" "Basta! La bambina è di sopra! Non fare queste cose quando c'è lei in casa." "Mi sveglio, all'improvviso. Sono sul treno di ritorno, ma la mia fermata è già passata "cazzo!" urlo. Scendo subito dal treno non so neanche che strada devo fare o dove sono, decido di chiamare un taxi, anche se mi costerà tanto, ma è l'unico modo per tornare a casa e sono sicura che, quando tornerò, mi beccherò anche le sgridate isteriche di mia nonna Sophia.
Quando prendo il telefono mi accorgo di avere due chiamate perse da mio padre, ma lo richiamerò dopo, prima devo pensare al taxi. Digito il numero del taxi, arriva dopo pochi minuti. "Mi porti al parco Hermann Square, in Smith Street.".
Nel viaggio in taxi, ero con le cuffiette "Iwon, smettila!". Salto all'improvviso sul sedile del taxi, perchè queste frasi continuano ad invadere la mia mente?Lascio perdere e chiamo mio padre, non risponde perciò gli lascio un messaggio in segreteria "Sto bene, sto tornando a casa, il treno non è passato."
Arrivo a casa, entro e mia nonna già comincia ad urlare " Ma dove sei stata? Sono stata in pensiero. Tuo padre più di me." La tranquillizzo e vado di sopra.
La porta dello studio di mio padre è chiusa, busso per dirgli che sono a casa "Entra." mi dice in tono freddo, "Devo parlarti.", annuisco e mi siedo. "Da domani andrai in un'altra scuola, più vicina.", non dico niente, rimango immobile. Ho una rabbia dentro che vorrei spaccare mezzo mondo. "E come si chiama 'sta scuola?" chiedo in tono arrogante, "Humphreys School of Music".
Annuisco e me ne vado. E' una bella scuola, e non ho chissà quali amici stretti che mi mancheranno, ma mi dà fastidio dover sempre cambiare le cose nella mia vita.Vado in camera, mi butto sul letto ed apro il pc, cuffie nelle orecchie e The originals, ultima puntata della quarta stagione. Fantastico, serie tv spettacolare, magari il mondo fosse così figo.
"Angel! Alzati.", nonna urla di svegliarmi, mi alzo controvoglia e sbatto al comodino ed impreco.
Mi faccio una doccia veloce, raccolgo i capelli lunghi e neri in una coda alta. Scendo sotto e senza fare colazione prendo la borsa ed esco di casa, la scuola è vicina, sto aspettando l'autobus.
Arrivo a scuola, dieci minuti prima del suono della campanella, cammino a testa bassa perchè quando sei nuova lo notano tutti, e non voglio vedere gli sguardi che ho addosso.
Qualcosa mi colpisce, alzo la testa e vedo una chioma riccia e bionda "tutto bene?" mi chiede, annuisco "Piacere, sono Lucia", alzo la mano come in segno di saluto, "Angel." rispondo."Che corsi segui?" comincia a riempirmi di domande, è così vivace. "Storia dell'arte musicale approfondita, strumenti e psicologia della musica, tu?" le chiedo, "gli stessi, a parte psicologia, preferisco la filosofia."
Parlando con lei scopro che abbiamo le prime tre ore insieme, mi ha fatto fare il giro della scuola e mi ha detto che è italiana, i suoi genitori sono rimasti in italia e lei è venuta qui dalla nonna per avere una vita diversa, inoltre ci scambiamo i numeri. Arriviamo al corso di strumenti, mi siedo subito al piano. "Quel posto è già occupato" dice una voce dietro di me, mi giro e vedo una ragazza cinesina "Sono Abby e quel posto è di Sharon, ti conviene non farla arrabbiare" mi dice in bassa voce, " E chi sarebbe questa Sharon? I posti sono liberi, se non è arrivata prima vuol dire che non verrà o che non gli interessa più di tanto." rispondo alzando la voce, "Scusa non volevo farti arrabbiare..l'ho detto per te." Se ne va, ritorno nei miei pensieri.
"Alzati." un voce stridula, simile al gesso quando riga la lavagna, orribile. Penso subito a quella Sharon "No, non ho intenzione di alzarmi, il posto non è tuo." sbruffa e sbatte i piedi come una bambina, ridicola. Cerco di non farci caso e torno a suonare, dopo dieci minuti di piagnistei e lamentele se ne va, per fortuna.La prima ora passa in fretta, ora ho due ore di storia dell'arte, "Cos'è successo con quella puttanella?" mi chiede Lucia "Voleva che mi alzassi e le cedessi il posto." Lucia si mise a ridere.
Le due ore passarono in fretta, ho conosciuto persone di cui non mi ricordo più il nome.
Lucia è andata a filosofia ed io devo cercare da sola l'aula di psicologia della musica.
Il primo giorno studio solo le materie del corso, dal secondo giorno mi tocca studiare anche le materie di cultura generale.
Dopo minuti e minuti di ricerche, l'ho trovata, è un'aula enorme, sembra quelle delle università, nessuno fa caso al mio ritardo, meglio così.
"La musica per un artista rappresenta quello che hanno dentro, ma non dentro il cuore, si trova tutto nella testa, nella mente. Studieremo nel corso di questo semestre, la legge dell'attrazione. Come l'universo ti dia ciò che desideri solo se hai un pensiero positivo, anche la musica aiuta in questo. Cosa ne pensate?" cercava qualcuno che le rispondesse, ho abbassato subito la testa per evitare il contatto visivo, è un bel professore, sui trent'anni, magro con un po' di barba ed uno sguardo profondo "Signorina", indicava me, non sapevo cosa rispondere "Si, parlo proprio con lei", tutti si voltarono a guardarmi, "Io..non ho mai capito molto bene questa legge fisica-psicologica tra universo e uomo, non credo che il destino possa dipendere dal pensiero dell'uomo.", il professore mi fissa, mi scruta, mi sento talmente osservata che sento la faccia bruciare, so di essere rossa. "Bella osservazione..lei è?", "Angel Brertodd'', mi sorride e mi fa l'occhialino, poi torna a parlare delle legge dell'attrazione.Questo pesante giorno di scuola è terminato, decido di tornare a casa a piedi, non è molto lontano, sarà mezz'ora o qualche minuto in più. Camminando noto un negozio fighissimo, la scritta dice "Caliginis et pavoris'', credo sia latino, credo significhi '' Oscurità e paura'', decido di entrare, giusto per passare il tempo, è tutto vecchio ed impolverato, alla cassa c'è una signora anziana. Faccio un giro per gli scaffali e trovo una collana a forma di ala nera spezzata, mi rappresenta benissimo. La compro e torno a casa, sono felice del mio acquisto.
Faccio una doccia e poi mi butto sul letto, digitanto su google "Caliginis et pavoris", quello che trovai fu incredibile.
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•Inside•
FantasyDopo il divorzio dei suoi. Angel, si trasferisce da Croydon a Londra a Houston in Texas negli Stati Uniti, con suo padre Daniel e sua nonna Sophia. Le cose cominciano a diventare stare, conosce personaggi particolari e si innamora di quello sbagliat...