2.

33 5 0
                                    

"ex spirituum sub terra", "Iwon, basta!"

Mi sveglio col fiatone, non riesco a capire cosa sta succedendo, sono giorni che sento il nome di mia madre insieme ad altre frasi, nella mia testa.
Noto di avere il pc aperto sulla ricerca della sera prima, la ricerca che avevo fatto su quel negozietto col nome scritto in latino, su internet è pieno di vecchie leggende, una di queste dice che ci sono solo due negozi al mondo con un libro che pochi possono vedere,dal titolo"intus autem magicae nigrae", si dice che all'interno di questo libro vi sono delle formule, in inglese, in latino ed anche in greco, delle formule di magia nera.
Ovviamente, io, essendo molto scettica, non credo in queste cose, ma le leggende mi incuriosiscono.
Mi preparo per andare a scuola, capelli sciolti, jeans neri strappati e maglia dei nirvana.
Arrivo a scuola come al solito dieci minuti prima, Lucia viene a salutarmi e ci dirigiamo insieme verso le aule "Ciao ragazze" , la ragazza cinesina ci saluta..come si chiamava? ah..si..Abby.
"Ciao abby", diciamo io e Lucia "In che aula siete?", "Io psicologia della musica, Lucia ha palestra", rispondo per entrambe. Abby e Lucia vanno via insieme ed io mi dirigo nell'aula di psicologia.
<<O sono in anticipo, o tutti gli altri sono in ritarto>>, penso nella mia mente. "Prof, come mai non c'è nessuno?", chiedo imbarazzata, "Sono al Houston Police Museum, tu non ci sei andata perchè sei indietro col programma. Forza, siediti", non rispondo, mi siedo in silenzio e mi vergogno di essere sola. "Sappiamo che la psicologia e la musica sono collegati, perchè si trovano entrambi nella mente, cosa mi risponderesti se ti dicessi, che il caos che hai in testa potrebbe sistemarsi, o sopratutto svanire solo se tu ascoltassi della musica? Come fai a spiegarti come la musica calma il cervello, aumenta le emozioni e ti sistema le cose?", io non rispondo, rimango affascinata dalle sue parole, lo fisso senza emettere nessun suono, voglio che continui a parlare. Continua a spiegare per il resto dell'ora, come il cervello si colleghi alla musica, quando suona mi alzo per andarmene ma lui mi ferma, "Scegli tra questi tre libri: Giorgio Ieranò- Eroi; Oscar Wilde- The Canterville Ghost; J. krishnamusrti- La ricerca Della Felicità.", scelgo l'ultimo e lo prendo. "A cosa mi serve? E' un compito? ci devo fare qualche relazione dopo?", gli chiedo nella speranza che la risposta sia no, "Si, è un compito. Devi leggerlo. Niente relazioni, ma dovrai trovarmi una frase che ti rappresenta, una che odi ed una che non comprendi", lo fisso, è cosi incredibilmente affascinante e misterioso, "ok..arrivederci.", dico ed esco dall'aula.
Ora ho due ore di fisica, odio questa materia, è piena di matematica. Si vede che sono proprio il contrario di mio padre, lui architetto, amante dei calcoli e dei numeri ed io fallita artista che non farà mai niente nella vita e vivrà da mantenuta.
Entro in aula e mi siedo, pochi secondi dopo entra il resto della classe, vedo Abby, la saluto e si siede vicino a me. "Ciao Ab", spunta un ragazzo che poi si volta verso di me "Oh..ciao anche a te nuova e misteriosa ragazza, sono Luke, tu sei?", "Angel" rispondo con poco entusiasmo.
Il professore non arriva così cominciamo a parlare del più e del meno, scopro che Luke e Abby hanno tutti i corsi insieme tranne strumenti musicali, dove Ab lo segue con me e Lucia. Credo di aver notato anche una particolare tensione tra i due, penso che si vogliano, anzi ne sono più che convinta.
Il cellulare mi vibra, un messaggio da Lucia : "Vieni con me dal cinese? il professore di strumento manca per le prossime due ore." "ok. Ci vediamo all'entrata di scuola"

La vedo all'entrata la raggiungo e fortunatamente lei ha il motorino, alla fine optiamo per il giapponese, era più vicino e noi stavamo morendo di fame, inoltre era vicino al Downtown Cafe.
''Vieni da me pomeriggio? Guardiamo un film." "Certo, dove abiti? Così chiamo mio padre e glielo dico", "Abito in Louisiana Street, vicino al Teatro Alley", "Perfetto, mio padre lavora al Architecture Center Houston, quindi deve passare da qui quando torna dal lavoro, torna verso le nove, va bene per te o è troppo tardi?", "Va benissimo, mangeremo la pizza che fa mia nonna, fidati è la cosa più buona del mondo."
Mangiamo con calma e verso le due e mezza siamo a casa sua.
Entro e la nonna ci viene incontro "Salve signora, sono Angel.", "Oh, tesoro, dammi del tu. Io mi chiamo Annie.", dopo le presentazioni, io e Lucia ci sediamo in salotto, noto che ha un enorme libreria, ci sono almeno duecento libri, se non di più. "Posso dare un'occhiata?", "Sisi, certo", mi risponde in modo cortese.
Sono rimasta incantata da tutti i libri, la maggior parte antichi.
Noto un libro, lo prendo, ha come titolo "Quod vero magicis". "Ehi Lù vieni a vedere", si alza e legge il titolo, "Ah si, siginifica -la magica verità-, conosco bene il latino, sarà un vecchio libro di mia nonna, su chissà quale storia impossibile", ci mettiamo a ridere.
Non faccio in tempo ad aprirlo che la nonna arriva nella stanza, "No, Angel, lascia stare questo libro", dice togliendomelo dalle mani, "E' un vecchio libro inutile.", continua.
Cambiamo stanza ed andiamo in quella di Lucia, "Sono quasi le cinque, che ne dici se ti porto in un posto figo e misterioso?", dice in tono brusco e buffo, "Si", rispondo sorridendo.

Arriviamo davanti ad un'enorme casa, molto vecchia. "Raccontami la storia di questa misteriosa ed immensa casa malandata", Lucia fa un sorrisetto e mentre entriamo comincia a raccontare.
"Quì dentro viveva una contessa, con tre figlie e il marito. Si dice che il marito la tradiva continuamente perchè la moglie era abbastanza brutta." sospira e continua "La cosa strana però, è che le figlie erano di una bellezza straordinaria. Si scoprì dopo anni che la moglie aveva fatto un patto con una strega, ha ceduto la sua anima in cambio della bellezza delle sue tre figlie." si ferma per un po', "Si ma fino a qui non c'è niente di pauroso o incredibile", gli dico.
"Sh, fammi finire." risponde, "Una notte, il due gennaio, non mi ricordo di quale anno, il marito si alzò ed in preda ad una crisi cercò di uccidere la moglie, ma venne fermato dalle tre figlie: Agy, Neg e Len. Loro lo presero e lo squartarono, si fecero il bagno nel suo sangue. E si dice che dopo quel bagno la moglie tornò ad essere bella e si pensò che tutte e quattro erano streghe figlie di satana."
Ammetto che la storia mi era piaciuta tanto, ma nel mio cervello aveva poco senso.
Esploriamo la casa, fino alla cantina, non troviamo niente di particolare perciò decidiamo di tornare a casa.
Appena tornai a casa di Lucia, avvertii una strana sensazione, cercai di non farci caso, ma avevo un forte mal di testa e sentivo un odore forte, non capivo bene da dove proveniva o cos'era.
Faccio finta di niente e mi siedo a tavola per mangiare, la pizza era davvero buona, la più buona che io abbia mai mangiato.
Ringrazio per la magnifica cena e salgo in macchina di mio padre. "Allora, com'è andata la giornata?", mi chiede,"Bene.", rispondo e metto le cuffie per evitare altre domande.
Entro in casa, saluto nonna e salgo in camera, metto le cuffie per ascoltare un po' di musica mentre faccio un giro per internet, metto 'Get Low' di Dj Snake e Dillon Francis.
Faccio delle ricerche su Houston e trovo un sito che parla della storia di houston, ci sono un sacco di forum e devo dire che ne rimango davvero affascinata.

"Mamma, cosa sono queste cose?", "Angy, vai via, non puoi stare qui."

Queste cazzo di frasi! L'unica cosa che ho capito è che appartengono alla mia infanzia.Visto che è domenica decido di andare a correre al parco sotto casa, metto dei pantaloncini e una canotta, i capelli legati in una coda.
Cuffiette nelle orecchie con "Make me Fade" di Vanic x K.flay nelle orecchie.
Decido di fare il percorso, cosi per stare più tranquilla, comincio con una corsetta lenta, e penso alle strane frasi che sento ultimamente nella mia testa, stanno diventando insopportabili!
Di questa città ho capito che ci tengono alle vecchie lingue, che credono alle stupide leggende e che mi sta facendo uscire pazza.
Dopo un'oretta di corsa decido di tornare a casa e farmi una doccia.
Arrivo davanti la porta di casa e noto che nella casa vicino alla mia si sta trasferendo una nuova famiglia, in realtà è solo un ragazzo con la madre. Ci faccio poco caso, perchè non mi importa più di tanto.
Salgo in camera e vado subito a lavarmi, esco con l'asciugamano addosso e vado in camera mia, mi sto per spogliare quando noto la finestra aperta, mi alzo per chiuderla e vedo quel ragazzo nella sua camera con la chitarra in mano.
Chiudo la finestra, mi metto i pantaloncini e una maglia nera con scritto sopra 'Monster' e mi lego i capelli bagnati, esco fuori col pc e le cuffie e vedo quel ragazzo fumare una sigaretta con degli spartiti e dei fogli davanti, devo ammettere che è davvero carino.
Mentre lo osservo noto che un foglio si alza senza che lui lo tocchi, non riesco a capire se è la mia immaginazione, ma quel foglio si muove da solo!
Lui si accorge di essere osservato e chiude subito le tende, stronzo! Mi stavo divertendo ad osservarlo.

•Inside•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora