COSA DOVREI FARE?

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Io ed Haku atterrano poco dopo all'altezza di un piccolo fiume costeggiato lungo la riva da piccoli riverberi di sabbia, non avevo mai visto quel posto, anche se passavo spesso da quelle parti.
Non mi ero mai soffermata a guardarmi intorno, il panorama era bellissimo e il letto del fiume era limpido e pulito.
Osservai alcune carpe immettersi nella corrente da chissà quale affluente e mi persi a rimirare i loro sgargianti colori.
Quante volte avevo desiderato essere come loro.
Le carpe sono esseri venerati, le quali vivono in simbiosi e in pace con i loro simili.
In quel momento desiderai ardentemente essere una carpa.
-Chihiro?-
Sentii una leggera pressione sulla spalla, avevo dimenticato letteralmente Kohaku.
-Cosa vuoi?!- mi voltai di scatto urlando contro di lui - Cosa vuoi! Perché non mi hai detto subito la verità? Perché non mi hai detto che venivi dalla città incantata? Perché hai preferito mentirmi Haku!- lo guardai con profondo odio e rammarico - Perché non mi hai detto chi sei, perché non mi hai detto che sei tu il mio dragone- ora si spiegava tutto.
Potevo spiegare cosa provavo realmente per Kohaku... amore.
-Quella volta quando mi hai detto di non voltarmi, e mi hai lasciato la mano, mi sono sentita vuota... io volevo liberarti dalla tua prigione, bramavo con tutta me stessa di rivederti, ma tu hai preferito che dimenticassi- dissi con le lacrime agli occhi.
Odiavo piangere davanti ad altre persone, ma di fronte ad Haku il mio cuore si scioglieva come un panetto di burro lasciato al sole, e di conseguenza pure le mie difese si abbassavano.
-Chihiro, io non volevo che tu ti dimenticassi di me, non lo volevo affatto credimi ma, ho avuto delle complicanze con il modo degli spiriti, ho dovuto scontare alcune pene per aver rubato delle cose preziose per la strega Yubaba. -
Vidi Haku avvicinarsi un poco - Mi devi credere, non volevo lasciarti da sola, avrei voluto seguirti e starti vicino ma non potevo... Quando ho sentito dire che avevi infranto il patto sono corso subito da te per proteggerti... io tengo molto a te Chihiro- La voce di Haku era bassa e sincera, e io gli volevo credere.
-Allora portami indietro- dissi seria puntando i miei occhi nocciola nei suoi.
-Se tieni a me portami indietro - vidi la faccia di Kohaku contorcersi in una smorfia di dissenso.
-Chihiro io non voglio riportarti da lei, quello non è il tuo posto, qui è dove sei nata e cresciuta, il tuo corpo appartiene a questa terra-
Lo fissai per un tempo che parve interminabile poi parlai -Cosa ne sai tu? Io non appartengo né a questa terra né alla città incantata, io appartengo a me stessa, quindi io ho deciso di fare ritorno là con o senza di te, voglio liberarti da quella prigione Kohaku perché dal primo instante che ti ho visto il destino ci ha legati -
Il vento forte faceva ondeggiare i mei capelli lunghi intrappolati nella coda che mi ero fatta.
Haku prese le mie mani e mi tirò a sé abbracciandomi stretta -voglio salvarti, permettimi di farlo- bofonchiai sulla sua spalla.
Sentii la stretta di Haku farsi ancora più salda -Non permetterò che ti facciano del male Chihiro-
Sentii dal basso del suo petto elevarsi un ruggito protettivo.
-Allora che devo fare Haku? Come posso salvarti da quella strega, come posso renderti uno spirito libero?- fissai i suoi occhi facendomi spazio nel suo abbraccio.
-Chihiro il fiume dove abitavo è stato prosciugato, non ho più una sorgente da proteggere, non sono che un'inutile spiritello ormai - Haku sorrise amaro.
-Se io ti trovassi una sorgente e riuscissi a slegarti dalle manette della strega me lo lasceresti fare? Mi permetteresti di aiutarti?- lo guardai serio
Haku scosse la testa e si allontanò voltandosi di spalle.
-Andiamo nella città incantata, sentiamo quali sono i patti della strega, se vuole te in cambio, questo accordo salta perché ti rispedisco qui a costo di morire dentro quella dimensione- si voltò di scatto.
Ecco perché fin dal primo momento mi era sembrato di conoscerlo e di amarlo da tempo.
Conoscevo bene Haku, mi aveva salvata da piccola e mi stava salvando tutt'ora.
- Ti prometto che non mi succederà nulla di grave, te lo posso assicurare Haku, l'ho già ingannata una volta... posso sempre rifarlo - sorrisi, e per una volta nella vita fui orgogliosa di me.
Haku si rassegnò e mi prese per mano, e insieme varcammo la porta che da lì a poco ci avrebbe portato alla città incantata.
Tutto era come lo ricordavo: il grande tunnel, il rosone colorato alla fine di esso, la ferrovia nell'acqua, leghe e leghe di prato, poi la città costeggiata da una lunga via serpentata da ciottoli di terracotta con ai lati piccoli chioschi di ogni tipo.
Riconobbi subito quello in cui i miei genitori vennero trasformati in maiali.
Poi arrivò la cosa che più amavo di quel posto, il ponte che faceva da tramite con il porto per far scendere i passeggeri e le terme della Strega.
Quel ponte per me era importante perché  fu lì dove conobbi per la prima volta Kohaku.
Tutto era rimasto immutato dal tempo .
Io e Haku attraversammo il ponte e trattenni il respiro, sapevo che gli spiriti potevano fiutare il mio odore e questa volta partivo preparata.
Arrivammo dall'altro lato del ponte e svelti, sgattaiolammo dietro una vecchia porticina.
- Tu va da kamaji, io mi occupo di Yubaba, sta attenta- disse con fare preoccupato
- non ti preoccupare conosco la strada - sorrisi e nel momento stesso in cui mi mossi Haku mi strinse la mano attirandomi a lui: il tocco delle sue labbra sulle mie mi fece prendere fuoco, bruciavano come carboni ardenti, mi ritrovai a baciare Haku  mentre tutto in torno a me perdeva consistenza e colore, in quel piccolo giardino esistevamo solo noi due.
Quando Haku si staccò sentii di nuovo il tuo freddo della sera pungermi sulla pelle, rabbrividii.
-Ci vediamo dentro- Disse lui sparendo nel nulla.
Frastornata scesi le scale che mi avrebbero condotta alla caldaia di Kamaji e intanto il mio cervello vagava senza sosta in cerca di una spiegazione.
Quella sera non sarei riuscita a prendere sonno, ne ero consapevole.
Dovevo sbrigarmi avevo bisogno di parlare con Rin.
Scesi fino alla caldaia e aprii piano la porta mentre i pensieri vorticavano nella testa come un uragano impazzito, quello che provavo per Haku era amore, ma lui cosa provava realmente? Lo avrei scoperto ad ogni costo.

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(Piccolo spazio autrice)
Ciao lettrici♥️, se siete arrivate fino qui vi ringrazio di cuore, se la storia vi piace e volete il continuo fatemelo sapere, un super abbraccio.

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