Sesta lettera.

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Io ed il tuo papà siamo al parco.
Avresti dovuto avere dieci mesi, impuntare per le prime volte i tuoi piedini, senza riuscire a camminare, iniziare ad assaggiare lo stesso cibo dei tuoi genitori ed andare a casa dei nonni, che ti avrebbero riempita di abbracci e di quell'amore che solo loro riescono a dare.

Joel ha avuto la strabiliante idea di legare con uno spago le lettere a dei palloncini, abbiamo preso quelli della scatola d'antiquariato, già... quelli che servivano a vivacizzare l'ambiente, dopo la tua nascita.

Un bambino si è avvicinato chiedendomene uno, l'ho risposto malissimo ed il tuo papà gli ha spiegato che sono solo tanto nervosa.

Se solo una sconosciuta avesse trattato così male te, la mia bambina, mi sarei infuriata di sana pianta!

Sono felice, ti sento vicina.

Aprile, 1999.

Un pugno di pallonciniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora