7# Tenerezze & Traumi

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NC —17
boy x boy
Explicit
Strong language





Attenzione: Capitolo con tematiche forti!



CHAINS —

7#  Tenerezze & Traumi



É sopravvissuto ancora una volta. Ancora una volta, qualcuno lassù, se davvero esiste, ha voluto che continui a camminare in questo mondo marcio.
Mondo marcio che riesce a sopportare grazie a lui, Milo, la ragione della sua vita.
Lo guarda dormire seduto su di una di quelle sedie ospedaliere rigide, tutte bianche, col viso appoggiato sul letto e la mano nella sua. Una visione angelica. Sorride teneramente perdendosi a guardarlo.
Questa volta pensava davvero di morire. Ricorda ancora vividamente i proiettili entrare nella sua carne, il dolore, il sangue, il freddo e la paura di non poterlo più rivedere.
Fortunatamente  è solo un brutto ricordo. Ora gli tocca una lunga riabilitazione e poi, finalmente, potrà tornare in azione.
Non vede l'ora.
Non é tipo da starsene con le mani in mano, gli piace agire, combattere, tutta questa immobilità lo sta uccidendo.
I suoi pensieri vengono interrotti dal risveglio del biondo che si stropiccia un occhio, pronunciando il suo nome
« Buongiorno »
« Come ti senti? »
« Molto meglio! Ormai non avverto altro che un fastidio... sono probabilmente i punti che mi tirano un po'... » sorride
« Hmm... già! Comunque tu non sforzarti troppo, mi raccomando! »
« Si... mammina » ride e gli si riempie il cuore di gioia a vederlo sorridere a sua volta
« Stupido! »
« Daresti un bacio a questo stupido? »
« Si... » lo vede leggermente alzarsi dalla sedia e sporsi in avanti, toccando con le delicate labbra le sue, in un bacio casto.
Bacio che risveglia la sua essenza di maschio così porta la  mano destra sul fondoschiena di quello, tirandolo più a sé e approfondendo il bacio con la lingua
« Adrian! » mormora per poi allontanarsi da lui mentre tiene un braccio davanti alle labbra con le guance color porpora « siamo in ospedale! »
« Allora? E poi non è un ospedale, è semplicemente una stanza adoperata come ospedale... »
« Lo so ma comunque é imbarazzante! »
« Se fai il timido così non mi aiuti! Mi manchi un sacco Mill... mi mancano i nostri incontri focosi... » dice per poi prendergli la mano e intrecciarla alla sua
« Mi manchi anche tu... » confessa guardando, malinconico,  le loro mani intrecciate.
Rimangono così, mano nella mano, poi, lo vede alzarsi e posizionarsi a cavalcioni sopra di lui.
Guarda il biondo con punto interrogativo per poi sgranare gli occhi nel vederlo tirar giù la cerniera dei pantaloni e tirar fuori il suo sesso
« Cosa stai facendo?! »
« Ho bisogno solo... hmm... tanto dormono tutti... » lo vede mordersi il labbro inferiore, portare le sue mani a slacciargli il camice e prendere il suo sesso già risvegliato a quella vista.
Geme leggermente nel sentire le mani calde del biondo che avvolgono la sua erezione e il contatto col sesso del ragazzo.
Vede le mani del biondino fare su e giù, frizionare i loro sessi perdendosi nel suo volto arrossito ed eccitato.
La piccola bocca leggermente aperta e umettata che fa uscire soavi gemiti di piacere
« Ah... ah... »
« Mngh.... Mi — Milo... »
La pressione delle mani aumenta e il farlo così, mentre tutti dormono, in questa notte, lo sta eccitando da morire.
É quello di cui aveva bisogno.
Guarda il biondo concentrato sui loro sessi umidi e duri.
Guarda quelle labbra e non può resistere. Avvicina con una mano il capo al suo per poi inserire la lingua dentro la sua cavità orale, assaggiandolo.
Un bacio appassionato che dice " mi manchi da morire".
Vengono all'unisono, per poi il biondo cadere esausto sopra il suo petto con il viso appoggiato alla sua spalla
« Grazie » sussurra.








Da quando il suo compagno é stato ferito, raramente si fa vedere nell'appartamento se non per dormire.
Vorrebbe tanto chiedergli cosa faccia il resto del tempo, visto che al momento non è stato chiamato per nessuna missione.
Qualcosa ha intuito ma, da una parte, il suo cuore non vuole ammetterlo. Gelosia?
Non comprende del perché si senta così attratto da quest'uomo, specialmente dopo quello che è stato  costretto a fare...
Lo ricorda ancora bene.
Tocca le labbra con la punta delle dita, arrossendo.
La porta si spalanca e i suoi pensieri vengono interrotti.
Eccolo, tutto sudato ma la domanda del perché lo sia gli muore in gola
« Tutto bene? » gli chiede mentre comincia a spogliarsi per la doccia
« S — si... g-grazie... » non può far a meno di balbettare, perché?
« Sta — sta bene Adrian? » chiede, prendendo coraggio, alla fine lo vuole sapere davvero, gli stanno simpatici i suoi compagni.
I loro occhi si incrociano, per un istante, per un istante si sente osservato dentro
« Si... ora sta meglio... grazie... grazie per averlo chiesto... » e lo vede scomparire dentro al bagno.
Il cuore batte forte nel petto.
Decide di sedersi su una sedia cercando di portare il battito alla normalità ma, la vista del moro a petto nudo uscito dalla doccia, non lo aiuta per niente.
Poi, un flash, non sa chi é quel ragazzo che hanno incontrato nei corridoi, se non ricorda male il suo nome era Joel...
« Chi — chi era quel ragazzo... quello con i capelli... i capelli lunghi... ? » chiede con la paura di aver domandato troppo
« Joel, uno stronzo » e può vedere rabbia nella sua espressione
« Non devi mai avvicinarti a lui, hai capito?! É solo un bastardo... se non fosse che lavoriamo per la stessa organizzazione, lo avrei già fatto fuori! » sgrana gli occhi per poi annuire col capo
« Non — non mi ci avvicinerò... »
« Bene, perché non ne uscirebbe niente di buono... sa solo sfruttarti e avvelenarti... »
esita ma vuole sapere
« Ha fatto del male a Will? » lo ha capito, ha capito che tra quel Joel e Will é successo qualcosa e la voglia di scoprirlo è tanta, la voglia di scoprire di più su questo mondo che sembra meno marcio di quello in cui faceva parte prima, prima di essere preso da quest'uomo.
Vede il moro esitare e sospirare
« Sei molto loquace oggi... » sgrana gli occhi, ha domandato troppo...
« Mi — mi spiace... non dovevo fare quelle domande... »
« Vero, ma è giusto che tu sappia che tipo di persona è Joel...  prendilo come un avvertimento... » deglutisce, senza farsi udire troppo, per poi accennare un piccolo si col capo
« Come avrai capito qua nessuno viene da un passato facile, così anche Will ha avuto i suoi problemi prima di entrare nell'organizzazione... non starò qui a raccontarti i dettagli, anche perché non credo che gli farebbe piacere che spifferi tutto e poi perché non sono affari tuoi... » un sussulto nel cuore a sentire questa frase ma rimane impassibile per non darlo a vedere «... ti dico solo cos'é successo tra lui e quel bastardo di Joel... Quando Will entrò nell'organizzazione, non lo conoscevo ancora ma subito Joel mise gli occhi su di lui e, dopo aver capito che preda facile fosse, iniziò ad abusare di lui.
Lo prendeva ogni notte, instancabilmente per poi introdurlo in un giro di prostituzione qui, all'interno dell'organizzazione.
Lo vendeva agli altri e quanti ne hanno approfittato... non sempre è facile andare a puttane quindi puoi immaginare quanta gente... all'epoca non esisteva neanche il Club, ricordi,  ti ho detto di stare lontano anche da quel posto, e comunque è un luogo non accessibile a tutti.
Non solo lo faceva violentare da quattro, cinque, sei persone tutte insieme ma per un bel periodo lo fece intossicare anche con certe sostanze... » ascoltava tutto questo con gli occhi sgranati, il terrore e il dispiacere nel cuore, non può crede che Will abbia passato tutto questo
«... fortunatamente poi ha conosciuto noi, intendo me, Milo ed Adrian, che lo abbiamo aiutato pian, piano ad disintossicarsi ma non è stato facile... per quello che ha passato e anche per il suo passato prima di entrare in organizzazione, Will soffre di ansia cronica e disturbi psicologici... prima infatti ha avuto una crisi.
Vedere Joel gli porta alla mente tutto quello che ha passato e questo lo destabilizza... Giuro su Dio che un giorno gli impianto una pallottola in fronte!
Bene... questo é quello che dovevi sapere, perciò stai alla larga da quell'uomo! »
Abbassa il capo, intristendosi
« Cosa c'é? » si sente chiedere mentre lo vede vestirsi
« Mi dispiace per Will...»
« Lo so... é stata dura, ed è dura, non riempire di botte quel bastardo... se mai dovesse farti qualcosa vieni immediatamente a dirmelo, intesi?! »
« Si... »
« Bene! Ora mangiamo »
La storia di Will lo ha davvero straziato e si chiede, invece, quale passato celi il moro anche se comprende che è difficile parlarne.
Come tutti, anche lui ha un passato da voler nascondere e quindi comprende di non dover far più domande per non dover poi rievocare il suo e affogare nuovamente nell'angoscia.


Grazie per aver letto anche il capitolo 7!
Mi spiace come sempre per il mio enorme ritardo >.< (lo so, mi odierete, lo so TvT )
Comunque spero che vi sia piaciuto e attendo con trepidazione i vostri commenti ;)
Alla prossima! Kiss by Loli

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