Dolore e sangue sotto gli alberi

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*Ashley*

Davanti a lei c'era la scena più brutta che avesse mai visto: la sua sorella lupesca catturata dai bracconieri e con un fucile puntato alla testa.
Era pietrificata dal terrore, ma si riscosse quando un guaito di dolore giunse alle sue orecchie. Poi tutto successe in un lampo: lanciò un urlo di rabbia, attirando l'attenzione dei cacciatori e Sheyla e si frappose tra loro e lei, ringhiando minacciosa, mentre uno dei due ceffi si occupava di Peter; che gli era saltato addosso e l'altro puntava lei e la scherniva con una risata.
<Cosa credi di fare ragazzina? Scansati, questa bestia deve morire>.
Sheyla, come ad aver capito, si mise a ringhiare di nuovo, con rabbia rinnovata, mettendosi davanti ad Ashley, come per proteggerla. Stava per saltargli addosso; quando lui parlò:
<Se fossi in te fermerei la bestia; a meno che tu non voglia veder morire il tuo amichetto>.
Ashley spostò lo sguardo sull'altro bracconiere, che stava tenendo Peter bloccato nella sua morsa mentre quest'ultimo si dimenava.
<Non pensare a me Ashley, prendi Sheyla e scappa!>
<No Peter non posso lasciarti qui, potrebbero ucciderti! Lasciatelo andare!!>.
<No carina, non finché non ci lascerai svolgere il nostro lavoro per il bene dell'umanità. Quindi consegnaci la bestia e vattene col tuo amichetto. Oppure resta qui e tutti e tre non vedrete più la luce del sole. Del resto, in comune potrebbero crederci se dicessimo che quella creatura vi ha sbranati e quando siamo arrivati vi abbiamo vendicati? Io penso di sì>.
Disse il bracconiere, soppesando il suo fucile, come se quello che stesse dicendo fosse un nonnulla.
Ashley pensò velocemente ad un modo per salvare tutti e tre e far punire quei bastardi, ma Sheyla fu più veloce.
Con un ringhio spaventoso balzò verso il cacciatore che stava parlando.
Ma il suo balzo non si concluse.
Uno sparo tagliò l'aria, dritto verso la lupa, colpendola al petto.
Un urlo straziato seguì la caduta dell'animale; che non si muoveva più.
Ashley cadde in ginocchio davanti al corpo inerme di Sheyla, scossa dai singhiozzi. Dopo poco, i singhiozzi si affievolirono e lei alzò la testa verso i due bracconieri. I suoi occhi erano rossi e gonfi di lacrime, ma anche pieni di rabbia e in quel momento rifletterono una strana luce viola.
<Voi...come avete osato...>
Il tono della ragazza era più basso, ringhioso, adirato. Spaventoso e terrificante.
Peter rimase fermo, finché il cacciatore che lo teneva lo lasciò andare, facendolo cadere a terra e arretrò spaventato.
Ashley lanciò un verso animalesco e si gettò sul cacciatore che aveva sparato a Sheyla. Le sue unghie si conficcarono nella carne della schiena e i denti la lacerarono. L'uomo urlò di dolore, mentre una grande quantità di sangue gli sgorgava dalla schiena. Peter guardava impietrito la scena. L'uomo cadde a terra. Ashley saltò giù dalla sua schiena e la alzò dalle spalle, guardandolo negli occhi per l'ultima volta, poi prese il suo fidato coltello di pietra e gli tagliò la gola. Dalla giugulare scese una marea di sangue e l'uomo ricadde nella pozza del suo stesso sangue, morendo tra agonie e dolori terribili.
L'altro uomo indietreggiò ancora, terrorizzato e poi si girò per scappare.
<Chi uccide senza motivo...>
Uno sparo trapassò il petto dell'uomo che cadde, morto.
<...deve fare la stessa fine> concluse Ashley con un tono basso e glaciale, ansante. 
Lei e Peter rimasero nel silenzio per qualche minuto.
Poi la ragazza ricadde al fianco della lupa, singhiozzando e portando il capo dell'animale sulle sue ginocchia, carezzando dolcemente il pelo della creatura. Peter le si avvicinò, mettendole la mano sulla spalla. Si aspettava di tutto, meno che uno schiaffo sulla mano che la fece allontanare.
<Tutto questo è anche colpa tua!!! Se non ti avessi mai incontrato e non fossi mai venuta a casa tua sarei rimasta qui e l'avrei protetta da quei bastardi!!!>
<Ma....Ashley...>
<NO!!! Lasciami stare, mostro! Tu sei come loro!!>Detto questo la ragazza si caricò la lupa sulle spalle e saltò su un ramo, poi un altro fino a sparire. Peter avrebbe potuto seguirla, ma per cosa? Per farsi cacciare di nuovo? Per farsi sbranare da lei e gli altri lupi? Probabilmente Thunder ne sarebbe stato contento. No. Sarebbe tornato a casa e avrebbe aspettato, sperando che le acque di calmassero. Così si alzò e si diresse verso casa. Con il cuore spezzato e le parole velenose di Ashley che gli facevano lacrimare gli occhi.

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Questo penultimo capitolo è tragico e violento lo so, ma passatemelo vi prego. Nell'ultimo capitolo di domani si sistemerà tutto, vedrete.
A domani, lupetti🐺

The wolf that is concealed in herDove le storie prendono vita. Scoprilo ora