Meetings

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La sveglia suonò: le sette e trenta in punto.

Rose aprì con difficoltà le palpebre, che non volevano ancora staccarsi le une dalle altre. Spense la sveglia e si mise a sedere sul suo letto, sbadigliando un po’, ancora assonnata.

Diede un rapido sguardo alle sue compagne di stanza, ancora beate tra le braccia di Morfeo. Immaginò che sarebbero rimaste a dormire un po’ più del solito, essendo quello il loro primo giorno di libertà, dopo quasi quattro impegnativi mesi di scuola.

Le vacanze natalizie erano, infatti, appena iniziate e lei, a differenza delle sue amiche, sarebbe tornata a casa un po’ prima. Lily intendeva passare qualche giorno in più con Amelia - la sua migliore amica-, che non sarebbe tornata dai suoi per le feste, e Dominique le avrebbe fatto compagnia.

Suo fratello Hugo e i suoi cugini James, Louis e Fred sarebbero arrivati alla Tana insieme alle ragazze il giorno prima della vigilia di Natale.

Albus, invece, sarebbe partito con lei e Scorpius quel giorno stesso. Aveva preso questa decisione sostenendo che non avrebbe mai lasciato da solo il suo migliore amico in un’impresa talmente ardua.

In realtà sapevano tutti che non si sarebbe perso per niente al mondo la faccia che avrebbe fatto Scorpius una volta di fronte a zio Ron.

Ebbene sì, Scorpius Hyperion Malfoy stava per essere presentato ai genitori di Rose come suo fidanzato. I due stavano insieme dalla fine dell’estate ed entrambi non erano mai stati così felici. Forse, l’unico ad essere più felice di loro per quella relazione era Albus. Il “più grande shippatore di Scorose della storia”, come usava definirsi lui, aveva provato in tutti i modi, per più di un anno, a farli mettere insieme, e, alla fine, ci era riuscito.

Con in mente l’immagine di suo cugino con gli occhi a cuoricino mentre lei e Scorpius si scambiavano baci furtivi tra una lezione e l’altra, Rose sorrise. Scese dal letto e i suoi piedi, ancora caldi, vennero a contatto con il gelido marmo del pavimento. Raggiunse velocemente il bagno e vi si chiuse dentro, in modo da non disturbare le altre. Una volta di fronte allo specchio, alzò i capelli in una frettolosa coda alta e si infilò dentro la doccia.

Dopo quindici minuti, pronta di tutto punto, scese le scale del dormitorio femminile ed arrivò in Sala Comune, dove trovò Lily, appena sveglia, seduta su una poltrona davanti al camino acceso.

«’Giorno Lils» disse alla cugina, stampandole un bacio sulla guancia.

«Buongiorno Rosie» rispose la piccola Potter, con voce assonnata.

«Come mai già sveglia?» chiese poi Rose.

«Sentivo freddo in camera, così sono scesa a scaldarmi.» spiegò.

Rose annuì e, dopo aver salutato Lily ed aver attraversato il quadro della Signora Grassa, si avviò per andare a fare colazione nella Sala Grande.

Appena arrivata, notò che al tavolo dei Grifoni non c’era quasi nessuno, se non qualche primino. Non avrebbe fatto molta differenza, dato che le lezioni erano sospese e gli studenti non indossavano neppure le divise, così andò a sedersi al tavolo di Serpeverde dove la aspettavano suo cugino e Scorpius.

«Buongiorno, Serpi» salutò il suo ragazzo con un bacio a stampo e rivolse un sorriso radioso ad Albus, che ricambiò, quasi divertito.

«Allora, Malfoy, pronto per il “grande giorno”?» chiese, Rose, imitando Albus, che aveva preso l’abitudine di definire così quel venerdì -secondo lui speciale-, che non era poi tanto diverso da altri venerdì.

Per tutta risposta, Scorpius bofonchiò qualcosa di indefinito, con tono decisamente poco convinto.

Rose si voltò a quel suono, e guardò il ragazzo.

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