capitolo 50

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"Che ci fai qui?!" camminò oltre il balcone, mostrandosi in tutta la sua imponente bellezza.

I capelli erano coperti da un berretto rosso e bianco con la scritta "OBEY"; cadevano a ciuffi scuri sulla fronte liscia e perfetta.

Degli occhiali neri nascondevano il naso delicato, ma si adattavano al resto dell'abbigliamento da "London Bad boi".

"S- sono capitata per caso ... Piuttosto che ci fai te qui?!" balbettai timidamente, nascondendo il volto sporco di mascara con i lunghi capelli.

"Be', io ci lavoro. - rise leggermente - Ma, Megan, stai piangendo?" si avvicinò, inclinando il viso verso il mio, rivolto alla moquette.

Intravidi le converse rosse a stivaletto, spuntare da sotto i jeans chiari.

"Io, piangere?! Ma quando mai!" mi allontanai, cercando si sfuggire alle sue insistenti domande.

"Vieni qui" mi raggiunse, cingendo le braccia attorno al mio bacino e facendo aderire il suo petto con la mia schiena.

Le mie iridi azzurre catturarono le maniche della camicia a scacchi rossa,verde e bianca, arrotolate sulla maglia bianca.

Rimasi immobile, più che in imbarazzo ero nervosa per cosa mi avrebbe detto o fatto.

Zayn era un tipo imprevedibile : gli altri, più o meno, li conoscevo bene, ci avevo passato molto tempo insieme; ma lui era sempre rimasto un po' fuori o, comunque, era difficile capire cosa i suoi occhi ambrati celassero.

"Perché piangevi?" sussurrò poggiando il mento rasato sulla mia testa.

"Ma io non piangevo, mi era entrato qualcosa nell'occhio e ho iniziato a lacrimare.." cercai una scusa banale ma convincente.

"E allora perché avevi il fiatone?!" rise avendo scoperto la copertura.

"Zayn, ma che cavolo vuoi?!" ridacchiai nervosamente, spostando i capelli dietro le orecchie e staccandomi dal corpo caldo.

Scosse la testa, ritornando al posto dietro il bancone e sfogliando il fumetto che aveva precedentemente abbandonato.

Mi avventurai tra le corsie dei fumetti per ragazzi.

Ne distinsi solo quelli conosciuti, come Spiderman, Ironman o Hulk, non essendo un'appassionata.

Sfiorai la plastica che li ricopriva, provocando al tatto dei leggeri brividi.

"Come mai da queste parti?" spuntò all'improvviso da dietro le mie spalle.

"Oddio, mi hai spaventato!" portai la mano al petto, per calmare il battito cardiaco aumentato anche per la vicinanza del moro.

"Ci farai l'abitudine .- mi fece l'occhiolino, peggiorando la situazione "cuore matto" - Allora, che ci fai qui? Sei venuta a stalkerarmi?!" rise leggermente, camminando al mio fianco.

"Non ci sperare Malik! Facevo due passi" non lo guardai, poiché sentii il calore diffondersi sulle gote.

"Con il temporale?!" la sua mano sfiorò la mia, facendo quasi uscire i miei occhi dalle orbite.

"Che c'è?! Harry mi aveva detto che era bello e ho voluto provare! Poi davvero pensi che ti stalkeri?!" gesticolai nervosamente con le mani.

"Già, Harry e le sue teorie.." sorrise, socchiudendo gli occhi.

Lo guardai mentre mi seguiva; camminava facendo dondolare il braccio, con il solito atteggiamento da "Spacco Botilia Amazo Familia".

"Mi sembri tanto un "London Bad Boi" sai?" ridacchiai volgendo gli occhi al pavimento.

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