Addio...?

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"Tutte le notti, prima di andare a dormire, ripenso all'ultima volta che l'ho visto. Atterrò di spalle, dolcemente. Quando si girò, nei suoi occhi non si leggeva altro che tristezza e rimorso. Avanzava con passi lenti e incerti verso di noi, forse temendo di farci paura. Fu allora che Juliette gli corse incontro, gettandogli le braccia al collo piangendo. Aveva letto cosa c'era nell'animo del suo migliore amico e avrebbe fatto qualsiasi cosa per sollevarlo dal suo dolore. Nello stesso momento tutti noi gli corremmo incontro, per confortarlo e sostenerlo. Ci guardò uno per uno, sorridendo mestamente.
<<Amici miei, ho qualcosa da dire a tutti voi>> esordì con queste parole. <<Juliette, sei la migliore amica che una persona potrebbe mai desiderare: forte, gentile, risoluta. Non scorderò mai tutte le avventure e i lunghi discorsi che abbiamo tenuto in tutti questi anni>> disse guardandola negli occhi, voltandosi poi verso Alexander <<Amico mio, so che non la deluderai mai e che la renderai felice come nessuno può fare. Non ti faccio nessuna raccomandazione perché so che non ne hai bisogno, ma ti auguro il meglio per tutto>>. Si girò poi verso l'altra coppia <<Stipitix... Ted... possa la passione che vi lega non estinguersi mai. La razionalità dell'uno sicuramente gioverà allo spirito libero dell'altra, e viceversa. Sono convinto che sarete in grado di essere più che felici insieme>>. Infine si rivolse a Stepheny, alzando lo sguardo per incontrare il suo viso <<Mia cara, sei cambiata tanto da quando ci incontrammo per la prima volta. Ora non sei più sola, e oltre i Thestral hai anche tutti loro. Non dimenticarlo mai, intesi?>> gli disse con voce tenera. Ella annui, ma non capiva. <<Perché ci stai dicendo tutte queste cose?>> gli chiese. Anche Ted era visibilmente curioso <<Già, dove vuoi andare a parare?>> domandò parlando per tutti. Dopo qualche secondo, Francis si mosse in maniera impercettibile, sfiorando le fronti di tutti, meno la mia. Caddero a terra uno per uno, accompagnati gentilmente dalle sue bende semoventi che lì circondarono e li poggiarono a terra, per poi lasciarli.
Ero completamente ammutolita, non sapevo cosa dire. Poi lui si pose davanti a me. Estrasse un piccolo quaderno in rilegatura nera, e una luce dorata che avvolgeva la sua mano destra lo circondo per poi farsi assorbire. <<Prima di venire qui ho preso questo quaderno dalla mia vecchia camera e l'ho riempito delle note che mi ero mentalmente registrato durante il mio esilio. Ora, tutti i loro ricordi che riguardano me, questa notte e la loro permanenza qui sono spariti dalle loro menti perché li ho presi e trasferiti qui dentro: quando leggeranno il suo contenuto si ricorderanno di me, ma fino ad allora sarà come se non fossi mai esistito. Lo nasconderò nell'incavo dell'albero dove cademmo quella notte. Questo è il primo compito che ti affido>>. Poi mi prese saldamente le spalle e mi fissò dritto negli occhi. Per quanto spaventosi mi sentii quasi persa: sembrava la cosa più bella che avessi mai visto, più rossi del sangue e più profondi dell'oceano . <<Questa notte sono morte trenta persone. Ora come ora io e te siamo gli unici a sapere chi erano e i loro intenti. Ma il mondo non deve assolutamente saperlo>>. Non mi capacitavo di quello che aveva appena detto <<Perché? Quando sapranno la verità non dovrai più scappare! Ci vorrà del tempo, ma tutto ritornerà come prima...>> <<No>> mi rispose secco lui << Se saprà che alcuni dei più alti Auror tramavano contro il mondo della Magia, la gente comincerà a perdere fiducia nel ministero. E tutti i piccoli gruppi dell'ordine dei NeoMaghi frammentati nel mondo fomenteranno la paura e l'odio fino a far scoppiare la rivolta, incitando alla violenza e al rovescio del governo.
Non perderanno la fiducia, o almeno non capiterà alla maggioranza del popolo, se a ucciderli è stata una creatura spietata e assetata di sangue>>.

Ancora una volta non sapevo cosa dire. Un flebile <<No...> fu l'unico suono che uscì da me.
<<O muori da Eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il Cattivo. Io posso fare queste cose perché non sono un eroe.
Io vi ho rapiti da Azkaban per usarvi come ostaggi, gli Auror mi hanno teso una trappola e son morti tutti. Ho richiamato a me altri dissennatori che hanno divorato i sentimenti e i ricordi degli altri, ma prima che avessimo accesso ai tuoi il valoroso capitano Jack White li ha scacciati e mi ha ferito e fatto fuggire, prima di essere ucciso e scaraventato lontano. Questo è ciò che dirai a tutti.>>
Non mi sembrava vero. Non poteva esserlo.
<<Ora partirò per andare a stanare e fermare tutte le cellule rimaste dell'ordine. Sarà un viaggio lungo, senza sicurezza del successo e pericolosamente mortale. Porterò Gligar con me. Se lo vedrai ritornare da te, vorrà dire che sarò morto provandoci o che avrò fallito. Sarà allora che farai leggere agli altri il mio diario, e dovrete trovare un modo per concludere la missione al posto mio>> mi disse ancora avvicinandosi <<Se non salverò il mondo, lascio a te e agli altri l'incarico di riparare alle mie mancanze>> mi sussurrò all'orecchio quando eravamo a pochi centimetri l'una dall'altro, cingendomi poi con le sue braccia.
Le lacrime mi scendevano silenziose. <<È di nuovo un addio, quindi?>> dissi premendo la mia faccia sul suo addome, affogandolo di lacrime.
Lui mi prese dolcemente il mento con un dito sollevandomi il capo, facendomi temere di aver avuto ragione. <<No, Anne. È un Arrivederci. Io farò tutto ciò che è in mio potere per accompiere al mio destino; quando tutto questo sarà finito tornerò da te e sarò tuo, se mi vorrai>>. Mi prese le mani e mi guardò negli occhi, stringendole <<Ciò che il destino ha unito, nulla lo separi>>
Concluse, dandomi un bacio sulla fronte. <<A presto, mio Raggio di Luce>>.
Lasciò la presa delicatamente e si allontanò come l'ultima volta. Lo lasciai andare di nuovo, ma stavolta sapevo che sarebbe tornato, e che mi aveva affidato compiti di estrema importanza perché si fida di me.
E io non ti deluderò, Francis.

Ho finalmente capito perché non ti definisci un eroe. Per me lo sei, ma ti ritieni di più un altro essere, al quale posso dare una mia interpretazione...
Un guardiano, gentile e oscuro, che veglia sul mondo per trarlo in salvo...












Un Greampuff."

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Story of a &quot;Greampuff&quot;/ Cuore Insaziabile  (Not &quot;Just&quot; A Hufflepuff 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora