Capitolo 6 - District 5

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Ci misi un po' a scegliere il piano giusto, ma dopo aver fatto un bel viaggetto comprendente i piani 3 e 11, ricordai che Shaggy era del distretto 5. Il pavimento dell'ascensore era freddo sotto i miei piedi nudi, e solo allora mi resi conto che il mio staff mi aveva colorato le unghie di un bel verde scuro. Carino.

Mentre al nostro piano l'ascensore dava su un grande salone, qui le porte si aprirono su un lungo corridoio buio. Uscii dalla cabina tastando il muro con le mani alla ricerca di un interruttore. Mi girava la testa e quasi mi pentivo di non aver voluto affrontare il tributo il giorno dopo. Finalmente dopo aver tirato manate a destra e manca una luce calda si accese diffondendosi per tutta la stanza, rivelando un viso pallido a qualche spanna dal mio naso.

Una ragazza bionda sui 15-16 anni mi stava guardando, gli occhi castani scuri fissi sui miei.

-Sei dello staff di Capitol?- disse.

Il panico mi assalì e rimasi in silenzio.
Doveva essere la compagna di Shaggy. Com'è che si chiamava?

-Capisco, sei una senza-voce. Beh, ho già parlato con il mio mentore ed è d'accordo sul cambio della camera.

Cominciava con la E, ne ero sicura.
Ernestine? No, quella era la stilista di Timber.
Helen?

-Quindi me la potresti preparare? È quella infondo sulla destra.

Emily?
Ebony?
E... Non c'erano altri nomi con la E ora che ci pensavo.

-Il più lontano possibile dal mio compagno. Oh un'altra cosa, sarebbe possibile, diciamo, cambiare la serratura?

-ELECTRA! Ecco, c'era un altro nome con la E!- la interruppi io.

La ragazza indietreggiò, doveva essersi spaventata sentendomi parlare.

-Non sei dello staff di Capitol!

-Cosa? No, sono un tributo.- Le presi la mano scuotendola. -Aprilia, distretto 7.

Lei mi guardò piuttosto stranita, notai una punta di disgusto nel suo sguardo.

-Sei quella vestita da pianta.

Anuii.

-Ti ho vista parlare con Shax dopo la cerimonia di apertura. Sei venuta per lui?

-Si chiama Shaggy. E comunque mi ha rubato l'anello.

-Shaggy? No lui... hai detto che ti ha rubato un anello?

Annuii ancora.

-Come era fatto?

-Alto più o meno così.- alzai un braccio sopra la testa. -E biondo come te. E con la faccia da psicopatico.

-No non lui... l'anello. Come è fatto il tuo anello?

-Oooh. È uno smeraldo.

La ragazza fece un sorrisetto.

-Hai esagerato un po' con quello champagne, vero?

-Io... era molto buono. Ma sto bene eh. Ti dico l'alfabeto al contrario?

-No, no grazie. Ma sarai felice di sapere che posso recuperare il tuo anello.

-Davvero? Quindi pensi tu a Shaggy?

-Shax. E si penso io a lui.- mi condusse verso l'ascensore.

-Vieni sul tetto a mezzanotte. E prima di allora vedi di farti scendere questa specie di sbronza, okay?- disse spingendomi dentro la cabina e premendo il tasto 7.

-Oh, okay. Che cos'è una senza-voce?- le porte iniziarono a chiudersi. Electra ignorò la mia domanda e io la salutai con la mano.

Cosa che ovviamente non fece anche lei.

The 51st Hunger GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora