Just a dream

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"Oceano" era stata la sua ultima parola. Il suo ultimo pensiero. Mi aveva fatto promettere di 'restituire il suo corpo al brodo primordiale'. Ci avevo scherzato su al momento, riluttante alla prospettiva di affrontare la sua morte. Da sola.
Buffo, no? Colei che mi consolava, su cui potevo contare sempre, ora non è qui, ora che ne avrei bisogno più che mai. Sembra quasi una punizione, lei che cancellava la mia tristezza, ora ne è la causa.
Sento una voce che mi chiama, insistente.
"Jane?"
Alzo lo sguardo, assente. È Korsak. Mi sta parlando, ma la mia mente decide di ricadere nella più totale solitudine, isolandosi dal resto del mondo. Si aggrappa ai ricordi, negando ciò che è successo in quel maledetto scantinato. Maura sulla scena del crimine, Maura in laboratorio, Maura con me. Si rifiuta di accettare l'accaduto. Non è vero, non può essere morta. Invece lo è. O no?
Korsak mi chiama ancora una volta, mi distolgo dai miei pensieri confusi.
"Ehi, Jane. Ti stai quasi addormendo sulla scrivania, è tardi. Ci occuperemo domani del caso, vai a casa."
Allora è vero. È tutto un sogno, un terribile, orribile incubo. Tiro un sospiro di sollievo. Mi alzo, inspiro a fondo, assaporando l'odore del mio caffè. Sorrido alla vita, felice. Anzi, euforica. Maura sarà a casa a quest'ora, a leggere qualche sua rivista scientifica. Decido di chiamarla. Korsak intanto si è rimesso alla scrivania, a sbrigare le ultime pratiche, e mi scruta con uno sguardo strano. Io accendo il cellulare, cercando di ricordare quando l'avevo spento. Vado alle chiamate rapide, clicco sul contatto. Ho bisogno di sentire la sua voce, dopo quel sogno. Scatta la segreteria. Accidenti. Korsak mi guarda, incuriosito.
"Chi chiami?" mi chiede.
Sento il bip dopo la voce di Maura, sorrido a Korsak facendo cenno di aspettare con la mano, decisa a lasciarle un messaggio.
"Ehi, Maur. Ti ha mangiato Bass?" rido alla mia stessa battuta "Richiamami, notte."
Mi giro e vedo Korsak. È preoccupato, molto preoccupato.
"Ch-chi stavi chiamando?" era sul punto di esplodere dall'ansia, non l'avevo mai visto così.
"Vince, cos'è successo? Tutto okay?"
"Ri-rispondi alla domanda." Adesso è preso dal panico. Ma cos'ha? Decido di assecondarlo, forse ha un caso difficile, o forse è solo stanco.
"Maura, ma probabilmente sta dormendo. Perché?"
Lui inizia a urlare. Non capisco ciò che dice, ma sta attirando l'attenzione di tutto il distretto. Vuole un'ambulanza? Non riesco a distinguere le sue parole. Un giovane agente del centralino si avvicina, lo calma, lo fa sedere. Gli fa le condoglianze.
"C'è qualcosa che non so?"
Poi realizzo. Oh no.


Hey scusate il ritardoo ♥️
Fatemi sapere se vi piace questo capitolo please 👅
-jane🍍

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