Portami Via 2

7° CAPITOLO

Arrivati alla base dello S.H.I.E.L.D

<<Siete arrivati tardi,hanno portato via la bomba>> disse Nick
<<Lo vedo>> Alex si guardò intorno
<<L'Hydra ha armi potenti,i Moore sono alcuni delle più forti e più distruttive, non sono degni di essere chiamate persone>>
<<Ma dai?! LO SAPPIAMO DA SEMPRE!!>> urlò Steve rompendo la sedia con un calcio
<<In questo minuto saranno da qualche parte chi sa dove,pronti per distruggere New York ed il resto del mondo!>>Tony passeggiava avanti e indietro <<Noi abbiamo Hazel per trovarli>>
<<Jason non permetterà ad Hazel di entrare nella testa di qualcuno di loro>>
<<Serve "l'occhio di Dio" per trovarli, chiamate la squadra di Toretto>>
<<Ci penso io!>> Disse Maria Hill correndo in un altra stanza
<<Loro hanno anche un altra arma forse più potente dei Moore>> Steve alzò gli occhi al cielo
<<Lo sappiamo Steve piuttosto,il ragazzo lo sa?>> Nick si sedette sfinito
<<No,è rimasto sul Jet con Hazel per questo>>
<<Cosa deve sapere Johnny?>>chiese Ben
<<Megan Black è ancora viva >> Rispose
<<E non ci avete detto niente?! Da quanto lo sapevate?>> Urlò
<<Da prima che voi...Da prima della vostra entrata negli Avengers>>Steve abbassò lo sguardo a terra
<<Siete dei codardi!!! Perché non ci avete detto niente?!>>
<<Perché so cosa si prova...Bucky era come lei>>
<<Non importa Capitano, era suo dovere dircelo!!>>
<<Mi dispiace. Ben, Johnny non deve sapere niente>>
<<Lui impazzirebbe>>
<<Appunto>>
<<Va bene ma dobbiamo avvisare Reed e Susan>>
<<Sì ma Johnny?>>
<<Non gli diremo niente Steve ma è l'unico modo per riunire i fantastici Quattro>>
<<Va bene,chiamali>>

//
Nel frattempo sul jet

<<E quindi,Bucky ha più di cento anni?!>> chiese sconvolto Johnny
<<Sì,ma anche mio padre>>
<<Oh...>>
<<Ma quando tornano?>> Hazel guardò fuori dal Jet
<<È da quasi un'ora che siamo fermi su questa terrazza>>
<<Chi sa cosa stanno dicendo!>> Hazel passeggiava avanti e indietro
<<Mi dispiace che sei obbligata a stare con me>>
<<È un piacere stare con te Johnny solo che vorrei...aspetta>> portò una mano alla tempia
<<Stai leggendo nel pensiero vero?>>
<<esattamente...tua sorella e il dottor Richards stanno tornando e anche...Dom!!!>> a questo si sentì un boato, Hazel corse fuori e rimase stupita al vedere chi era
<<Thor!!>> gli corse in contro ad abbracciarlo
<<Ciao Hazel,come sei cresciuta!>> la strinse a se
<<Mi sei mancato così tanto,non mi ubriaco da quasi un anno!!>> ridacchiò
<<Tranquilla,ho portato qualche roba alcolica da Asgard>>
<<Hazel cosa succede?>>Urlò Johnny da dentro il Jet
<<È Thor Johnny>>
<<Thor!!! Voglio conoscerlo!!>>
A questo Thor ed Hazel entrarono
<<Johnny lui è Thor,figlio di Odino,successore re di Asgard>>
<<Ehm sì,io sono Johnny Storm,la torcia umana>>
<<La torcia umana? Ma non è tua madre?>> si rivolse ad Hazel
<<Abbiamo due torce nella squadra>> sorrise
<<Va bene,vado dai ragazzi...>> disse Thor.

Il giorno dopo...

Erano tutti seduti al salone,un silenzio tombale riempiva la sala fino a quando le porte dell'ascensore si aprirono e Dom accompagnato da Letty,Tej,Roman e Ian entrarono
<<Benvenuti>> Disse Steve senza fare nemmeno un sorriso
<<Ciao Steve,Dove sono Alex ed Hazel?>> si avvicinò ad esso
<<Sono in palestra. Grazie di essere qua>>
<<Mi dispiace che siamo in pochi>>
<<Va bene lo stesso,Ma Megan? Solo lei sa far funzionare l'occhio di Dio>>
<<Ci penso io,lei purtroppo non è potuta venire>> disse Tej
<<C'è qualcosa di più grave della distruzione del mondo>>
<<Megan è incinta,aspetta un bambino>> spiegò Letty
<<Bene,Cominciate a cercare i
Moore!>> ordinò Steve alzandosi dalla poltrona
<<Steve,dove vai?>>
<<Vado da mia moglie e mia figlia Tony>> girò le spalle ed andò via

...

<<Hazel colpisci più forte tesoro!>> disse Alex mentre Hazel colpiva le sue mani
<<Mamma,non so combattere!>>
<<Ci penso io>> Steve arrivò
<<È tutta tua>> sorrise Alex mettendosi da parte
<<Sei mia figlia,devi per forza saper combattere>>
<<Ma dai qualche calcio e qualche pugno so darlo!>>
<<Non basta, corpo a corpo da
subito!>>
<<Devo picchiare mio padre?>>
<<Oh no,devi picchiare me>> Bucky entrò
<<Bucky?>>
<<Non ti capiterà mai più>> si mise davanti a lei
<<Ragazzi,venite in salone,Reed e Susan sono arrivati>> Rimbombó la voce di Tony nella stanza
<<Che peccato,volevo tanto darti un pugno su quel bel faccino>> ridacchiò Hazel uscendo dalla palestra

...

<<Allora: Io,Alex,Bucky,Nat, Thor e Tony noi siamo i primi ad entrare. Il resto della squadra fuori ad occuparsi delle guardie per permetterci di entrare.
Bruce e Johnny controlleranno la missione dal Jet>> spiegò Steve
<<Ma io sono pronto a
combattere!!>>interruppe Johnny
<<No in queste condizioni>> disse Hazel indicando la gamba
<<Ok,continuiamo: Clint tu sai che fare ed Hazel,tu controllerai la mente dei nemici dal Jet>>
<<Cosa?!>>
<<Controllerai la mente dei Moore e lo comunicherai a noi>>
<<Io devo stare lontano dalla battaglia?!>>urlò
<<Sì Hazel>>
<<Ma io?! Servo di più con il ghiaccio lo sai,Jason non mi permette di vedere quello che ha in testa!!>>
<<Tu starai sul Jet chiuso!>>
<<Ma papà!!>>
<<Basta!>>
<<Io sono un Avengers,mamma di qualcosa>>
<<Hazel,tu starai sul jet>> rispose
<<Ma...>> si accorse del silenzio che circondava la stanza
<<Non resterò sul Jet papà>>
<<Ti prego non ci sarà Strange se qualcuno che amo dovesse perdere la vita>>
<<Non succederà...Nessuno di voi dice qualcosa?!>> urlò
<<Siamo tutti d'accordo sul fatto che non sei pronta per affrontare questa missione>>
<<È vero ho fatto solo quattro missioni...>>
<<C'eravamo noi a proteggerti e ad aiutarti>>
<<Papà stai dicendo che io non so combattere?>>
<<Sì>> la guardò negli occhi
<<Puoi pensare quello che vuoi ma io sono un Avengers dopodiché capitano Rogers ,eseguirò i suoi ordini>> disse quasi con le lacrime agli occhi
<<Hazel ti prego>>
<<Non posso credere che lo hai detto sul serio?>> lo guardò negli occhi
<<Hazel...>> abbassò lo sguardo
<<Ti odio!!>> urlò correndo fuori
Quelle due parole fecero rompere il cuore di Steve in mille pezzi e averla delusa lo faceva sentire l'uomo più crudele della terra
<<Steve?>> Alex gli mise una mano sulla spalla
<<Mi odia...>> delle lacrime gli rigarono il viso.