Thais, dopo aver perso la figlia che aveva in grembo, iniziò a scrivere in ogni ricorrenza delle lettere, per poi legarle ad un palloncino e farle volare in cielo.
Riuscí così a percorrere le fasi della vita della sua piccola Gioia, in un pugno di p...
Piccola, sono in aereo. Il posto è abbastanza scomodo, la pulizia non è delle migliori.
Ho visto tuo padre con un'altra donna, il nostro amore era cosí forte, non riesco ancora a realizzare.
Il mio cuore si è stretto in una morsa, lei era fra le sue braccia. Gli occhi che amavo non avevano lo stesso bagliore ed il mio filo invisibile sembrava essersi spezzato.
Ma la leggenda é cosí. Quel filo non puó spezzarsi.
Ho perso te, ho perso Joel, ho perso me.
Ma non mi arrendo, piccola. Mi ha insegnato a non mollare mai, non lo farò.
Ora basta, devo vivere per l'amore.
Dicembre, 1999.
Thais si incamminò verso l'abitazione della donna che l'aveva chiamata pochi giorni prima. Prima però, doveva inviare la sua lettera.
Legò saldamente il cartoncino allo spago del palloncino, per poi liberarlo nella gelida aria autunnale.
Esso sembrava rincorrerla, seguirla fino alla dimora da raggiungere.
La porta si spalancó, rivelando una giovane ragazza.
La lettera di Thais si posó delicatamente fra le mani di una bambina, tese verso il cielo, pronte ad accoglierla con estrema naturalezza.
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