sboccia l'amore

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*Peter*

Il ragazzo era appostato in camera sua e aspettava il momento migliore in cui andare da Ashley e darle il suo regalo, ovvero il momento in cui le sue maledette gambe avrebbero smesso di tremare e il suo cuore fosse rallentato. Era un sacco di tempo ormai che lei lo allenava, e si sentiva in debito. Le aveva preso un regalo ma non sapeva se le sarebbe piaciuto. E se lo avesse rifiutato, magari con uno sguardo di sufficienza? Se lo avesse deriso per quello che le dava, dicendo che era misero e non ne aveva assolutamente bisogno?
Alla fine si disse di smetterla di farsi paranoie e si fece coraggio, dirigendosi verso la sua stanza.
Bussò alla porta e lei rispose di entrare. La vide seduta sul letto a gambe incrociate mentre leggeva le ultime notizie del giornale. Peter sapeva che era preoccupata per i suoi lupi, con quei cacciatori a giro, e ogni volta che non era con loro, si teneva aggiornata se non ci fossero stati ritrovamenti di lupi fucilati o dissanguati da una tagliola, o ancora avvelenati. Sperava anche di distrarla con il suo regalo.
<Ehm...ti ho....portato una cosa...>
La ragazza alzò lo sguardo su di lui e poi sul pacco rettangolare e molto grande che le porgeva. Lei lo prese e lo appoggiò sul letto, poi lo aprì. Il cuore di Peter stava per scoppiare quando la ragazza spalancò gli occhi stupita e alzava l'arco di legno alla luce per rimirarlo bene, mentre gli occhi le luccicavano.
<Se non ti piace non fa niente! Non c'è bisogno di piangere..posso sempre riportarlo in negoz....> Il ragazzo si bloccò quando la ragazza si alzò e corse ad abbracciarlo piangendo di gioia; l'arco ancora in mano.
<È bellissimo....grazie...non ce n'era bisogno...>
<E invece sì! È quasi un mese che mi addestri, ma io non ti ho mai ricambiato un favore....volevo ringraziarti a modo...>
<Starmi vicino ed essere il mio migliore amico mi bastava...voglio provarlo subito>

Peter si acquattò dietro ad Ashley in religioso silenzio, come se il suo respiro potesse far allarmare la lepre a qualche metro di distanza da loro. La ragazza davanti a lui invece era nel suo elemento e sinceramente era la prima volta che Peter la vedeva a caccia. Aveva i muscoli rilassati e non faceva il minimo rumore né movimento. Teneva la corda dell'arco tesa con una freccia appuntita già incoccata e prendeva la mora con precisione ed accuratezza. All'improvviso lasciò e la treccia scattò colpendo l'animale al fianco. Quello alzò la testa; gli occhi sbarrati e poi cadde a terra morto.
I ragazzi si scambiarono uno sguardo. Ashley era entusiasta e Peter ancora di più. Si fissarono ancora a lungo, finché lui non resistette più e la baciò. Fu un bacio abbastanza veloce e casto. Quando riaprì gli occhi; vide che Ashley era rimasta di sasso, ma poi il suo sguardo si addolcì e lo guardò con affetto.
Si stavano avvicinando di nuovo; quando sentirono un fruscio. Dalla vegetazione emersero i due cacciatori che guardarono sgomenti la lepre a terra con la freccia ancora conficcata nel costato, non accorgendosi dei due ragazzi che stavano appollaiati all'albero che li sovrastava, guardando divertiti i due che cercavano sconcertati l'artefice di quella morte e scambiandosi uno sguardo affettuoso.

The wolf that is concealed in herDove le storie prendono vita. Scoprilo ora