Eren's pov
Non sono riuscito a dormire. Ho continuato a pensare a Jean.
Oggi devo lavorare e ho paura sia per come si comporterà, sia per le conseguenze.
Mi alzo e mi preparo in fretta. Se riesco arrivo un po' in anticipo, non voglio aggravare la sua rabbia.Vado nel mio ufficio, metto un po in ordine le scartoffie e con molta agitazione vado nell'ufficio di Jean.
Oggi non avevo intenzione di andare da lui ma purtroppo non ho un compito da svolgere o da finire, quindi me ne devo far assegnare uno nuovo.
Busso. "Avanti".
"Padrone...-chiudo la porta-... h-ho finito tutto il lavoro. C'è altro c-che devo fare?" Mi guarda. Continua a fissarmi. Non so se con rabbia, disprezzo o altro. Sa confondere le emozioni. "Fai un'altro libro".
"Con che trama?" Chiedo spaesato.
"Cazzo Jeager questo è un edificio dove si fanno libri porno non favole per bambini! Ora sparisci dal mio ufficio che per un po non voglio più vedere la tua faccia! E spremi il tuo cervello una buona volta!". Disse urlandomi contro.
A queste parole iniziano a scendermi le lacrime dagli occhi.
Vado via e corro nel mio ufficio iniziando a piangere.
Sono uno stupido. Sono un bambino. Non so neanche decidere una questione da solo. Non so fare niente.
Come si fa a dire non lo so per una questione d'amore. O è si o è no!Dopo due ore di torture inflitte da solo, senza neanche iniziare il nuovo libro, decido di andare a prendere un caffè alle macchinette.
Alle macchinette sento Jean parlare con un'altra persona. O meglio un altro ragazzo. Sembra nuovo. Non l'ho mai visto!
Jean sembra sorridere insieme a lui e questo mi provoca una fitta al cuore.
Non sento niente, così decido di andare direttamente là.
Senza dire nulla vado a prendermi un espresso.
Non sembra che si sono accorti della mia presenza ma alle mie spalle, con la coda dell'occhio vedo Jean sorride e parlare di... di premiazione? Insomma lui è nuovo e già lo premia? Impossibile.
Finito il caffè mi riavvio nel mio ufficio, ma appena mi giro urlo di dolore. Jean era a pochi centimetri dalla mia faccia e mi aveva rovesciato il caffè bollente nella maglia.
Mi guarda malissimo dicemdomi un stai attento e poi se ne va senza nemmeno chiedermi scusa.
Mi siedo sul divanetto del mio ufficio disperato. No, oggi non voglio fare nulla.
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50 sfumature di JeanxEren
FanfictionJean è un uomo di 33 anni molto pervertito, direttore di una compagnia che scrive libri porno. Eren è un ragazzo che vuole trovare un lavoro, quindi va a lavorare per questa casa editrice. Da qui la sua vita cambierà.