Sospetti

75 12 1
                                    

Il grande giorno era arrivato. Mi alzai presto... verso le 05:00 del mattino. Uscii per allenarmi e andai al campo d'allenamento. Non c'era nessuno solo un ragazzo... il suo cosmo era molto potente. Scesi giù per riscaldarmi e mi vide.

"Quindi sei tu Alex?"

Mi disse con tono prepotente. Odio quando mi parlano con tale tono, quindi, ovviamente, controbbatei dicendo che è maleducazione non presentarsi prima di aprire bocca. Lo dissi come se volessi provocarlo e aggiunsi un sorrisino per dare l'ultimo ritocco al dipinto. Mi guardò e incurvò subito le sopracciglia.

"Le buone maniere, eh? Ma fammi il piacere!"

Mi tirò un pugno con tutte le sue forze a quanto vedo. Feci appena in tempo a pararlo. Il suo cosmo fuoriuscì con una brutalità immensa... da quell'azione capii che era un ragazzo di cui mi parlò Kardia... se ricordo bene...

"Capisco. Allora tu sei Ascanio, il brutalissimo combattente argentato, vero?"

Accennò un sorriso per confermare.
Gli chiesi se si volesse battere e accettò. Si allontanò da me e poi ci riavvicinammo per scontrarci. Ci ritrovammo, dopo solo qualche minuto, con ferite sanguinanti. Mi ricordai di una cosa sul suo conto. Non riusciva ancora ad usare lo Scarlet Needel per il mal funzionamento del pungiglione che, raramente, fuoriesce dal suo dito. Io, avendo un cavaliere d'oro come maestro, imparai con facilità ad usarlo.
Qualcosa prese completamente possesso del mio corpo. Non è la prima volta che succede. Ogni volta questa "cosa" mi spinge a svolgere delle azioni contro la mia volontà e spesso queste azioni non risultano essere buone. Vidi, nel suo volto, qualcosa che lo preoccupava.

"C-come....come riesci ad aumentare così il tuo cosmo..!"

Non gli riuscii a rispondere, mi lanciai ad una velocità paragonabile quasi alla luce e arrivai subito davanti a lui. Era talmente pietrificato che non ebbe il tempo di capire cosa stesse succedendo. Tirai fuori il pungiglione per poi scagliare l'attacco finale. Così... però... l'avrei ucciso! Non riuscivo ad opporrermi e ogni volta che ci provavo mi facevo del male da solo.

"Scarlet Needel Katakaio Antares!"

Prima che potessi finire mi sentii prendermi il braccio con cui stavo per scagliare lo Scarlet Needel e subito dopo mi ritrovai a terra. Chiunque mi avesse fermato stava usando molta forza nel tenermi bloccato a terra che si spaccò persino il terreno. Ritornai finalmente in me e quando girai la testa, per vedere chi mi stesse schiacciando letteralmente a terra, vidi Nathan... era arrabbiato...

"Sei impazzito? Sai cosa stavi per fare?! Kardia non ti ha insegnato ad usarlo contro altri cavalieri del Grande Tempio!"

Rigirai la testa perché non avrebbe mai creduto che ci fosse un'altra "cosa" che mi controllava.

"Non vi sarebbe bastato combattere al Torneo!?"

Ascanio sbuffò e se ne andò via con le mani in tasca.
Mi lasciò e, all'improvviso, sentimmo una voce femminile che ci salutò. Ci girammo a destra e a sinistra per vedere dove fosse. Ci guardammo per un secondo e poi guardammo alle nostre spalle (in alto). Era un ragazza con un vestito abbastanza lungo... assomigliava tanto alle vesti degli dei. Aveva i capelli lunghi biondi e un occhio color smeraldo e un altro marrone. Era a piedi scalzi e a un certo punto si lanciò da una colonna alta. Io mi spaventai e la presi al volo.

"Hey! Ti potevi fare davvero male, lo sai?"

Gli dissi preoccupato.

"Wow, è stato fortissimo! Però non c'era il bisogno che tu mi prendessi perché sarei caduta in piedi."

Io non sapevo davvero cosa dire... mi mise una mano guancia e poi mi diede un bacio su di essa. Rimasi completamente rosso a tale gesto!

"Questo è per ringraziarti."

Io, Te, Una Promessa E Il Destino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora