3: Preparativi

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Arriviamo all'ospedale con una fretta del diavolo. Ci introduciamo nell'autorimessa delle ambulanze e parcheggiamo la macchina in un posto libero, come ordinato a Zeb. Scendiamo e si avvicina un inserviente per chiedere spiegazioni. Prima che possa aprire bocca, Enrico tira dalla tasca la sua pistola-taser e gli spara. In pochi secondi l'inserviente cade a terra stecchito. Lo rinchiudiamo in uno sgabuzzino dopo avergli rubato il tesserino di riconoscimento.

"Che dobbiamo fare?" Mi chiede Zeb deciso.
"Ruberemo un'ambulanza e ci spacceremo per degli impiegati dell'ospedale. Ritorneremo alla scuola e faremo in modo che la nostra vittima abbia un malore, così avremo una scusa per portarcela con noi e poterla rapire"
"E come spieghiamo la presenza di due medici in una scuola?"
"Tranquillo. Ho pensato anche a questo. Diremo che siamo venuti per un'ispezione sanitaria a sorpresa. Ci dovranno far entrare per forza e inoltre nessuno sospetterà di nulla"
"Sicuro che funzionerà?" chiede perplesso.
"Nella maggior parte dei casi funzionerà. Ma al momento non ho idee migliori quindi...."

Non c'è bisogno di dire altro. Apro il bagagliaio della macchina e tiro fuori la valigia con il set da travestimento. Mi chiudo nell'auto e mi cambio mettendomi un pullover grigio con sopra la mia giacca nera. Mi metto sulla faccia la base della maschera che mi rende più paffuto. Mi attacco sotto il naso dei baffi neri ad archetto e mi metto un parrucchino grigio nero sulla testa. Indosso degli occhiali rotondi per completare il tutto ed ecco qua il nostro medico. Mi guardo allo specchietto retrovisore e sembro un Harry Potter dopo aver fatto una fusione con Ned Flanders, ma non importa, l'importante è che abbia un aspetto da dottore cinquantenne "so-tutto-io". Perbacco, mi sono camuffato davvero bene! Sfido mia madre a riconoscermi!

Esco dalla macchina e prendo dal bagagliaio una bottiglietta di narcotico e delle bustine che contengono una polvere di un potentissimo sonnifero. Dopo aver sigillato l'auto con la sicura, mi dirigo col mio compare verso un'ambulanza parcheggiata dalla quale si intravede dallo sportello aperto un infermiere alla guida. Zeb lo tocca col dito sulla spalla e questo fa per girarsi ma prima di capire cosa stesse succedendo viene fatto addormentare dal mio narcotico.
"Che succede Charley?" domanda una voce all'interno dell'ambulanza. Dannazione! A quanto pare l'infermiere non era solo!
Vedo aprire il portellone posteriore dell'ambulanza e spuntare fuori un giovane dottore con tanto di camice. Il medico nota il corpo dell'infermiere svenuto e sta per lanciare una bestemmia, quando Enrico lo tramortisce con il taser. Prendo dal medico tramortito il suo tesserino di riconoscimento e successivamente, aiutato da Zeb lo rinchiudo con l'infermiere nello stesso sgabuzzino dove abbiamo rinchiuso l'inserviente.
Il mio compare sale alla guida del mezzo 'confiscato' e mi riferisce: "Perfetto! Le chiavi sono già nel quadrante. Possiamo già partire."
Eccitato come non mai, mi affretto a salire sull'ambulanza dal portellone già aperto e dopo averlo richiuso mi sistemo di fianco a Zeb sul vano del co-pilota.

Dopo essere usciti dall'autorimessa lasciamo l'ospedale a tutta velocità e ci ridirigiamo verso la piccola città. Nel frattempo sistemo sui tesserini confiscati degli adesivi che ritraggono le nostre facce (compresa la mia da Harry Potter/Ned Flanders) per far si che le nostre coperture risultassero estremamente credibili.
Una volta entrati in città Zeb si dirige verso la scuola ma io lo fermo.
"Aspetta. Non possiamo subito andare alla scuola senza prima scegliere la vittima da rapire"
Zeb annuisce e parcheggia l'ambulanza in un vicolo poco distante dalla scuola. Qui scendiamo dal veicolo e saliamo sulla scala di servizio della costruzione di fianco a noi, portandoci al terrazzo. Qui tiro fuori il mio binocolo digitale e lo collego con un cavo al rilevatore di licantropi. Guardo la folla di ragazzi davanti alla scuola attraverso il binocolo e tutti i licantropi vengono segnalati con un rettangolo verde. Al momento non trovo la lupacchiotta adatta per il rapimento. Maledizione! Fra tutti questi baldi giovani, uno non può essere adatto ai miei scopi? Magari una coppia?
Due compagni inseparabili?
Due che magari hanno qualcosa urgente da fare?
Due che magari hanno un certo languorino allo stomaco?

Aspetta.... Aspetta... Ecco qualcosa di interessante! Vedo arrivare tre ragazze su delle moto (e perbacco, che moto!), tutte e tre vestite in modo alquanto accattivante e seducente. Sono anche loro delle licantrope, non hanno nessun ragazzo che le ronza attorno (quindi niente compagno nelle vicinanze), ma sembrano comunque migliori amiche e penso che difficilmente possano abbandonare una loro grande amica in difficoltà.
Inoltre a quanto pare sembrano andare di fretta.... Ah! Ci siamo! Si stanno dirigendo verso quello che dovrebbe essere il bar della scuola! Non speravo di meglio!

"Zeb, ho trovato chi dobbiamo prendere. Scendiamo!"
Scendiamo velocemente dal terrazzo e ritorniamo nell'ambulanza. Ripartiamo.
Stavolta ci fermiamo proprio davanti alla scuola.
"Zeb ricordati: tu sei l'infermiere ed io il dottore" gli dico dandogli il suo tesserino.
"Certamente" dice lanciandomi di rimando uno smagliante sorriso a trentadue denti.
Usciamo dal veicolo mentre attorno a noi comincia ad accumularsi un gruppetto di curiosi.
Camminiamo tra la folla sicuri di noi, Zeb mi segue mentre io entro nella scuola tentando di pedinare le tre ragazze. Poi, dopo aver attraversato un ampio cortile, entrano nel bar, si siedono ed ordinano dei frappè. Io allora entro nella parte e parlo in inglese con voce stridula al mio compagno:
"Signor Kenneth, che ne dice di prendere qualcosa prima di iniziare l'ispezione?"
Enrico capisce il gioco e mi asseconda: "Certamente Signor dottore. Ho proprio bisogno di mettere qualcosa sotto i denti!"
Allora scruto le ragazze e scelgo velocemente quella da prelevare: indossa dei jeans strappati ed una maglietta bianca, ha una borsetta nera appesa allo schienale della sedia, dei capelli sul castano ramato/dorato ondulati, un bel viso e delle curve moderate. Ha inoltre dei penetranti occhi azzurri su tonalità ghiaccio. Bisbiglio velocemente a Zeb:
"Vedi quella con i jeans strappati e gli occhi di ghiaccio? Valle addosso e falle cadere la borsetta simulando una distrazione. Cerca di attirare tutta l'attenzione su di te. Al resto penso io."

Enrico sorride alla medesima maniera di quando sorrideva nei suoi video, comincia a far uscire fuori la sua libera personalità prima nascosta da tutta quella serietà e va contro le tre ragazze che stanno per gustarsi i loro frappè. Fa finta di inciampare e facendo ciò fa cadere anche la borsa.
"Ma sta più attento!" dice la nostra vittima.
Zeb recita la sua parte dicendo alla maniera di uno scaltro gentleman e con un sorriso da far paura: "Vi prego di scusarmi signorine. Oggi ho proprio la testa fra le nuvole. Sarà forse lo stress lavorativo. Forse vi ho già visto da qualche parte?"
Perfetto, il mio compare ha innescato la miccia della conversazione ed io ne approfitto: mentre tutti sono girati a guardarlo io mi avvicino quatto quatto al loro tavolo e tiro fuori la bustina con la polverina. La apro e verso frettolosamente tutto il contenuto nel frappè della ragazza, ora davvero arrabbiata e disgustata alla vista di Enrico.
Mentre Zeb finisce di raccogliere nella borsa le cose rimaste a terra conclude: "È stato un piacere avervi incontrato, signorine!". Le 'signorine' nel frattempo lo guardano in malo modo ed a quanto pare con la voglia di picchiarlo e di dirgli un bel 'vaff-' (sembra che il mio compare si è messo proprio di impegno!) e mentre Zeb se ne va con sguardo maniaco, cominciano a discutere dell'accaduto. A quanto pare non sono ragazze da smancerie.

Anche io mi allontano leggermente per non insospettire nessuno. Ecco.. ha finito di parlare, sta bevendo tutto il frappè. Perfetto! Ha finito. Si alza in piedi confusa e barcollando dicendo qualcosa alle sue amiche che però non capisco e poi cade all'indietro fra le mie braccia come una pera cotta bella e addormentata. È fatta!

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