Chapter XX

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                                                            || 2 anni dopo ||

Passarono ormai due anni da quel brutto incidente. Due anni da quando Archie venne rinchiuso in un centro psichiatrico e stordito con dei calmanti ogni giorno. Avevo poche notizie di lui e poche ne volevo avere. La mia relazione con Mark andava a gonfie vele. Avevamo progettato il futuro, dei viaggi. Andammo insieme al concerto di Ed Sheeran come previsto, è stato magnifico. La relazione di Georgette continua e, udite udite, Jade si è fidanzata! Cazzo, non la vedevo insieme ad un ragazzo dall'asilo, eppure è riuscita a trovare la sua dolce metà. Mark continua ad essere dolce ed iperprotettivo con me. Ormai si può dire che viviamo insieme. Ci alterniamo, un po' a casa sua e un po' a casa mia. Le nostre madri sono diventate grandi amiche, escono assieme alla madre delle gemelle, Rhonda. Il mio lavoro da Queen Mary va alla grande e mi pagano 2900£ al mese, una fortuna! Anche Mark è riuscito ad ottenere un posto come cameriere lì. E' tutto così perfetto. 

Era il giorno del ringraziamento e io, la mia famiglia, la famiglia delle gemelle e la mamma di Mark stavamo festeggiando questo giorno speciale insieme, come si usa fare con chi si ha a cuore.

"Mamma, io e Clay stavamo pensando di andare a vivere insieme". - disse Mark dopo aver sorseggiato l'acqua.
"Si? Dove?" - disse Dora.
"Davvero? Sarebbe ora che ti sistemassi". - disse mia madre.
"Beh si, in realtà lo pensiamo da un po', ma adesso pensiamo di avere i risparmi necessari per poterlo fare. Insomma, siamo indipendenti da un po, oramai, giusto?" - dissi.
"Hai ragione tesoro". - disse mia madre.
"Dove avete intenzione di andare a vivere? Nei paraggi? In un altro quartiere? In un altra città? O addirittura Paese?" - disse Rhonda.
"Beh Rhonda, non lascerei mai tutto quello che ho qui, non so Clay". - disse guardandomi e tenendomi per mano.
"Nemmeno io, lo sai, Mark. All'inizio, avevamo optato per la casa degli Offman, quella alla fine della strada". - disse Clay.
"Sul serio? Ma è enorme, quando vi costerà?" - disse Jade.
"In realtà non molto. Facevo volontariato con i signori Offman, ho parlato al telefono con il figlio e si ricorda perfettamente di me. Ancora mi è grato per tutto ciò che ho fatto per i suoi genitori. Pertanto, ha deciso di farmi uno sconticino sull'affitto. Si aggira intorno agli 800£ e non è affatto tanto per una casa di quelle dimensioni". - dissi.
"E' perfetto, a dire il vero". - disse Mark.
"Sono d'accordo". - disse Dora. "Tu che ne pensi, Beth?" - aggiunse.
"Qualsiasi scelta loro prendano, io li appoggerò". - disse mia madre.
"E' bello sapere che ci appoggiate sempre". - disse Mark.

"Vado a prendere altro tacchino, Mark vieni con me?" - dissi.
"Arrivo subito". - disse Mark.

Arrivato in cucina, non vedevo l'ora di afferrarlo e baciarlo. Non mi sembrava il caso di farlo davanti a mio padre, anche se per lui non c'era nessun problema. 

"Non vedo l'ora di prendere quella casa. Voglio viverti al meglio". - disse Mark.
"Amore, arriverà presto il giorno in cui in casa saremo solo io e te, senza genitori o nonni. Avremo la macchina e potremo passare le domeniche a girare e a fare le cose più pazze. Potremo guardare tutte le sere la tv fino all'ora che vorremo, potremo fare bagni e docce insieme a qualunque ora del giorno, potremo cucinare le cose che più ci piacciono. Potremo dormire nello stesso letto sempre, senza divieti. Potremo decidere di andare in vacanza nei nostri posti preferiti. Potremo parlare fino a fare le ore piccole, potremo scherzare e rincorrerci per casa senza che nessuno ci dica di smettere, potremo dormire fino a tardi abbracciati. E ti prometto, amore mio, che arriverà il giorno in cui potremo amarci senza che nessuno si scandalizzi. E potremo scegliere la vita che vorremo, insieme". - dissi accogliendolo tra le mie braccia.
"Mi sento al sicuro in queste braccia, più di quanto tu pensi". - disse Mark.

"Oh mio dio! La smettete di essere così mielosi?" - disse Jade con uno sguardo triste.
"Che succede, Jade?" - dissi.
"C'è che la vita mi scorre accanto con una velocità tale da mettermi quasi paura. Mi giro un attimo e chi si sposa, chi va a convivere, chi mette al mondo bambini. Mi sembra di rimanere ferma, di non fare niente. Di non voler crescere. Ok, non voglio crescere. Penso sia una cosa più o meno comune a tutti questa. Voglio solo crescere con cervello. Con basi solide. Con certezze di non trovarmi nella merda e non sapere poi come uscirne. 'Se non ti butti non partirai mai' STICAZZI! In certe situazioni se mi butto senza paracadute mi sfracello! Davvero, io invidio chi riesce a buttarsi a briglia sciolta in tempi come questi! Sarà che sono troppo riflessiva a volte...ma, per dirne una, non potrei mai buttarmi nella convivenza senza la matematica certezza di riuscire ad arrivare a fine mese senza l'acqua alla gola! Impazzirei! Vivrei nell'ansia! E i figli! Oh, Dio! Sono circondata da gente che mi fa sentire vecchia! 'Che aspetti?', 'Dopo sei vecchia!', ma ci andate a fanculo!? Ho quasi 23 anni, non 400! E poi perché se voi sfornate bambini, devo farlo anche io? Certo, in futuro ne vorrò, ma non per il gusto di andar dietro a voi altri! Ho anche trovato un altro nome da aggiungere alla lista degli ipotetici nomi! Kamilah. Non è bellissimo?! E' che sotto certi aspetti sono ancora una bambina, me ne rendo conto. Sono quella che chiama sua madre a togliere l'insetto dal muro; quella con la mania per i cartoni animati; quella che 'mamma, mi fai due grattini?'; quella che semina pupazzi in giro per casa. Crescere mi fa davvero paura, ma è uno di quei passi che fai senza nemmeno accorgertene. Un giorno ti svegli e sei grande. Non sai nemmeno quando sia stato l'ultimo giorno in cui hai pensato 'cosa farò da grande' e l'esser grande sul serio. Ed è assurdo come sia volato il tempo. State insieme da due anni, ragazzi. Vi amate, e io amo il modo in cui vi guardate. Come la prima volta". - disse in lacrime.
"Jade...cos'è successo? Hai litigato con Everton?" - dissi.
"No..perchè questa domanda?" - chiese.
"In realtà non ti eri mai aperta così tanto con nessuno, nemmeno con me che ti conosco dall'asilo, quindi ho pensato fosse un momento di crisi, e invece..." - dissi.
"No, a dire il vero mi ha chiesto di fidanzarci ufficialmente, ma è ancora troppo presto penso.." - disse.
"Stai bene con lui?" - chiese Mark.
"Si, sto benissimo, ma.." - disse Jade.
"Ma niente, sei innamorata?" - chiese Mark.
"Si, lo sono". - disse.
"Allora buttati. Fai come ho fatto io. Lasciati andare, vivi la tua vita al meglio. Chiudi il tuo cuore e lascia che solo lui abbia la chiave per poter entrare". - disse Mark.

L'equilibrio sopra la folliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora