Eroe: Genji

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La vita nel clan e il rapporto con la famiglia:
Da sempre io e mio fratello Hanzo eravamo legati, ci allenavamo insieme e discutevamo sul da farsi del clan quando nostro padre era fuori cittá o in missione. Sapevamo sempre come gestire le situazioni, ma un giorno tutto cambiò: mio padre ci lasciò le redini del clan dividendolo fra noi due. A questo punto ci furono spaccature sia tra noi due che tra i membri del clan, io e mio fratello non riuscivamo a deciderci. Alla fine grazie ad Achille un vecchio monavo che conoscevamo, riusci a farci mettere d'accordo. Ma tutti questo duro ben poco perche mio fratello un giorno venne da me dicendomi che voleva darmi un importante incarico, ma questo a me non stette bene e iniziammo a litigare e come tutti sapete la lite degenera e si trasforma in lotta. Mio fratello caricato con rabbia e delusione ebbe la meglio e per pietà mi lascio in fin di vita, da quel momento persi conoscenza.

La guarigione e la nuova vita:
Mi risvegliai immerso in un liquido verde dentro una vasca di vetro in un locale che sembrava un infermeria, subito scorsi una sagoma che sembrava quella di una donna che mi disse "mi puoi sentire?", "se non riesci a parlare fammi un cenno", " si si ti sento"risposi, "dove mi trovo?", "che cosa è successo?",in quel momento di panico riuscivo a pensare a una cosa sola Hanzo fratello mio dove sei?.
Poi senza esitare la sagoma mi ripulì gli occhi e mi chiese se ci vedessi, io annuì dicendo che volevo sapere immediatamente dove mi trovassi.
Lei mi rispose con tono gentile "ti trovi nella mia infermeria sospeso tra la vita e la morte quindi ora riposa fino a domani". "Aspetti chi è lei"gli chiesi, "mi chiamo Angela Zigler e sono la dottoressa della forza speciale Overwach". A quel punto abbassai la schiena e mi si richiuse sopra il vetro.
Mi risvegliai il giorno dopo quando ci vedevi chiaro e limpido, la prima cosa che notai era il mio corpo: era molto lesionato da ferite molto grandi e mi mancavano parti di braccia e gambe.
Al di là della porta sentivo delle voci parlate di me. Qualche scondo dopo entrarono la dottoressa e un uomo che sebrava avere l'aria molto preoccupata.
A quel punto sentii una voce robotica che disse "inizio test di identità",e continuò dicendo "chi sei?" io risposi dicendo che mi chiamavo Genji Shimada ed ero un capostipite del clan Shimada, la voce continuo"cosa è la ultima cosa che ti ricordi?", gli risposi dicendo che io e mio fratello avevamo avuto una lite che mi aveva ridotto cosi". Ci fu un attimo di silenzio e la voce robot si spense, e in quel momento inizio a parlare l'uomo chiedendo alla dottoressa le mie condizioni lei rispose di cendo che erano gravi e che se per me andava bene avremmo fatto un operazione la stessa sera sostituendo le parti mancanti con innesti cybernetici.
Io risposi che doveva fare tutto il possibile per farmi ritornare a combattere, in cambio io mi sarei unito a questa task force chiamata Overwach. L'operazione ando bene mi dissero al terime e finalmente riuscii di nuovo a camminare. Notai subito che la mia velocità era aumentata, insomma sembrava avesse funzionato la cura.
La dottoressa disse che potevo iniziare a testare il mio nuovo corpo nel centro di addestramento e che da quel giorno mi potevo considerare un membro di Overwach a tutti gli effetti.

La rivincita e la nuova opportunità offerta a mio  fratello:
Finalmente dopo tanto tempo di esercizio e perfettamento delle mie abilità ero pronto per ri incontrare mio fratello.
Studiai per un mese i suoi movimenti e all fine scoprii che una volta all anno veniva a un mausoleo per venerarmi e lasciare indietro il suo rimpianto per avermi ucciso.
Era il miglio punto dove prenderlo senza l'intervento del clan. Un giorno lo aspettai nascosto lì e gli tesi un aguato, lo scontro fu intenso e alla fine arrivammo a combattere con i draghi e io questa volta ebbi la meglio. Mio fratello chiese chu fossi e io gli risposi"se vuoi puoi unirti a Overwatch con me fratello".
Lui non riusciva a crederci e iniziò a barcollare, in quel momento mi tolsi la maschera di metallo e lui mi riconobbe alzandosi e abbracciando
mi dicendo che prima doveva pensare a trovare un nuovo capo al clan e poi sarebbe venuto da me per unirsi.

Ditemi i vostri pareri e se volete che questa serie continui con altri capitoli su altri eroi, scrivetemi nei commenti di quale eroe volete che racconti la storia.

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