Milka

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Clara dopo l'incontro con la nuova cavalla tornò a casa, pedalando lentamente come se fosse in trance. Entrò in casa e nemmeno senti la nonna che la chiamava tanto che dovette scuoterla per farla tornare con la testa tra il mondo:

"hey Clara ma si può sapere che hai? Sembri una sonnambula che è successo?"

"al maneggio c'è una cavalla a cui è stata amputata una zampa per via di un infortunio a una gara, si chiama Milka, un'araba morello con balzane ma la cosa che mi ha colpita di più è che come Nashua ha l'occhio cerchiato di bianco. Luca l'ha chiamata e lei come un cagnolino è subito arrivata da noi, mi fissava come se sapesse cos'avessi passato, come se mi avesse letto l'anima e ci fossimo ritrovate, lo stesso vale per me. In una catastrofe è come se due sopravvissute si fossero ritrovate".

"ah vedo che hai conosciuto la bella Milka allora, vedrai è una cavalla fantastica e nonostante cosa le è successo è ancora energica come una volta, ha una grande forza di volontà quella cavalla, chissà che ti serva a qualcosa, anche se è solo un animale potresti imparare molto da lei".

La nonna aveva ragione, nonostante quella cavalla avesse avuto un incidente con conseguenza la perdita di un arto non aveva perso la sua voglia di vivere e aveva recuperato a pieno tornando arzilla e vivace come se nulla fosse successo. La ragazza aveva riflettuto molto su quelle parole dette da sua nonna, prese in considerazione l'idea di frequentare ancora il maneggio e soprattutto passare del tempo con Milka, avrebbe potuto davvero imparare qualcosa e amare di nuovo la vita. Per quel giorno decise che del maneggio ne era bastata abbastanza, così optò per andare un po' al mare, prese la bici e scese. Era come sempre una bella giornata calda ma ventilata, stese l'asciugamano sulla sabbia calda e si coricò sopra prendendo un po' di sano sole quando una palla le arrivò addosso:

"scusami tanto non l'ho fatto apposta .. hey ma aspetta! Tu sei Clara!"

"hey ciao Luca, figurati nessun problema non mi hai fatto nulla"

"come stai?? Ascolta io ormai tra poco vado a casa, ti va di accompagnarmi un pezzo? Tanto facciamo la stessa strada e nel mentre potremmo prenderci un gelato!"

"certo va benissimo"

Clara si alzò e si vestì pronta per un bel gelato

"Allora che mi racconti? Non ti ho mai vista da ste parti, di dove sei?"

"Sono nata a New York, mi sono trasferita qua in Italia da poco da mia nonna"

"in effetti l'accento inglese un po' si sente ma lo parli benissimo l'italiano complimenti, riguardo invece al mondo dell'equitazione? Quando siamo scesi in sella a Sheratan non sembravi per nulla una principiante"

"questo è un argomento un po' delicato per me se non ti dispiace vorrei parlare di altro".

Cambiarono discorso, presero un gelato e tra risate e scherzi arrivarono ognuno nella propria casa, aveva trovato un amico in quel nuovo posto e questo la fece sentire decisamente meno sola.


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