27💞 "Cameron, non puoi conportarti in questo modo"

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"Cam, se non apri questa dannata porta, giuro che la butto giù!" è la prima cosa che mi viene in mente. Nessuna reazione da parte sua, esattamente come nei giorni precedenti.
"Cameron, non puoi comportarti in questo modo. Sono negli ultimi momenti che ci restano" grido attraverso la porta continuando a bussare. Mi fermo per qualche secondo, il braccio e la mano cominciano a farmi male, provo a calmarmi prendendo un respiro profondo. So bene che con lui le maniere forti non funzionano, perciò mi appoggio alla porta e scelgo le parole da dire.
"Cameron non puoi farmi questo. So che non vuoi soffrire. Hai perso Carl, e ora hai paura di perdere me. Ma devi metterti in testa che non mi stai perdendo. Io sono ancora qui, con te, e ci sarò per sempre, nonostante i chilometri che ci divideranno. Io ti amo e non permetterò che la nostra storia si chiuda qui."
Appoggio l'orecchio alla superficie fredda della porta, ma non sento niente. Nessuno spostamento, nulla.
"Cameron, ascoltami. Non puoi pensare di risolvere la situazione in questo modo, fingendo che io non mai esistita. Io sono qui, e ti chiedo di aprire la porta per salutarmi come si deve, perché sei l'unica persona di cui ho bisogno in questo momento..." cerco di trattenere le lacrime. "Ti prego, ti amo, e ho bisogno di te."
Non doveva finire così, ero sicura che sarebbe andata diversamente. MI aveva promesso che saremmo stati più forti di tutto. Tiro un ultimo pugno alla porta. "Sei uno stronzo."
Dopo queste parole sento dei passi nella sua stanza. Il mio cuore batte forte finché la porta si apre e sulla soglia appare Cam. Il suo volto è bagnato di lacrime, esattamente come il mio. Si avvicina e fa incontrare le nostre labbra. Indietreggio finché la mia schiena non è appoggiata al muro, mentre Cameron insiste con il suo bacio torturandomi dolcemente le labbra. alzo le braccia per appoggiarle sulle sue spalle, ma lui si ferma e posa la forte contro la mia.  Una lacrima gli riga il volto, lo accarezzo per mandarlo via.
"Non ce la faccio, Cris. In questi giorni ho provato a immaginare come avrebbe stato vivere lontano da te, e so che non funzionerebbe" sussurra.
Afferro delicatamente il suo volto. "Cameron, no. Noi faremo in modo che funzioni. Faremo in modo di vederci almeno una volta la mese, anche se a dividerci ci saranno migliaia di chilometri."
"Una volta la mese, e poi? Torneremo alla vita di tutti i giorni. Tu incontrerai persone nuove. LO stesso vale per me. Le nostre vite andranno avanti e ci dimenticheremo di noi, di tuto quello che c'è stato. Non sono pronto a questo."
"io... non ci credo" balbetto sentendo le gambe e le mani tremare "dimmi che stai scherzando, che questo è solo uno dei tuoi stupidi scherzi."
"No. Non lo è" sussurra senza neanche guardarmi negli occhi. apro la bocca per dire qualcosa, ma sono senza parole. Non so cosa dire.
L'unica cosa che sento di dover fare è andare via da questa casa e da lui. Ed è questo che faccio con il cuore che va a mille e le lacrime che non smettono di scendere, come sempre, per colpa di Cameron e delle sue scelte.
Pagine 289, 290 e 291 di My dilemma is you 3

Alessia 🌌

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