Dunque sono le due.
In circostanze normali sentir suonare la campanella di fine lezioni mi metteva sempre decisamente di buon umore, ma non oggi che devo rimanere a scuola con la zia e Chloè.
Sono stata obbligata a restare in attesa affinchè la zia non terminasse la sua conversazione con Gabriel Agreste, argomento del cui io non centro niente!
Ma ovviamente devo, perchè sennò chi porterà le borse di Chloè fino all'auto parcheggiata qui difronte??
La mia nuova vita è davvero straziante...
Oh, dimentico il fatto che mi trovo nella stessa stanza in cui, oltre a Chloè, sua mamma e Gabriel, è presente anche Adrien.❤Parlano solo di affari e concerti stabiliti.
Io mi limito a dare qualche sbirciatina al volto di Adrien, mantre lui mi fissa e mi sorride in continuazione.
Arrossisco violentemente e cerco di tornare nella realtà.All'improvviso noto le spalle del padre che si curvano vistosamente verso di me per osservarmi meglio.
Storge di poco la bocca:"Sa cantare?"
domanda infine alla madre di Chloè.
"No, no, deve rivolgersi a mia figlia, ecco *la porta davanti a sè*, Chloè Bourgeois".
Il padre porta l'attenzione sulla ragazza bionda con la faccia esageratamente truccata e le fa cenno di sedersi.
"Signorina, le concedo l'opportunità di esibirsi durante il concerto di fine anno di questo istituto, in tal modo che io possa giustificare la mia decisione"
"Ma io credevo che fossi gia stata presa" dice Chloè, ancora incredula di quello che avevano sentito le sue orecchie.
"Ho cambiato idea. Ma se vuoi puoi cantare adesso, cosi che io possa sentirti da piu vicino".
Prima ancora che Chloè potesse parlare la mamma le tappa la bocca.
"C'è qualche problema?" domanda Gabriel alzando un sopraciglio.
"Ehm..n-no, no, no, no, è solo che...mia figlia ha maldigola e non so se è il cas-"
"Ma mam-"
"No invece. Adesso torniamo a casa per fare alcune prove con la voce..per...vedere se sta meglio.
Con permesso*prende la borsa e se ne va tenendo per mano Chloè*".
Ehi, aspetta un'attimo, mi hanno lasciata da sola!
Saluto gentilmente il signor Agreste e stranamente vedo che anche Adrien deve uscire, ma andando dalla parte opposta alla mia; dopo di chè mi avvio verso l'uscita.
Corro il più non posso, ma sfortunatamente arrivo nel momento sbagliato, quando la macchina è gia partita.
Ma dico, non si può abbandonare una ragazza cosi!
Dovrò farmela a piedi pensai.
Ma in questo momento ho anche bisogno di sfogare la rabbia che mi sta scoppiando dentro, e tutta quella insensibilità dei Bourgeois sono proprio le cause del mio cattivo umore.
Ho bisogno di ribadire a quella brutta strega di sua figlia che dovrà continuare a borbogliare ancora per un bel pezzo prima d'esser cotta e di potersi trasmutare a dovere.
Non devo piangere, se riesco a non piangere..."Serve un passaggio?"mi domanda qualcuno da dietro le spalle.
Mi giro e intravedo la figura di Adrien con la giacca di pelle nera che tiene due caschi a portata di mano.
Mi sorprende ancora di più il fatto che sia cosi figo seduto sulla sella della moto. Insomma gli da l'aria di uno che non ha paura di niente.
Wow è uno spettacolo...
Devo trattenermi altrimenti finisco per sbavargli sulle sue costose scarpe.
Ma lo guardo comunque a bocca aperta, stando attenta a non lasciare qualche bava fuoriuscente.
"Allora?"
"E tuo padre non ti sta aspettando?"
"Farò veloce"mi risponde pacchettando con la mano il sedile posteriore per farmi cenno di salire.
"Va bene" gli dico infilandomi il casco.
"Sei comoda?"
"Partiamo".
Cosi dicendo, fa partire la moto ad una tale velocità che mi sono strinta a lui, porgendo le mie braccia ai suoi fianchi, abbracciandolo. Mi fa sentire più sicura.
Mi piace questa nuova sensazione...Per qualche motivo mi sono invaghita di Adrien. Mi rende felice ogni volta che c'è la sua presenza.
Sento come di non volermi più staccare da lui, ma purtroppo questo momento non durerà più a lungo.
Disolito il fastidio dei capelli in faccia è piuttosto irritante, ma non m'importa.
I suoi sono cosi borbidi e profumati.
Come vorrei che fosse cosi ogni giorno.
Forse hanno fatto bene ad abbandonarmi davanti a scuola.Ed ecco che siamo arrivati.
Mi tolgo il casco, mostrando i capelli un po' spettinati dal vento e lo stesso lui.
"Grazie per il passaggio"
"Figurati".
Prima che potessi andarmene, mi afferra il braccio e mi dice:"Aspetta, tu frequenti quella scuola?"
"Si, ho iniziato oggi...Perchè me lo chiedi?"
"Curiosità" risponde semplicemente.
"Allora, buonafortuna"
È carino a rassicurarmi. Dubito che non abbia conosciuto la familia Bourgeois.
"Buonanotte"
"Notte Mari"
E se ne va lasciandomi un'altra volta a bocca aperta. Mi ha davvero chiamata Mari?!❤Entro nella villa e subito vengo stordita da una voce acuta e stridula che proviene dal soggiorno.
Cerco di sbirciare dalla serratura della porta ma vengo presa alla sprovvista da una mano che mi trascina davanti al pianoforte, senza alcun rispetto.
"Marinette inizia a suonare il piano"mi ordina la zia.
Sto suonando una melodia romantica, ricordando il passagio in moto di Adrien, finchè...
"Do, re, Mi, Fa, Sollll, La, siI..."
È stonata come una campana!
Perchè mai il famoso Gabriel Agreste, nonchè il padre di colui che mi ha accompagnata nella villa♡, debba scegliere una come lei??
"No, no e no!" urla la zia sbattendo i libri sul pavimento per sottolineare la sua insoddisfazione e arricia leggermente il naso adunco.
"Domani lezioni di canto!" Finisce, per poi salire di sopra.
"Oh, insomma, non sono andata poi cosi male" ribatte Chloè.
D'un tratto la zia batte il pugno sulla ringhiera e fulmina noi ragazze con i suoi occhi glaciali. Di conseguenza Chloè si mette a tacere.Prima che andassi a dormire ho scritto una canzone suonando la chitarra, poi l'ho registrata e salvata in pc, portando su di essa alcune modifiche.
Domani dovrò alzarmi presto per essere la schiavetta di Chloè.
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Once upon a song♡ {Completata}
Fanfiction(Short-stories) ispirato a: A Cinderella Story Lui è figlio del famoso Gabriel Agreste. Ha 18 anni e fa il cantante. Cercano una voce femminile da accompagnamento per il nuovo album. Il padre realizza un accordo con il sindaco di Parigi, nel quale a...