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Namjoon fermò la macchina in un enorme parcheggio semivuoto.
- dove siamo?-
Chiese Jimin sganciandosi la cintura.
Aveva ragione Jin, la sua voce era cambiata tanto ma sembrava rimasto lo stesso Jimin di 6 anni prima.
- Yoongi forse lo sa-
Rispose Namjoon scendendo dall'auto.
Yoongi emise un verso annoiato e scese anche lui.
Si bloccò davanti alla vista del posto che più di tutti gli ricordava i momenti felici della sua adolescenza.
Un'enorme spiaggia di sabbia bianchissima, completamente deserta che incorniciava il mare calmo e trasparente.
Tirava un vento forte e freddo che ancor più aiutava il riaffiorare dei ricordi.
Un sorriso storto apparve sul viso del ragazzo, che istintivamente si voltò verso Jimin.
Jimin aveva gli occhi incollati sul mare, ne seguiva il movimento dolce e regolare, mentre il vento gli scompigliava i capelli sbiaditi.
- ti ricorda qualcosa?-
Gli chiese Namjoon sorridendo.
Hobie e Jungkook iniziarono a correre verso la spiaggia urlando come dei bambini.
Namjoon gli corse dietro lasciando Yoongi e Jimin da soli.
Nonostante questo, nessuno dei due disse nulla.

Povs. Yoongi
Mi incamminai anch'io verso la spiaggia,
- Come fa Namjoon a sapere di questo posto?-
Chiese Jimin all'improvviso
- non lo so-
Risposi senza voltarmi.
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Flashback

Povs. Jimin

Sono le tre del mattino, chi cazzo mi chiama a quest'ora?
Borbottai tra me e me con la voce impastata dal sonno, accettai la chiamata senza controllare chi fosse.
- mhpronto?-
- Jimin...-
Disse una voce debole dall'altra parte.
Conoscevo bene quella voce
- Yoongi! Che succede?!-
Sentii un singhiozzo
- è successo di nuovo..-
La sua voce flebile racchiudeva una tristezza e una rabbia tali che sentivo di poterle quasi toccare.
- dove sei ora?-
Chiesi iniziando a vestirmi
- al parco-
Rispose piano
- cinque minuti e arrivo, aspettami lì-
Chiusi la chiamata e finii di vestirmi.
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Correvo per le strade deserte, illuminate solo dalle luci giallastre dei lampioni.
L'aria gelida contro il viso contribuì a svegliarmi del tutto, avevo già il fiatone, ma non mi fermai.
Vidi il parco e rallentai, seduto su una panchina, con le ginocchia strette al petto, c'era una figura dai capelli color menta sbiadita, sembrava così fragile.
- Yoongi..-
Dissi piano non appena mi trovai davanti a lui, alzò piano la testa e potei vedere gli occhi gonfi e arrossati.
Un'enorme livido sullo zigomo destro mi fece sussultare.
Mi guardò negli occhi e sorrise debolmente, mentre nuove lacrime iniziarono a scorrere lente su quell'orribile livido.
Si alzò piano e si buttò addosso a me, iniziando a singhiozzare più forte.
Per un attimo esitai, poi portai le braccia intorno al suo corpicino gracile.
Restammo così per un po'.
- andiamo-
Dissi ad un certo punto prendendo la sua mano fredda.
Fece un'espressione interrogativa, ma quando iniziai a camminare non si oppose.
Si fidava di me.
Prendemmo un autobus.
A bordo c'eravamo solo noi.
Dopo una decina di minuti Yoongi si appisolò sulla mia spalla, doveva essere stremato.
Per tutto il tragitto la sua mano rimase intrecciata con la mia, diffondendo un tepore dolce in tutto il mio corpo.
Scendemmo che erano le cinque passate.
Tra poco sarebbe sorto il sole, spazzando via le tristezze intrappolate nel buio, e aiutando il nascere di nuovi sorrisi.
- dove siamo?-
Chiese Yoongi stropicciandosi un occhio.
Mi sembrava stesse già un pochino meglio, per lo meno la sua voce aveva riacquistato un po'di vigore.
- chiudi gli occhi-
Fece come gli dissi, presi nuovamente la sua mano fredda nella mia e lo condussi fino alla spiaggia.
Avevo scoperto quel posto un giorno che mi ero addormentato in autobus, una scoperta inaspettata a cui mi affezionai subito.
La vista di quella sabbia bianchissima in contrasto con l'azzurro cangiante del mare e il grigio sbiadito del cielo diffondeva un senso di nostalgia e protezione.
Tirava un vento leggero e stranamente tiepido dato l'orario.
Lo feci sedere di fronte al mare.
- sabbia?-
Chiese affondando una mano nella sabbia tiepida.
- sabbia-
Risposi sedendomi accanto a lui.
- posso aprire gli occhi?-
- no-
Quando finalmente il cielo iniziò a colorarsi di giallo arancione e rosso:
- puoi aprire-
Aprì gli occhi lentamente quasi avesse paura.
Spalancò gli occhi davanti all'alba che si presentava davanti a noi riempiendoli di luccichii colorati.

Nei nostri occhi si rifletteva l'alba che andava lentamente perdendosi man mano che il sole si alzava in cielo.
Finalmente sul suo viso si formò un sorriso sincero, chiuse gli occhi e lasciò che le prime luci del giorno gli scaldassero gentilmente il viso, feci lo stesso e mi distesi sulla sabbia morbida.

-°•TURN BACK TO ME•°- yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora