Le nostre bocche cominciano a muoversi, lentamente e poi con più passione.
All'improvviso si stacca, "Scusami..", dice abbassando lo sguardo, "Scusa di cosa?", chiedo interrogativa, non risponde, fissa il vuoto e poi si alza andando verso la moto, lo seguo. Ora che gli prende?
Mi riporta a casa senza dire una parola ma sono le 12:35, non ho neanche le chiavi come cazzo entro?
Provo a chiamare Stephan, ma non risponde, faccio il giro della casa ed entro dalla finestra della cantina.
Apro lentamente la porta della mia camera "oddio, cazzo..scusate!", dico, vedendo Stephan e Brigit che si coprono con le lenzuola, continuo a tenere gli occhi chiusi, Brigit se ne va e dopo un po' comincio a parlare, "mi dispiace..non sapevo..", mi interrompe subito "tranquilla...colpa mia.", mi spoglio per mettermi la maglia di mio padre con cui dormo la notte, "hai qualcosa sulla schiena" mi dice, mi dirigo verso lo specchio, sembra un livido, "sarò sbattuta da qualche parte."gli rispondo.
Mi metto la maglia che mi arriva sotto il sedere e mi metto sul letto, cominciando a leggere il libro che mi ha dato Ezekiel "incantus" e ripensando a quel bacio, quel fantastico bacio.
Stephan credo che si sia addormentato, così decido di provare a fare qualche incantesimo."Captum a me", vuol dire "Attratto da me", serve per muovere gli oggetti.Prendo un anello e lo poggio sul letto, dico la frase e l'anello comincia a fluttuare, riesco a farlo muovere come voglio, con la sola forza del pensiero.
Dopo aver letto per un altro po' decido di andare a dormire, con la fortuna che domani posso dormire.
Prima di addormentarmi fisso intensamente il soffitto e comincio ad immaginare la mia giornata di domani, cosa farò quando guarderò Eziekel? Cosa mi dirà? Cosa siamo ora? Ho la testa che mi chiede pietà, sento le palpebre farsi lentamente pesanti, chiudo gli occhi e mi giro dall'altro lato e mi addormento subito.
---
Qualcosa mi scuote la spalla, dalla mia bocca esce un lamento. La mano si sposta sulla coscia e comincia ad accarezzarla, "Angel..dai svegliati.", è una voce dolce, ma sono talmente rincoglionita sia dal sonno che dalle carezze sulla mia coscia che non capisco chi sia, apro leggermente gli occhi, è Stephan. Salto subito in piedi "Em..scusami, grazie per avermi svegliato, ma che ora sono?", dico questa frase un po' imbarazzata "Tranquilla, sono le undici.", mi risponde sorridente.
Comincio a camminare per la stanza, prendendo le mie cose per fare la doccia, passando davanti allo specchio vedo che la maglia si è alzata, sono praticamente in mutande, vedo con la coda dell'occhio che Stephan mi sta guardando, divento rossa, ma che cavolo mi prende stamattina? Corro in bagno e mi sciacquo immediatamente la faccia per cercare di riprendermi, anche perchè sta andando a fuoco.
Mi spoglio in fretta, noto che il livido di ieri è sparito, anzi ora al suo posto trovo una specie di marchio, un tatuaggio, lo fisso per un po' cercando di capire cosa sia, ma non credo di averlo visto prima in tutta la mia vita.
Faccio una doccia rilassante, cercando di pensare il meno possibilie all'uscita di ieri sera con Ezekiel.
Scendo di sotto ormai per pranzare, non c'è nessuno tranne me e Stephan, mi siedo davanti a lui "Scusa per stamattina, beh..io, non volevo toccarti.", mi dice grattandosi la nuca, lo guardo ripensando a quel momento e mi sento di nuovo in imbarazzo, "Emh..tranquillo." rispondo un po' balbettando, comincio a mangiare l'insalata di riso e chiudendomi nel mio mondo, finchè un messaggio non mi fa tornare alla realtà, "Vieni due secondi fuori? Dobbiamo parlare.", chiudo il cellulare ed esco fuori, davanti a me vedo Ezekiel, comincia subito a parlare "Quel bacio per me non significava niente, capito? Niente.", me lo dice con voce dura, ma come cazzo si permette? Lo guardo fisso negli occhi, pensa davvero di farmi male con così poco? Sono solo incazzata con lui. "Hai finito? Stupido idiota. E tanto per precisare, neanche per me è stato qualcosa di importante, al massimo un bel bacio. Anzi, neanche. Era solo passabile.", gli rispondo alzando un po' il tono di voce e fissandolo, gli lancio un'occhiataccia, mi giro e me ne vado.
Sono veramente arrabbiata, ma pensa davvero di poter fare quello che vuole? Lui non è nessuno per me, nessuno di importante.
Entro in casa e vado subito nella mia camera, lo so che ho lasciato tutta la cucina a Stephan, vabbè mi perdonerà. Cerco qualche film su internet per passare il pomeriggio, sarà un sabato noioso e non posso neanche uscire visto che i miei non ci sono e Stephan non ci sarà fino a notte fonda, con Ezekiel ho chiuso, Lucia è in Italia ed Abby..beh, è morta.
Scelgo un film horror e lo lascio caricare, intanto cerco su internet il simbolo che ho sulla schiena, è una specie di Y un po' mossa, simbolo femminile wicca, ogni strega wicca ha questa segno sul corpo, solitamente nascosto.
La wicca è una stregoneria astrale, forse la più antica, che comprende la natura e gli astri, coloro che non sono buoni non hanno segni di wicca sul corpo.
Il tempo passa in fretta, leggo il libro di psicologia, faccio ricerche su internet e guardo un paio di film, si sono fatte le dieci di sera e decido di provare a fare qualche incantesimo, mi siedo sul letto di Stephan, che è più grande.
"ipsum conteret" grido questa frase che significa "distruggiti" contro un bicchiere che ho davanti, si rompe in mille pezzi, ha funzionato. Provo qualche altro piccolo incantesimo e mi riescono tutti, essendo i più semplici.
Mi sdraio sul letto un po' stanca, anche se non ho fatto niente tutto il giorno.
----
Sento qualcosa, o meglio, qualcuno. Mi giro di colpo per vedere chi è, "Shh, puoi continuare a dormire qui se ti annoi ad alzarti, anche perchè vorrei parlarti.", mi dice in bassa voce "Si..ma..che ore sono?", chiedo strofinandomi gli occhi, "Le due e trentacinque." mi risponde.
Lo intravedo spogliarsi e infilarsi a letto con le mutande, ok che il letto è più grande e ci stiamo bene, ma è comunque troppo vicino. Evito di pensarci, "Cosa dovevi dirmi?.", gli chiedo fissando il soffitto, "Beh, ci siamo lasciati..che sfiga no? Ora che potevamo stare insieme.. è finita.", lo dice in tono normale, non sembra triste, "Perchè? ..Se posso chiedere", glielo domando tentennando un po' " beh, non credo di amarla più." risponde con tono distaccato, annuisco perchè capisco che non ha poi tanta voglia di parlare.
Mi giro dandogli le spalle cercando di addormentarmi di nuovo, lo sento avvicinarsi, appoggia una mano sul fianco, con l'altra mano toglie i capelli dal mio collo, sento il suo respiro sempre più vicino, mi bacia delicatamente il collo ed il mio respiro si blocca e perde non un battito ma tre.
La sua mano è ancora sul mio fianco che mi spinge sempre di più verso di lui, "Steph, ma che f-ai?", dico balbettando. Sto andando a fuoco, mi sento esplodere, mi fa girare e la sua bocca si avvicina sempre di più alla mia, non mi risponde così decido di non dire più nulla, prima che potesse arrivare alla mia bocca lo fermo, non mi sembra il caso di andare avanti.
"Dai, non dirmi che non ti piace.", mi sussurra questa frase nell'orecchio e un brivido percorre tutto il mio corpo.................
CONTINUA NEL PROSSIMO CAPITOLO.
STAI LEGGENDO
•Inside•
FantasyDopo il divorzio dei suoi. Angel, si trasferisce da Croydon a Londra a Houston in Texas negli Stati Uniti, con suo padre Daniel e sua nonna Sophia. Le cose cominciano a diventare stare, conosce personaggi particolari e si innamora di quello sbagliat...