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Svegliaaaa- gridò Hayes. E come sempre riuscì a svegliarci tutti.
Gli lanciai un cuscino ma questo non mi aiutò a tanto.
Erano le 7 e un ragazzino che viveva ormai in casa mia aveva disturbato il mio sonno e questo mi dava fastidio.

-Oggi si fa shopping, e sta sera vi porto alla festa di Leisy Martin nella villa si suo padre.- e dopo che Hayes diede quella bellissima notizia mi alzai dal letto e indossai dei pantaloncini blu scuro e una canotta bianca.
Notai Cameron appoggiato allo stipite della porta che mi fissava e di certo il suo sguardo in quel momento era inquietante.

-Che c'è? Ho qualcosa che non va?- chiesi agitandomi.
Mi guardò. Si avvicinò e mi baciò.
-Nah. Sei perfetta- poi si girò e se ne andò, e io rimasi davanti alla porta a pensare a quanto ero stata fortunata ad avere lui.
Lui, che sapeva farti sorridere con poco.
Erano ormai le 8 e per via della nostra uscita improvvisa al centro commerciale io e Abbie non saremmo andate a scuola per l'ennesima volta; questo non mi dispiaceva ma mi spaventava perché l'anno stava finendo e noi avevamo i test, ciò voleva dire: tanto studio.

Arrivati al centro commerciale io, Abbie e Nicki ci dirigemmo verso i negozi migliori, mentre i ragazzi si fermarono a comprare cianfrusaglie.
Il tempo devo dire che passò molto velocemente e questo non ci dispiacque perché sapevamo che ad attenderci ci sarebbe stata una grande serata che per noi significava: alcool, sbronza e musica!
Io comprai una canotta particolare nera con uno scollo profondo a V davanti e una gonna bianca, Nicki dei pantaloni eleganti blu elettrico e un top bianco, mentre Abbie un vestito nero e argentato.
I ragazzi si limitarono a camicette bianche e bermuda o pantaloni sportivi.
Ma la cosa da notare era che tutti avevamo tante altre bustine piene di cianfrusaglie come matite, gomme, portachiavi, penne colorate oppure bigiotteria.

Alle 20:30 finalmente rientrammo a casa così da poterci preparare, dato che alle 9:30 sarebbe iniziato quello che tutti chiamavano "Il party del secolo".
Mi lisciai i capelli e misi un pò di eyeleiner sugli occhi, sistemai i capelli ad Abbie e dopo pochissimo eravamo già in soggiorno pronte per uscire. Sentimmo un rumore proveniente dalle scale e appena ci voltammo davanti a noi apparvero i ragazzi tutti in tiro che facevano la loro discesa trionfante, sembravano dei modelli.

-Sbrigatevi, la festa sta iniziando- disse Nicki un pò scocciata dalla lunga attesa.
E io la capivo perfettamente, conoscendo Nash e Cameron sapevo che impiegavano tre quarti d'ora a testa solo per scegliere i vestiti e sistemarsi il ciuffo, questo però solo per le feste.
Entrai in macchina e Cam mi raggiunse.

-Sei stupenda, e te lo ripeterò fino alla morte- e poggiò la sua mano sulla mia coscia stringendola.
Mi sporsi verso il lato del guidatore e poggiai le mie labbra sulle sue dando inizio ad un lungo e intenso bacio, appena le sue mani strinsero i miei fianchi mi accorsi di essere sopra di lui e nel momento esatto in cui stava cercando di togliermi la gonna mi ricordai di essere in quel periodo particolare del mese.
Con uno scatto velocissimo tornai a posto.

-Liss che ti prende?- chiese sconcertato dal mio comportamento.

-Oh, niente. E che non posso- risposi abbassando lo sguardo.
-Con me puoi parlare di qualsiasi cosa, lo sai- continuò stringendomi la mano.
Era davvero imbarazzante perché non avevo mai affrontato con Cameron l'argomento "Mestruazioni" e tutto questo mi fece diventare rossa dalla vergogna.
Iniziò a ridere come un cretino  -Ho capito. Hai le tue cose?!- e continuò a ridere.

-Si, ma smettila- e gli diedi una pacca sulla spalla - ora parti, o arriveremo tardi- .
Mise in moto e partì. Dopo pochi minuti arrivammo davanti alla villa del padre di Leysi che ci accolse calorosamente in quello che sembrava un appartamento da sogno.
Notammo gli altri, che erano già arrivati da una mezz'oretta, seduti sui divanetti in fondo alla sala.
Mi avvicinai a loro e nel frattempo trovai anche il tempo di prendere al volo un bicchiere di tequila.
Mi voltai un attimo per chiedere a Cam se ne volesse un pò ma lui non era più dietro di me: si era come volatilizzato.
Questo mi metteva un pò di ansia perché l'ultima volta che era sparito in quel modo non tornò prima delle 24 ore.

                               ***

Dopo un'ora di ricerche non riuscii a trovarlo, guardai in tutte le camere, in ogni angolo della casa ma lui non era più lì evidentemente.
Ero quasi ubriaca e stavo ballando come una matta con Nash che era più ubriaco di me e gli altri che a loro tempo si davano da fare.
Decisi di lasciar correre, se aveva bisogno di me sarebbe dovuto tornare. Non l'avrei più cercato io, doveva abituarsi a ritornare indietro da solo senza che gli altri dovessero compiere come una caccia al tesoro per trovarlo.
Dopo poche ore avevo i piedi distrutti e barcollavo per via del troppo alcool che scorreva in me. Camminavo appoggiata alla spalla di Jack per evitare di cadere, ma in realtà ero più sobria io che lui.
Non mi andava di camminare, per questo con la scusa della sbronza mi feci prendere in braccio da Jack e non dovetti fare altro che rilassarmi.

-Liss, noi andiamo a casa. Poi passiamo da te domani per prendere la nostra roba.- annunciò Nicki accompagnando Abbie alla macchina.
Nash invece rimase a casa mia a dormire e di Jack persi le tracce una volta che nel parcheggio mi mise giù.
Aprii la porta di casa e io e Nash entrammo, decidemmo di appoggiarci sul divano per qualche minuto, ma come benissimo si poteva immaginare crollammo appena il nostro corpo entrò in contatto con la pelle del mio grande divano.

Pov's Cam
Era ormai notte e io ero in un letto che non era il mio con una ragazza che al momento disprezzavo del tutto e in pensiero per dove potesse essere Lissa.
Ebbene si, avevo fatto un'altra delle mie stronzate: Melany mi aveva chiamato perché aveva voglia di venire a letto con me e io come uno stupido ci andai lasciando la mia ragazza nel bel mezzo di una festa.
Mi sentivo uno schifo soprattutto per il fatto che mentre Melany era avvinghiata su di me io, sopraffatto dalle emozioni, decisi bene di andare a letto con lei in casa di Lissa dato che era il posto più vicino.
Non avevo sentito nessun rumore, quindi supposi che lei non fosse tornata, magari era andata a dormire da Abbie. O meglio, io speravo che fosse così.
Mi addormentai tenendomi il più distante possibile da Melany.

Pov's Lissa
Il sole filtrava dalle persiane socchiuse e appena un raggio mi sfiorò il viso mi accorsi di essere abbracciata a Nash sul mio divano.
Era una scena troppo divertente ma allo stesso tempo imbarazzante.
Lui era il mio migliore amico e dormire avvinghiata a lui non rientrava tra le cose da fare.

-Nash io vado un attimo in camera a prendere una canotta pulita-  lo avvisai.

-Certo, ti raggiungo tra poco- e andò in cucina.
Mentre salivo le scale sentii dei rumori dalla mia camera e incuriosita aprii la porta, quello che i miei occhi videro fu davvero disgustoso.
Aprii e richiusi gli occhi per almeno quattro volte perché volevo convincere me stessa che nella mia camera non c'era Melany che andava su e giù sul mio Cam, ma nulla.
Più volevo riavvolgere il nastro e tornare indietro e più mi accorgevo che era tutto reale.
Rimasi lì davanti alla porta fino a quando lo sguardo di Cam non incontrò il mio; ero furiosa ma la tristezza ebbe la meglio e quello che riuscii a fare fu versare due lacrime per una persona che non mi meritava.

-Liss io ti.. Ti posso spiegare- disse avvicinandosi a me, ma lo respinsi e notai il sorriso compiaciuto di quella poco di buono che sostava ancora sul mio letto.
Sentii dei passi dietro di me e dopo poco notai Nash dietro di me che guardava il mio ormai ex ragazzo con disprezzo.

Mi prese per mano e mi portò via di lì.

-Mi fai schifo- disse a due passi dalla faccia di Cameron.
E fu in quel momento che la terra sotto i miei piedi sembrava non esserci più.

Niente di più ||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora