capitolo 61

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ASPETTATE CHE SI CARICHINO LE CANZONI.

FLAME'S POV:

Vidi Liam, insieme a Niall e quella che sembrava Megan, allontanarsi in macchina da casa.

Rimasi perplessa, forse sarebbe andato a prendere la cena da Nando's o a prendere Zayn al negozio, o forse si era scordato della mia esistenza e sarebbe andato a cena fuori con i due.

Camminai sul ciottolato fermandomi non appena fui di fronte la porta, rovistando nella borsa di Abercrombie & Fitch per trovare le chiavi.

Nell'impresa trovai, nascosto in una delle tasche interne, uno degli anelli che Harry mi aveva regalato.

Era ossidato e di una misura enorme rispetto alla mia; la magliatura era intrecciata, proprio come i suoi meravigliosi capelli.

Non feci in tempo a bloccare il sorriso che nacque spontaneo sul mio volto a quel ricordo.

Mi mancava; mi mancavano i suoi occhi profondi e, a volte, provocanti; mi mancava il suo sorriso che illuminava i miei giorni, sapere di non essere la ragione di quel sorriso o che si fosse semplicemente spento, mi mandava in bestia.

Il suo modo di torturarsi le labbra con le dita e il modo in cui distruggeva la tranquillità dei ricci erano ancora vividi nella mia mente, quasi come i baci caldi e lunghi che mi lasciava la mattina prima di portarmi a scuola.

Non potevo far scivolare via tutto questo, tutti i momenti ... e non volevo.

Dovevo fare qualcosa.

Ma cosa?

Scossi la testa, tornando alla ricerca delle chiavi e scacciando i ripensamenti dalla mente.

Feci scattare la serratura ed entrai nella casa riscaldata dal camino prematuramente acceso.

Varcai la soglia, buttando uno sguardo distrattamente verso la cucina.

Non feci caso a nulla e continuai per la mia strada, dirigendomi verso le scale per cazzeggiare nella mia stanza.

"Ma che cazzo?!" sussurrai aggrottando la fronte perplessa , pensando di non aver visto bene e, quindi, facendo retromarcia.

Ripercorsi la strada camminando con un gambero, continuando a mantenere la smorfia accigliata e confusa.

"Ma che cazzo?!" pronunciai sorpresa e inaspettatamente scombussolata dalla miriade di sentimenti che mi travolsero non appena le mie iridi incrociarono quelle di Harry.

"Ciao" sussurrò lui arrossendo lievemente, battendo nervosamente le dita sul tavolo prima di venirmi incontro.

"Ma c-cosa?" lo guardai sorridendo come un'ebete, lasciando che la borsa scivolasse lungo la mia spalla, infrangendosi con il pavimento.

"Ti piace?" s'infilò le mani in tasca, abbassando il capo per non mostrarmi le guancie rosee.

"E' per me?" chiesi incredula.

"Sì." Cercò il mio sguardo spaesato, cercando di abbracciarlo con il suo.

Mi tolse la giacca di pelle e la posò all'appendi abiti; poi raccolse la borsa e la posò in un angolo, ed, in fine, mi prese la mano e mi accompagnò al tavolo imbandito.

I petali di rosa erano sparsi su tutta la tovaglia su cui piatti, bicchieri e posate erano posizionati con una precisione che solo lui poteva aver organizzato.

I piatti erano colmi di cibo che a stento sarei riuscita a mandare giù, visto che l'improvvisa sorpresa mi aveva stretto in una morsa lo stomaco, rendendomi difficile anche deglutire.

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