~3~

830 51 12
                                    

Non appena le due ore finirono, Zayn corse a casa per poter leggere quel quadernino e scoprire cosa fosse.

Una volta arrivato a casa, salutò velocemente sua mamma e le sue sorelle chiudendosi poi in camera per poter stare tranquillo. Si sdraiò sul letto togliendo le scarpe e aprì il quaderno.
Subito notò che era un diario, come aveva inizialmente pensato, e che era anche un po' rovinato.

<Caro Diario,
Non penso che mi presenterò mai, in quanto sarebbe stupido visto che sei solo un oggetto. Penso sia già stupido così, spiegandoti le cose o semplicemente scrivendoti. Ma ne ho bisogno. Io non ho nessuno e ho bisogno di tirare fuori tutto quello che ho dentro. Sai è strano. Le persone che non mi conoscono direbbero che sono felice e vivo una vita spensierata ma non è così. Io ci provo, ci provo a non dar peso alle cose, ci provo a non star male, a non far trasparire il mio dolore ma poi tutto esce nel cuore della notte, quando sono da solo e non devo fingere.
Non è giusto sai?! Non è giusto che mi devo nascondere nei miei momenti di fragilità. È vero, non è bello crollare davanti agli altri, ma almeno così ricevi un abbraccio, io invece niente, nemmeno un saluto, una parola. Solo odio.
Perché gli altri mi odiano?
Io non ho mai fatto niente di male.
Non ho insultato o infastidito nessuno.
Non ho mai cercato guai.
E allora perché le persone mi odiano?
Vorrei che le cose fossero almeno un po' più semplici, almeno un pochino.
Non dico che deve andare tutto rose e fiori ma almeno una cosa potrebbe andare bene, no?>

Zayn chiuse per un secondo il diario e rimase a riflettere su quelle parole.
Cosa stava passando quel ragazzo per stare così male?
Aveva paura di continuare a leggere e non lo trovava nemmeno giusto nei confronti del ragazzo, ma era troppo curioso e voleva sapere fino a che punto l'umanità faceva schifo.
In realtà, lui, l'odio lo aveva provato sulla sua pelle.
Non era sempre stato il ragazzo temuto che gli altri avevano paura anche a guardare.
Alle medie le cose erano ben diverse. Lui amava i fumetti e i cartoni giapponesi. Ne andava matto. Portava a scuola i fumetti per leggerli all'intervallo e così i suoi compagni avevano iniziato ad allontanarsi e pian piano a scoprire il bullismo.
Lo deridevano, lo spingevano contro gli armadietti facendogli male, gli strappavano i giornalini e gli lanciavano via gli occhiali per renderlo più vulnerabile.
Zayn ci era stato così male in quei 3 anni, aveva sofferto molto e aveva iniziato a scoprire l'odio,perché si, aveva iniziato a odiare i suoi compagni, poi le persone in generale e infine, sè stesso.
Ma poi era arrivata l'ora di crescere e andare alle superiori e lui era maturato. C'era voluta tutta l'estate e tutto il primo anno per cambiare.
Era entrato in quella scuola con un aria di mistero, aveva cercato di non farsi conoscere da nessuno per rimanere illeso.
Tutti inizialmente lo ritenevano strano, anche se le ragazze erano attratte dal suo essere così misterioso,ma poi, dopo essere stato provocato, aveva iniziato a prendere a pugni un ragazzo di qualche anno più grande e la notizia era velocemente viaggiata, creando una nuova identità al moro.
Lui non ne andava fiero. Sapeva cosa voleva dire essere picchiato o sentirsi inferiore e non era quello che voleva far provare agli altri, ma allo stesso tempo sapeva che o schiacciava o veniva schiacciato e lui si era ormai fatto una promessa che non poteva infrangere.


MI SCUSO PER L'ASSENZA MA HO AVUTO LO STAGE E SONO ANCHE STATA MOLTO MALE.
SPERO CHE MI PERDONERETE.
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE DI QUESTO CAPITOLO.
(SCUSATE ANCHE GLI ERRORI MA NON L"HO RILETTO, PRESTO LO CORREGGERÒ)
BUONA SERATA😘

Dear Diary -ZiallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora