Scritto sotto la visuale di Dègel
Aprii gli occhi con un'enorme fatica... non riuscii a sentire più niente... poi ricordai cosa fosse successo qualche attimo... o qualche ora... insomma prima... sentivo qualcosa che mi schiacciava e dopo sentii chiamare il mio nome... la voce la riconoscevo... era familiare. Certo, non poteva che essere Kardia!
"Ti prego, ti supplico Dègel! Io ti sto cercando, però mi devi aiutare anche tu: prova a... a.. a ghiacciare qualcosa di vicino a te!"
Probabilmente avevo qualche osso fratturato... volevo tanto fare quanto detto da Kardia, ma non riuscivo a muovermi.
Avevo dolori dappertutto e quasi non respiravo più. Ad un certo punto riuscii quasi di nuovo a respirare naturalmente. Aggiungendo qualche lacrima a un sorriso disperato, Kardia disse che il legame che ci univa, probabilmente, era molto più forte di quanto pensasse. Mi guardai in torno... e ciò che vidi fu solo polvere e macerie."Pochi sono sopravvissuti, stiamo ancora scavando in una speranza per trovare altre persone che respirino, ma ancora niente."
Si mise in ginocchio e mi appoggiò sopra le sue coscie, per un attimo sentii il battito del suo cuore e c'era qualcosa che non andava nel suo "normale" battito.
"S-stai bene, Kardia?"
"Anche in questo stato riesci a preoccuparti degli altri, eh? Tipico tuo, dopotutto."
Mi rispose subito. Noi siamo sempre stati insieme, esattamente per 17 anni e lui, malgrado le sue difficoltà, sorrideva sempre... non smetteva mai. Lo conoscevo troppo bene e sapevo che qualcosa non andava!
"Bambini?"
Rimase un po stordito con quella parola.. allora specificai:
"Dai bambini... avete trovato dei bambini?!"
Lui chiuse gli occhi e chinò la testa verso destra... strinsi i denti per non far cadere alcuna lacrima... poi sentimmo una voce urlare di un uomo piuttosto anziano di aver trovato qualcuno.
"Vado ad aiutarlo, aspetta qui"
"Dove vuoi che vada..?"
Scritto sotto la visuale di Kardia
Vidi un ragazzo che ricordo di aver visto insieme al biondino con me...
"Stai bene?"
Non riuscì a rispondermi, probabilmente era troppo affaticato... sentii toccarmi la spalla... era una mano gelata e mi girai d'impulso...
"Sei serio?! Avevi detto che non ti riuscivi a muovere!"
"Puoi scordertelo che rimanga là a non fare niente quando tutto questo è successo per colpa mia!"
Si rimproverava così, ma alla fine non pensai nemmeno per un attimo che potesse avere qualche colpa dell'accaduto... disse che avrebbe portato il ragazzo nella sua casa... quì, sicuramente non era un posto adatto. Mi ricordai di Alex che avevo lasciato nella mia casa...
"Potete farcela qui.. senza di me? Ho lasciato un-.."
La poca gente del villaggio mi sorrise e andai correndo da lui... quanto è stata forte questa gente nessuno lo capirà mai. Probabilmente anche più forti di noi... hanno vissuto per millenni tra guerre e disperazione... ma si ricreò sempre, a domare ogni scalfitura.
Scritto sotto la visuale di Alex
Sentii qualcuno entrare di scatto e mi svegliai immediatamente. Era Kardia e, nemmeno il tempo di rivolgergli la parola che me lo trovo ad abbracciarmi...
"Cosa succede? "
Gli chiesi un po insicuro...
"Mi dispiace... resterai qui ancora un po..."
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Io, Te, Una Promessa E Il Destino
FantasiUn ragazzo, di nome Alex, fu lasciato in un orfanotrofio con una promessa: il padre sarebbe venuto a riprenderlo non appena si fosse conclusa la Guerra Santa. Egli, però, non arrivò mai perché il ricordo del piccolo fu cancellato dalla sua mente e s...