2 - Where it all began

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I heard that you've settled down

That you've found a girl and you're married now



Il famigerato giorno della partenza arrivò fin troppo presto, presentandosi imponente e insormontabile ai miei piedi – e alla mia porta: Michael e quel deficiente di Luke erano venuti a prendermi alle quattro del mattino per assicurarsi che partissi con loro invece di darmi alla fuga o di barricarmi in casa senza più mettere piede fuori, cosa che avevo considerato seriamente di fare. Purtroppo non ho spina dorsale, ed ero troppo sopraffatto dall'alcool che avevo bevuto la sera prima per ragionare correttamente con la mia testa, motivo per cui adesso ero seduto su di una scomoda sedia d'acciaio dell'aeroporto di Sydney, la valigia davanti a me e Michael e Luke seduti ai miei lati, forse per impedirmi di scappare all'ultimo minuto nonostante fossero consapevoli che le mie condizioni fisiche non lo permettessero minimamente. Mi sarei lasciato sopraffare dagli eventi, come avevo sempre fatto. Tanto, a questo punto, cosa poteva ferirmi di più?

«Dai, sarà divertente», cercò di rassicurarmi inutilmente Michael, dandomi una pacca sul ginocchio.

Sbuffai prima di affondare la faccia nel mio caffè – avevo costretto Luke a comprarlo, un po' come risarcimento per i danni morali e psicologici subiti dalle sue azioni distruttive. «Certo, sarà divertente. Per te», sbottai, fissando avanti a me in modo assente. La signora seduta sulle panche di fronte mi guardò male, forse pensando che stessi fissando lei; poco dopo, sempre guardandomi male, si alzò e si allontanò. Io feci una smorfia schifata; odiavo le persone con le manie di persecuzione, nonostante anch'io lo fossi a volte. Beh, almeno non mi facevo venire i complessi se qualcuno mi fissava.

«Smettila di fare il musone», si lamentò Luke, facendomi voltare verso di lui, «Sei qui per un motivo, e di certo non perché ti abbiamo costretto noi. Quindi smettila di lamentarti e cerca almeno di sembrare felice».

«Che senso ha se non è una vera felicità?», borbottai io, poco convinto, facendo accigliare Luke, «Lo sapete meglio di me che io non voglio essere qui, che se sono venuto in aeroporto è stato per non fare un torto a voi due e non perché io voglia venire sul serio a questa vacanza. Che senso ha fare finta di esserne contento, quando non convinco neanche me stesso? Dimmelo Luke, dai».

Il biondo mi afferrò per le guance, facendo in modo che non spostassi lo sguardo da lui. Sapeva che l'avrei fatto alla prima occasione. «Ricordi quando ero depresso a causa di Mark?», mi chiese, senza mostrare segni di cedimento alla menzione del suo carnefice; ormai le sue ferite erano guarite, non vedeva Mark da due anni e, oltretutto, Michael s'era preso cura di lui in modo esemplare, forse meglio di quanto avrei fatto io.

«Certo che ricordo», risposi io, annuendo mesto.

Luke si mordicchiò il labbro inferiore. «E ricordi anche quando mi dicesti che avrei dovuto fingere di sorridere davanti a mia madre, anche se non sentissi il benché minimo bisogno di sorridere, perché sapevi che mia madre sarebbe stata almeno un po' meglio se mi avesse visto sorridere anche falsamente?», continuò a chiedere, come al solito vincendo, «Ecco, fai così. Se non vuoi sorridere per te stesso, almeno fallo per me? Lo sai che mi fa male vederti giù di morale».

Scossi la testa. Questa volta Luke non avrebbe avuto ragione per niente – anche perché la causa del mio morale sotto i piedi era lui e le sue idee strampalate. «Ma se in parte è colpa tua, se sono giù di morale ora. Chi mi è venuto a prendere a casa alle quattro trascinandomi via dal letto e in un luogo in cui non volevo essere?».

«Luke, non possiamo dire che ha torto», si intromise Michael, lasciando cadere la recita del "sarà tutto così divertente, vedrai" per mostrare un po' di buonsenso nei confronti della mia situazione di merda totale, «In effetti lui te l'ha detto che non voleva venire, e nonostante questo l'abbiamo portato qui comunque, quindi in un certo senso ha ragione lui e noi siamo in difetto».

Santa Cruz || Cashton (Too Close sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora