Capitolo 5 - Drunk

81 16 14
                                    

Una volta al riparo dalla folla scendemmo dal carro aspettando l'arrivo di Chelsea.

Mi soffermai sugli altri tributi: davanti a noi i ragazzi del distretto 6 erano appena smontati dalla struttura ed indossavano tuniche grigie decorate da strisce bianche che dovevano ricordare l'asfalto di una strada. Il loro distretto si occupava del trasporto in tutta Panem, e il loro stilista gli aveva fornito dei copricapi muniti di grosse luci abbaglianti come quelle dei veicoli. La ragazza doveva avere circa 13 anni e stava accarezzando uno dei quattro cavalli grigi che trainavano il suo carro. Molto probabilmente sarebbe morta nel bagno di sangue iniziale.

Il ragazzo invece era appoggiato al carro, era biondo e alto e dimostrava circa 18 anni. Era concentrato sui tributi dell'uno, i suoi occhi percorrevano tutto intorno squandrando gli avversari. Quando incrociò il mio sguardo mi fece l'occhiolino.

Mi girai velocemente, passando ai tributi sui carri dietro al nostro.

Distretto 9, coltivazione di grano: i tributi indossavano lunghi vestiti gialli e portavano sulla testa tiare di spighe.

I tributi del 12 in fondo alla fila, che molto spesso vestivano da minatori di carbone, quest'anno indossavano delle lucide tute nere aderenti.

Spostando lo sguardo un po' più avanti fui incuriosita dalla ragazza del 10: indossava degli stivali marroni stringati in camoscio che le arrivavano al ginocchio e un body aderente con una fantasia che ricordava il manto di una mucca. Il suo distretto si occupava di allevamento, e molto spesso gli stilisti ripiegavano sul manto degli animali per progettare i costumi della cerimonia di apertura. Il tutto era poi ultimato da una spessa cintura in cuoio in vita e dal tocco chic di un cerchietto con grosse corna in testa.

Ciò che mi stupiva di più è che una cosa così ridicola su quella ragazza mora stesse davvero bene, dandole un'aria accattivante e quasi sexy.

Mi girai per indicarla a Timber, quando notai affianco a lui il tributo del distretto 5. Spostai lo sguardo in direzione del suo carro: la sua compagna, la ragazza dai boccoli biondi, era di schiena e se ne stava andando dirigendosi verso l'ascensore del Centro di Addestramento che portava ai nostri loft.

Il ragazzo che stava parlando con Timber era alto e biondo come la sua compagna e notai subito i suoi occhi, di un azzurro intenso. Si stava congratulando con il mio compagno per l'entrata trionfale e per i nostri costumi.

Si vedeva subito che il suo stilista non si era impegnato granchè: indossava una giacca blu che riprendeva la trama dei pannelli solari e quelli che sembravano pantaloni della tuta grigi con dei fulmini blu disegnati sul lato della gamba.

Il ragazzo mi notò solo quando raggiunsi Timber, rivolgendomi lo sguardo. Mi squadrò per un po' prima di presentarsi: -Ciao, sono Shax, distretto 5.

Mi strinse la mano sorridendomi. C'era un qualcosa di sinistro in quel sorriso, in come il suo sguardo aveva indugiato su di me prima di presentarsi e nella durata di quella stretta di mano.

Davvero, non me la lasciava più.

Prima che potessi ribattere, aggiunse: -E tu devi essere Aprilia.

Oh bene, sa anche il mio nome

No, quel ragazzo non mi piaceva.

-Preferisco essere chiamata April- lo corressi, un po' sulla difensiva. -Vedo che ti sei già informato sui tuoi avversari.

-No beh, in realtà mi sono girato durante la sfilata e ho visto un capitolino gridare il tuo nome e lanciarti un fiore.

Tesoro, ti aspetti che me la beva.

The 51st Hunger GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora