playback

2.1K 171 10
                                    

Mi fissò a lungo prima di parlare.
"Ne hai di fegato, per presentarti all'una di notte, conciata in modo ridicolo!"

Non esito a rispondere finchè lei mi precede:"Ti avevo addirittura avvertita delle conseguenze, ma da te non me l'aspettavo, assomigli troppo a tua madre, una testarda."
"Non parlare in questo modo di mia madre!" senza neanche rendermene conto ho urlato.
"Credi che in questo modo le cose tra noi due possano risolversi? Pensi che urlare è la soluzione migliore?"
"Tu non sai niente della mia famiglia, e non sei neanche degna di farne parte!"

Mia zia è una donna forte e il suo modo di arrabbiarsi si nota a malapena.
Però intuisco che in questo momento stia avvertendo appena un leggero fastidio, dato il suo sguardo fulminante.
Non è più la persona di una volta, è cambiata deltutto da quando si è trasferita per vivere con il sindaco.

"Sei cambiata, non ti riconosco più zia"
"Non mi stupisce".
Poi prende il suo cellulare dalla tasca interna della lunga veste viola e con l'indice inizia a sfiorare lo schermo, continuano a cercare.
Si ferma d'un tratto e mi mette l'apparecchio davanti agli occhi, facendo partire un video.
Ero io che cantavo la canzone che ho dedicato ad Adrien, allo scuoballo.
Sapevo di sentirmi osservata all'inizio, ma non dalla mia zia in persona.
Tengo lo sguardo basso fisso sul pavimento ormai bagnato dalle lacrime che continuano a rigarmi le guancie.
Sento la zia che fa una smorfia di schifezza e subito alzo la testa.
"Mi stai bagnando il vestito, asciugati immediatamente"
Io mi asciugo quelle poche goccie di lacrime rimaste nel viso e le dico:"Perchè mi trattate tutti allo stesso modo qui? Dissicuro non sono la benvenuta, quindi posso anche andarmene"
"No signorina, tu non vai da nessuna parte. Ho deciso che rimarrai qui, fino al ritorno dei tuoi, e nel frattempo canterai al posto di Chloè"
Che cosa? Ritira pure ciò che hai detto, non può obbligarmi.
"No, non lo farò. Sarebbe come barare e prima o poi ci scopriranno."
"Farai quello che ti dico che tu lo voglia o no. Io ti pago per restare qua, e non sai quali fatiche mi siano costate!"

La rabbia mi sta scoppiando in testa, non ce l'ha faccio più!

"Non puoi pretendere che io accetti, solamente per piccoli spiccioli! Io ho faticato per essere sempre al vostro servizio e voi non fate altro che maltrattarmi dentro questa cella!"
Lei si avvicina e si inchina tale da raggiungere la mia stessa altezza e mi sussurra:" Ma cosi vanno le cose:non sempre come si vuole. Non sempre come è giusto."
E ha ragione. Sto vivendo in un inferno e non posso farne a meno. Anche se mi pagano di raro, non ho altro posto dove andare. Non mi resta che accetttare...

~A scuola~
La scuola è vuota visto che è sabato, ma adesso ci troviamo nello studio di registrazioni.
Mi avvio verso la cabina insonorizzata e inizio a cantare la canzone del testo scritto sul foglio.

"Questo è tutto quello che sai fare?! Dacci l'animo"
Questo è quello che la zia definisce incoraggiamento.
Comincio a scocciarmi del fatto che stia faccendo il possibile per accontentarli ma non li soddisfo abbastanza.
Io sto dando il massimo!
Non mi fermo finchè Chloè accende il microfono e dice:"E questo lo chiami cantare? Ah bene, perchè per un attimo ho pensato di assistere al canto di un funerale!"
Mi concentro e cerco di ignorarle.

~Adrien~
"Ti giuro Nino, dovevi esserci, era favolosa!"
"Mhm, fratello, ho capito, adesso vedi di darti una calmata"
"Se solo sapessi chi si nascondeva sotto quella maschera"
"Mispiace che tu debba cantare con la figlia del sindaco"
"E perchè dici cosi?"
"Beh...sai-" ( *Il'l make you believe in me, I can be what you want me to be,
Tonight is the night, where I make you see...*)
"Shhhhhhhhhh"
"Ti senti bene Adrien?"
"Ascolta"
(*that I can be anything, anything, anything you want from me*)
"È lei!"
Faccio cenno a Nino di seguirmi, ignorando le sue continue domande, mentre la voce si fa più vicina.
Sono quasi arrivato al mio obbiettivo.

Mi fermo davanti ad una grande porta con dietro Nino, che mi raggiunge stanco per la corsetta che gli ho fatto fare intorno alla scuola.
"Amico, forse non dovremo entrare" mi dice lui.
Io allora ritiro la mia, un po' perplesso.
Poi sorrido. "Tienimi questa" e gli lancio la borsa a tracolla nera ed entro come se nulla fosse.
Fortunatamente non si accorgono di me.
Mi scosto lentamente e intravedo la figura di.... Chloè??
Non dovrei stupirmi, in fondo non l'avevo mai sentita cantare, ma non sapevo che fosse cosi brava!

~Marinette~
C'è Adrien.
Che sta guardando Chloè cantare, anche se non sa che è in playback...
Non ce l'ha faccio a restare, mi viene da piangere, ma non devo, prima o poi tutto questo finirà.
Me ne vado sbattendo la porta dietro le mie spalle e inizio a correre senza fermarmi, non sapendo a che punto mi sarei fermata.




Once upon a song♡ {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora