"Marinette! Marinette! Dove ti sei cacciata?" grida Chloè ai piedi della scala del solaio.
"Qui!" rispondo dall'alto con voce roca.
"Devi preparare la cena!"
"Subito". Infondo è per questo che sono venuta qui. I miei gestiscono la pasticceria con i dolci più buoni di tutta Parigi, ma il fondo dell'incasso lo stanno usando per aiutare il cugino Felix che si è trasferito da poco in Italia, per sostenerlo con l'arredamento. Ha perso i genitori, quindi per lui siamo come una seconda famiglia, che ci sarà sempre.
Dunque lo zio mi ha chiamato per attendere le loro facciende di casa e in cambio ci guadagno, e poi nel frattempo non ho un'altro posto dove andare visto che sono rimasta sola.~A tavola~
Siamo solo io, Chloè e il sindaco.
Mi sento a disagio con loro, sono rimasta zitta durante tutta l'ora del pasto.
"Marinette, ho il viso sporco" mi dice Chloè voltandosi verso di me.
Cosi prendo il tovagliolo e glielo pulisco.
Dovevo correggermi prima:quando mi hanno chimata per lavorare in questo magnifico posto, intendevo fare da serva alle peggiore persona che mi è capitata proprio come cugina.
"Sono felice di trovarvi cosi allegre, ragazze" dice una voce lieta dalla porta.
Ci voltiamo a dare il benvenuto ad un'alta, materna signora che diffonde a sè un'espressione di benevolezza.
La zia, che fino a dodici anni fa era cosi affettuosa. Ora mai è cambiata, sia d'aspetto che di carattere, da quando ha sposato quest'uomo seduto davanti a me. Per via del matrimonio è riuscito a contaggiarla con la febbre di quel che riesce a provocare quando sei assalito dalla fama e dal potere.
Persino Chloè.
Ho sperato e sperato che almeno lei potesse migliorare, d'altronde era la mia migliore amica all'età di cinque anni. Ma le persone cambiano, e si portando via tutto ciò che rimane dei ricordi trascorsi insieme."Marinette! Che felicità vederti!"
"Anch'io" ,accenno un finto sorriso e la abbraccio.Inizia a mangiare anche la zia, mentre sono in cucina a lavare i piatti.
La sala da pranzo non è molto distante e da qui riesco a sentire la loro conversazione." Perchè dovrei preocuparmi di una banalità del genere? Pensi che i Bourgeois non abbiano la stoffa per sottoporsi ad una cantata?"
"Non sto dicendo questo mamma. È solo che sei stata via per molto tempo e..."
"Secondo me sei solo un po' tesa, non essere in ansia. Piuttosto, adesso che sono dinuovo qui, ho pensato di prendere dei giorni liberi per-"
"Per me!"
[Momento di silenzio]
"Tesoruccio, non fare cosi"
"Mamma, io voglio davvero fare il giro del mondo per cantare insieme al mio Adrien! Voglio apparire in tutte le riviste di "Top girls" e diventare famosissima!"
"Certamente. Tutto questo sarà solo tuo e io ti guiderò fino alla strada del successo!"
Sulserio? Chloè che fa la cantante? Ma figuriamoci.
Finisco il dovere e mi dirigo verso la mia camera, diciamo che assomiglia allo scantinato.
Ma è molto meglio di condividerla con Chloè. Non c'era poi da lamentarsi troppo, questa villa avrà un centinaio di stanze! Lo fanno sicuramente apposta.
Finalmente posso andare a dormire e indovinate? Domani dovrò andare in una scuola nuova.~Il giorno seguente~
Mi sveglio di pessimo umore.
Non succede come tutte quelle mattine in cui mia mamma veniva di sopra a svegliarmi per non arrivare in ritardo.
Era un'abitudine piacevole.
Ma adesso devo cavarmela da sola.~A scuola~
Arrivati nel cortile della scuola, scendo dall'auto a prendere le borse di Chloè, che è parecchio viziata.
Ci avviamo all'interno, quando la biondina mi lancia la sua ultima borsetta a tracolla, e finisco per cadere.
Ma loro, invece di aiutarmi continuano a camminare senza mai staccare i loro occhi dal cellulare.
Calmato il malumore suscitato dalla loro ignoranza, mi rialzo e le raggiungo con una marea di giacche e borse. Mi chiedo a che cosa servirebbero tutte queste cose, oppure intuisco che lo faccia per infastidirmi.
La zia è anche la preside di questa scuola; non voglio fare figuraccie e
per questo mi limito a stare calma.Porto l'attenzione ad un leggero tossicchiare dietro le mie spalle e mi volto di scatto, inquadrando una figura alta quanto me che porta gli occhiali.
"Hai dimenticato qualcosa" mi dice porgendomi la borsetta a tracolla di Chloè.
"Oh, ehm..grazie"dico riprendendomela.
"Non ti ho mai vista frequentare questa scuola, sei percaso nuova?"
"Si, questo è il mio primo giorno"
"Bene! Allora ti do il mio glorioso benvenuto. Piacere Alya"
"Ciao, io sono Marinette" mi sta gia simpatica.
"Vuoi una mano?" mi domanda
"Volentieri".
E cosi facendo, caminiamo insieme per tutto il tempo, finchè suona la campanella, in anticipo.
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Once upon a song♡ {Completata}
Fanfic(Short-stories) ispirato a: A Cinderella Story Lui è figlio del famoso Gabriel Agreste. Ha 18 anni e fa il cantante. Cercano una voce femminile da accompagnamento per il nuovo album. Il padre realizza un accordo con il sindaco di Parigi, nel quale a...