Soulmates

2

Sono passati due mesi, io cerco con tutta me stessa di ritornare alla mia vecchia vita, ma è davvero difficile. È come se non riuscissi davvero ad abbandonare quell'uomo, a volte mi ritrovavo a pensare a lui, ma sapevo che avevo fatto la scelta giusta.

Da poco ho iniziato a fare l'insegnante di danza con Elena nella scuola di Will. Solo in quelle poche ore riesco davvero a non avere pensieri e ad essere tranquilla, perché per il resto della giornata i miei pensieri e le mie paure mi perseguitano, anche di notte non riesco a dormire a causa degli incubi.

È un martedì mattina e sono le 9:30, la sala danza è vuota, così decisi di mettere un po' di musica e di fare stretching. Dopo circa una mezz'ora, decisi di improvvisare qualcosa sulla base di Believer degli Imagine Dragons. Ballare era la mia medicina riuscivo a staccare completamente la spina e a non pensare a niente.

Dopo poco la musica si fermò. "Ronnie, io devo andare a fare delle commissioni, ci metterò poco ce la fai da sola? Se arriva qualcuno sai cosa devi fare vero?" mi disse Elena con delle cartelle in mano. "Certo, ce la faccio, tranquilla." le sorrisi. Elena mi venne ad abbracciare e poi uscì canticchiando. Uscì dalla sala danza e andai a prendermi l'acqua che avevo lasciato nello spogliatoio. Mi sedetti al bancone dell'entrata, sperando che non arrivasse nessuno.

Erano passati 15 minuti e non era entrato nessuno, allora decisi di andare nello spogliatoio a cambiarmi.

Ero appena entrata nello spogliatoio e mi ero appena tolta la maglia quando sentì la porta d'entrata cigolare, qualcuno era entrato, subito pensai fosse Elena ma dopo poco sentì il campanello del bancone suonare. "Arrivo subito" urlai dallo spogliatoio, mi misi una maglietta sopra il top, mi slegai i miei lunghi capelli, e usci dalla porta, appena girato l'angolo vidi una ragazzina che avrà avuto all'incirca 13 anni, la ragazza era accompagnata da un uomo, probabilmente suo padre, una volta scrutato il viso dell'uomo per un attimo mi prese un colpo, non era possibile che lui fosse qui...