NC —17
boy x boy
Explicit
Strong language— CHAINS —
1# Incontro
/ Stati Uniti: ore 19:30, anno 20xx /
« Non uccidermi! »
« Di le tue ultime preghiere » sibila, portando la canna della pistola dentro la bocca dell'uomo che tiene per la collottola, inchiodato al muro.
Spara, il sangue schizza un po' sulla parete e un po' addosso a lui che non se ne cura.
Lascia andare il cadavere che cade per terra ed esce da una delle finestre del piano terra, andate in frantumi.
Abbandona quel luogo diventato ormai un cibario per cani randagi.
Quello era l'ultimo bastardo rimasto da uccidere, adesso puó far strada verso la base.
Il suo lavoro è finito.
Arriva di fronte a quel luogo dimenticato da Dio e, come indicatogli, si reca in una delle tante stanze percorrendo il corridoio illuminato da fievoli luci, rivestito anche quello in velluto rosso come la maggior parte delle stanze là dentro.
Cammina inosservato, così come lui non guarda gli altri intenti a pulire le proprie armi o che vengono dalla direzione opposta alla sua.
Tuttavia non c'è silenzio, qua e là alcuni uomini parlano fra di loro ma senza farsi udire troppo.
Non ci bada.
Entra in una stanza abbastanza sobria con le pareti in velluto rosso e, appeso per i polsi con delle catene che scendono dal soffitto, vi sta un ragazzo dai lineamenti fini.
I capelli biondi gli accarezzano il sottile collo bianco, gli occhi sono di un brillante color acqua marina e limpidi,le labbra carnose, il corpo snello dalle forme giuste,fasciato in un top nero di pelle che lascia scoperto tutto l'addome dove il suo sguardo non può che essere catturato da quei fianchi rotondi e all'apparenza morbidi al tatto, addosso dei pantaloncini, sempre in pelle nera, molto corti che non lasciano nulla all'immaginazione mentre ai piedi degli stivali con zeppe, alti fino al ginocchio in pelle nera, lucidi.
Bello, davvero molto bello.
« Lo hanno trovato nascosto sotto una scrivania, siccome la missione era stata affidata a te hanno pensato che avresti gradito » spiega un uomo, un suo compagno, mentre sorride malizioso.
L'uomo esce lasciando i due soli.
Rimane a fissarlo per qualche minuto
« Quanti anni hai ragazzino? » incomincia accendendosi una sigaretta, nota il ragazzo esitare per qualche istante
« Di-diciotto... » risponde balbettando
« Mph.... » aspira dalla sigaretta per poi rilasciare il fumo che si diffonde nella stanza
« Allora ti spiego la tua posizione: diventerai la mia puttana...in fondo è questo che facevi prima nella tua vecchia organizzazione giusto?! » Lo guarda suscitando del rossore sulle guance di quello
« Io... no,no... » sussurra con occhi sgranati, dimenandosi poi nonostante le catene ai polsi che producono un suono metallico che si diffonde nella stanza mentre quello gli punta la pistola in fronte
« Preferisci morire? » vede sgranare nuovamente i suoi grandi occhi acqua marina e poi serrarli
« Hai preso la tua decisione » detto ció, una volta slegato da quelle catene, se lo carica sulla spalla recandosi verso la propria stanza.
Entra dirigendosi verso il piccolo bagno per poi appoggiare il biondo dentro il box doccia
« Spogliati » ordina , quello si volta dandogli la schiena incominciando lentamente, e tremando, a spogliarsi mentre lui osserva la scena appoggiato allo stipite della porta.
Osserva di come le dita sottili fanno scivolare il top di pelle nera rivelando la sua schiena sinuosa e bianca come il latte e di come, di lì a poco, anche i pantaloncini raggiungono il pavimento mentre lui, rimasto completamente nudo con solo le scarpe ai piedi, porta elegantemente le mani a coprirsi il basso ventre nonostante la posizione
« Piegati » ordina e, un po' interdetto, non può che obbedirgli.
Si piega leggermente in avanti
« Di più » lo incalza e vede il biondino piegarsi più che può, iniziando a reggersi alle mattonelle davanti a sé per non cadere mentre offre la visuale del suo ano e dei suoi testicoli all'uomo
« Noto che sei ancora vergine...» commenta mentre quello si rialza di scatto, arrossendo
« Lavati! » detto ció lo lascia solo.
Esce dalla stanza al quanto eccitato, la vista di quel biondino nudo gli ha fatto venire una gran voglia di sesso.
Dal primo momento che lo ha visto ne è rimasto incantato, e come non poteva? È davvero bello, sembra una bambola di porcellana.
Poi sapere che è ancora vergine non lo aiuta molto...
Quando il suo sguardo è caduto sulla sua entrata così stretta lo avrebbe preso lì, all'istante, macchiando la sua doccia del sangue verginale del ragazzo.
Non ci voleva poi molto a capire che è ancora vergine, anche dal modo di spogliarsi e al suo senso di pudicizia.
"Si vede che era appena stato preso dalla sua vecchia organizzazione e ancora non ci avevano messo le loro luride mani addosso quei vecchiacci!"
Si reca verso quella stanza, la sua, dove sa che potrà soddisfare i suoi bisogni da maschio.
Entra senza bussare trovandovi in piedi, nella piccola camera, con solo un paio di boxer indosso e una birra in mano, un ragazzo snello dai muscoli poco accentuati, i capelli color miele così come i suoi occhi dalla forma particolare, allungata come quella di un felino, furbi.
Bello senza dubbio
« Ora non si bussa più?! » lo ammonisce sarcastico mentre quello lo guarda serio
« Okay,okay sto scherzando non guardarmi con quella faccia... » continua, bevendo poi dalla lattina che gli viene tolta dalle mani e poggiata in malo modo su di un mobile li vicino, mentre le labbra vengono prese d'assalto dalle sue in un bacio violento e bagnato.
Si staccano solo per riprendere aria e si compiace nel vedere le labbra del ragazzo rosse e lucide
« Cos'hai oggi? Sei molto passionale... » dice malizioso il ragazzo con i capelli color miele intanto che lo spinge facendolo cadere sul divano mentre ci si siede sopra per poi continuare quel bacio.
Si baciano intanto che si sente sbottonare i pantaloni per il rapporto.
Lo vede sorridere malizioso a sentire la sua erezione già dura
« Hai proprio voglia! » lo stuzzica il ragazzo dagli occhi furbi
« Esatto! Perciò, meno chiacchiere e più lavoro di bacino » risponde.
Il ragazzo libera la sua erezione per poi, una volta calati i boxer, impalarcisi sopra.
Fa entrare lentamente il sesso di quello dentro al suo corpo intanto che dei piccoli gemiti escono dalla sua bocca.
Guarda il corpo snello e nudo del ragazzo fare su e giù sul suo sesso duro ed eccitato.
Sapeva che venendo qui, avrebbe soddisfatto i suoi impulsi provocati da quel biondino.
Il frizionamento dei muscoli interni del ragazzo è altamente piacevole, provoca delle scosse lungo la sua colonna vertebrale.
Gli morde un capezzolo mentre quello geme di piacere
« Ah... ah... ngh... » si compiace a sentirlo, continua così imperturbato a stuzzicargli il capezzolo mentre una mano scende ad afferrargli una natica soda e bianca.
Vede il ragazzo inarcare la schiena ogni volta che il suo pene lo tocca in un punto preciso, contorcersi dal piacere.
L'altra mano afferra i suoi capelli color miele portando il volto di quello vicino al suo per poterlo baciare.
Si appropria di quelle labbra, gliele fa schiudere aggrovigliando la lingua con la sua in una danza al quanto erotica e bagnata
« Mng... ah... nhg... » geme il ragazzo, e lo vede tirare nuovamente indietro la testa a sentirsi toccare il sesso eccitato per via del rapporto
« Ah... Cole... ah » aumenta le spinte, i fiati si fanno corti e ancora più caldi, fino a venire lui dentro al suo corpo bollente e l'altro sul suo ventre nudo, visto che, precedentemente, si era tolto la canottiera nera sporca di sangue.
Ancora un bacio, poi guarda il ragazzo alzarsi, lasciare una scia bianca che cola giù lungo il suo sesso, e dirigersi a riprendere la lattina di birra
« Intenso, come sempre » commenta strizzando l'occhiolino
« Mph... naturalmente... »
« A cosa é dovuto questa prestazione focosa? » chiede per poi porgergli una lattina
« Storia lunga... poi te la racconterò... » dice, uscendo dalla stanza con la lattina di birra in una mano e nell'altra la maglia, tenuta sulla spalla.
Esce, con la frase del ragazzo "non scappare! " che arriva alle sue orecchie.
Torna nella sua stanza che funge anche da piccolo appartamento.
Tutti coloro che fanno parte dell'organizzazione, dormono, mangiano, vivono in un minuscolo appartamento all'interno del palazzo, non che base dell'organizzazione.
Il piccolo appartamento è provvisto di una stanza con un letto, un piccolo cucinotto, un tavolino con due sedie e poi uno stanzino che funge da bagno con il wc e una doccia dalle ridotte dimensioni.
Insomma quella stanza funziona sia da soggiorno, che da cucina, che da camera da letto, il tutto in 80 mq.
Ha tutto quello di cui hanno bisogno gli uomini come lui, killer professionisti.
Alla fine il suo lavoro lo svolge fuori, quelle quattro mura servono solo per avere un posto dove potersi nutrire e dove poter riposare il corpo e la mente, anche se quest'ultima è presa d'assalto, continuamente, da incubi.
Entra nella stanza lanciando in malo modo la maglia sul letto, butta la lattina nel cestino per poi dirigersi verso il bagno, trovando il biondino accucciato a terra, tremante
« Tsk... » commenta a guardarlo, lo irrita vederlo cosí, indifeso, ma come non potrebbe?
Alla fine non deve aver passato delle belle ventiquattro ore, anzi, a guardarlo, sembra che non abbia passato bene gli ultimi diciotto anni.
Ritorna nell'altra stanza per prendere una delle sue vecchie magliette e tirargliela una volta tornato in bagno
« Indossala! » ordina, mentre gli lascia privacy per vestirsi. Giusto qualche secondo per poi tornare a guardarlo e incantarsi di fronte alla sua figura esile coperta dalla sua maglia che gli sta, evidentemente, enorme.
Una spalla è scoperta per via della manica che scivola giù.
Insomma più che a maglia, gli sta proprio a vestito!
Torna alla realtà prima di avere un'altra erezione di fronte a questa scena al quanto sexy ed eccitante.
Poi la sua espressione imbarazzata e quelle mani sottili a tenere giù l'indumento, non lo aiutano proprio
« Bene, ora vai nell'altra stanza che devo lavarmi! » esclama e lo vede sgattaiolare fuori.
L'acqua è terapeutica e frena anche i suoi bollenti spiriti.
Si lascia accarezzare il corpo nudo, alzando il viso — dai lineamenti grezzi ma che lo rendono al quanto affascinante — per detergerlo e lavare via la sporcizia della giornata.
Lavare via la polvere, le minuscole gocce di sangue incrostate e la stanchezza.
Una volta terminato il rito di pulizia, con solo l'asciugamano in vita, si dirige nell'altra stanza per afferrare dei vestiti puliti che consistono in dei boxer, un semplice pantalone di tuta grigio e una maglietta a mezze maniche bianca.
Apre l'armadio, lasciando cadere l'asciugamano per terra e offrendo al biondino,accucciato in un angolo della stanza, una vista mozzafiato del suo corpo scultoreo.
Si gira, notando il ragazzo abbassare lo sguardo e arrossire
« Beh, non hai mai visto il corpo di un uomo nudo?! » riecheggia la sua voce,dura, nella stanza mentre vede il biondo mordersi il labbro inferiore.
"Dio, non so quanto potrò resistere ancora!"
Sbuffa, indossando per ultima la maglia a coprire i suoi addominali.
Si porta davanti al frigo, un frigo non dicerto moderno, uscendo dei tramezzini lasciati lì la sera precedente.
Li esce dal loro involucro di plastica trasparente, adagiandoli su di un piatto e servendoli in tavola
« Mangia forza! » gli ordina sedendosi nella sedia davanti al tavolo che si trovava proprio nella sua direzione, quell'angolino in cui era accucciato.
Lo vede alzarsi lentamente, spostare la sedia, sedercisi e, piano, afferrare il tramezzino portandolo alla bocca per mangiarlo.
Fa tutto lentamente come se avesse paura che da un momento all'altro possa aggredirlo.
Come dargli torto, dopo le parole che gli ha detto e poi, sopratutto, dopo avergli puntato la pistola contro!
Lo osserva mangiare, osserva il suo viso dai lineamenti fini, osserva di come le ciglia siano molto lunghe e le labbra molto carnose ed invitanti.
"Lo devo proprio ammettere, è davvero bello!" pensa.
Terminato di mangiare, nota il ragazzo accucciarsi nuovamente in quell'angolo e alla scena non può che innervosirsi.
Non vuole che abbia così paura di lui ma non può nemmeno pretendere che giri allegro e spensierato per il suo appartamento.
Prende dall'armadio una coperta lanciandola al biondo
« Tieni, avrai freddo! » Detto ciò, si toglie la maglia, in un gesto al quanto sexy, per stendersi a letto sperando che il sonno prenda il sopravvento.
È stata una giornata stancante e domani lo sarà ancora di più.
Non é riuscito ad alzare un dito sul biondino e dubita che ci riuscirà anche domani, é troppo spaventato e non vuole alla fine traumatizzare un ragazzo che non c'entra niente con questo mondo, anzi, si chiede come diamine ci sia finito ma è troppo stanco per pensare.
Sa, tuttavia, che non resisterà molto a lungo, quel biondino lo attrae in un modo...
Nessuno prima d'ora l'ha mai attratto così, quel suo corpo è talmente invitante che davvero non sa come resisterà! Anche se ormai gli appartiene e, avrebbe tutto il diritto di fargli quello che vuole (in fondo gli ha detto che il suo ruolo sarà soddisfarlo a letto) non riesce al pensiero di macchiare quel ragazzo.
Forse è la sua aura pura, la sua debolezza, il suo corpo tremante e il viso impaurito che lo fanno desistere.
Alla fine é un killer professionista non un maniaco.
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Chains
RomanceUn serial killer e un ragazzo dai penetranti occhi acqua marina, legati dalle catene del destino... Dove li porterà il loro incontro? Attenzione: NC - 17; esplicito