa. Nell'ufficio c'erano già Boruto e Sarada, mancava solo Mitsuki che entrò dopo qualche minuto.
<<Bene adesso che ci siete tutti,>>, cominciò alzandosi Naruto, <<devo dirvi una cosa importante. Riguarda la missione dei fantomatici uchiha sopravvissuti. Scordatevela!>>
<<Come? Perché?>>, chiesero tutti tranne Mitsuki, che si limitò a guardarlo con aria di chi non se l'aspettava proprio.
<<Perché i tre che dovevate cercare sono stati trovati. O meglio, i loro cadaveri sono stati trovati.>>
<<Ma... chi li ha uccisi?>>, chiese Sarada.
<<Non si sa. Io avrei una teoria. Ma non sto qui a dirvela. Voi comunque dovete sapere solo che non c'è più bisogno di voi. La vostra missione è annullata. Potete andare.>>
<<Ma... >>, controbatté Boruto.
<<Andate ho detto!>>
I tre uscirono.
<<Non tu Mitsuki!>>, ordinò Naruto prima che il ragazzo uscisse.
Mitsuki tornò a sedersi.
I due intanto, Sarada e Boruto, uscirono guardando l'amico capendoci meno di lui.
Quando loro uscirono Naruto cominciò a parlare.
<<Come stai figliolo?>>, chiese con aria gentile.
"Prima mi guarda arrabbiato e poi fa tutto il gentile? Ma che gli prende?", si chiese Mitsuki.
<<Bene.>>, rispose con tono normale.
<<E i tuoi genitori?>>, chiese senza più quella gentilezza nella voce.
<<Bene anche loro signore. Perché?>>
<<Non c'è un perché. Così... per chiacchierare. Sai dirmi se tuo padre è a casa oggi?>>
<<Adesso non saprei.>>
<<Come? Quando ti sei alzato non hai visto se c'era o no a casa?>>
<<Ehm... ah già. Sì sì c'è.>>, imbrogliò.
<<Benissimo! Andiamo a trovarlo ti va?>>
<<Co->>, non ebbe il tempo di rispondere che Naruto lo prese per un braccio e lo trascinò fuori.
Insieme andarono a casa di Mitsuki.
Nel tragitto videro Himawari insieme ai suoi tre allievi che giocavano con le pistole ad acqua.
Naruto si fermò un attimo per sgridarla.
Prima di tornare al loro viaggio Himawari prese in disparte Mitsuki.
<<Senti non so dove state andando ma non dirgli niente di ieri sera. Glielo dirò io in caso. Ti prego non glielo dire tu, ok?>>
<<Ok tranquilla.>>
La salutò e tornò da Naruto.
Finalmente i due arrivarono a casa di Mitsuki.
Non era molto grande ma accogliente all'interno.
Dopo essere entrati Mitsuki andò a cercare se c'era Orochimaru.
Suo padre stava in cucina a sistemare la spesa. Appena vide Mitsuki chiese: <<Che ci fai qui? Non devi lavorare oggi?>>
<<Si, ma l'Hokage vuole parlarti.>>
I due andarono in soggiorno dove Naruto si era già seduto(spaparanzato) sul divano.
Al loro arrivo si alzò di scatto e si rivolse a Orochimaru.
<<Sono qui per farti delle domande. Dove ti trovavi ieri sera?>>
Orochimaru non capiva il motivo della domanda ma rispose ugualmente.
<<Dipende. A che ora intendi?>>
<<Verso le 11:00.>>
<<Secondo te? Stavo dormendo!>>
<<Allora devo presumere che sia stato tuo figlio!>>
<<A fare che?>>, chiesero entrambi.
Naruto prese delle foto dal mantello da Hokage e le porse a loro.
Erano tre le fotografie e mostravano tre ragazzi che Mitsuki riconobbe come i tre uchiha che dovevano cercare.
Tutti e tre avevano due buchi piccoli vicino al collo e le loro braccia riportavano segni di stritolamento.
<<Non penserai sia stato io.>>, disse Orochimaru sempre con tranquillità.
<<Se non sei stato tu, allora tuo figlio.>>
Mitsuki distolse lo sguardo dalle foto.
Guardò Naruto negli occhi. Era visibilmente irritato.
<<Io non c'entro.>>, disse all'Hokage.
Naruto fece un sorriso che non era il suo solito e chiese: <<Questo è ancora da vedere. Se non sei stato tu, allora non avrai problemi a dirmi dove eri ieri sera, giusto?>>
Mitsuki ci rifletté un attimo. Doveva imbrogliare per forza, aveva fatto una promessa a Himawari.
<<Ero a casa.>>
<<E qualcuno può affermare quello che stai dicendo?>>, Naruto guardò Orochimaru.
<<Mi ha detto che sarebbe tornato tardi quindi non l'ho aspettato.>>, rispose schietto.
<<Allora sei il sospettato principale, mi dispiace ma devo metterti in arresto!>>
Appena il tempo di finire la frase e la finestra del soggiorno si ruppe in mille pezzi. Da essa entrò Boruto che prese per il polso Mitsuki e lo trascinò fuori.
<<Che fai Boruto!>>, gridò Mitsuki.
<<Tu corri e basta!>>, urlò Boruto correndo sempre più veloce.
<<Ma perché? Che ti è preso adesso!>>
<<C'è un complotto ok? Hanno incolpato anche me della morte di quei tre! Ehi ho fatto la rima!(😃)>>
<<Non è il momento!(😑)>>

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