Il risveglio

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Clara dopo il terribile incidente andò in coma, non si sapeva quando si sarebbe svegliata. I giorni che passavano i genitori al capezzale della figlia erano estenuanti, vederla li sul quel letto inerte, la loro unica figlia. Di problemi c'è n'erano molti, la figlia, la cavalla morta e la clinica veterinaria, se ne sarebbero dovuti andare di li, ora che non avevano più Nashua da vendere gli pignorarono la casa per estinguere il debito. Sembrava che i problemi non finissero mai, al momento la loro unica preoccupazione era la loro bambina, quella ragazza tanto determinata da affrontare una gara difficile pur di trovare una soluzione e non perdere il suo più grande tesoro, ma purtroppo andò perso comunque. Secondi dopo la terribile caduta arrivarono ogni sorta di medici e veterinari, dovettero sollevare il corpo inerte della cavalla per estrarre la ragazza, nonostante le visite e tutto cosa si poteva fare la giumenta era morta sul corpo, non aveva sofferto e questa era l'unica consolazione, la consapevolezza che se n'era andata senza sentire alcun minimo dolore. Per Clara per quanto fosse una fortuna essere ancora viva le conseguenze non erano migliori, le gambe rotte sotto il peso del suo animale e le botte prese dall'ostacolo, le costole rotte, avrebbe impiegato diverso tempo per sistemarsi, ma entrò in coma e lo domanda era sempre la stessa, quando si sarebbe svegliata? ma soprattutto, si sarebbe svegliata?.

"Era come essere in un sogno, io e Nashua stavamo galoppando liberi in un prato immenso, bellissimo, di un verde che nemmeno ci si può immaginare. L'erba era alta e nonostante ero in sella mi solleticava i piedi, c'era aria, tiepida che mi scompigliava i capelli e la criniera che mi accarezzava il petto. Correvamo, eravamo veloci come il vento, a un certo punto l'erba iniziò a scomparire sostituita da sabbia, sabbia color oro che si estendeva per un tratto fino a un mare limpido e azzurro che ci stava chiamando. Accogliemmo l'invito come incantati, l'acqua era calda e tranquilla, ora stavamo nuotando, sempre più al largo. Una strana forza ci stava trascinando sott'acqua, Nashua stava affondando e io non potevo fare nulla se non urlare, ma non ci riuscivo non mi usciva una parola di bocca nonostante mi sforzassi. La rabbia, la paura e la lotta che stavo affrontando in quel momento mi diedero un tale input che mi svegliai di colpo dal sogno"

"Oddio Clara è uscita dal coma. Dottore, chiama un dottore presto. Per l'amor di Dio tesoro sei sveglia, sei viva, sia ringraziato il Signore."

Clara uscì dal coma ...

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