Capitolo 1.

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Una luce intensa si accende e quasi l'acceca.

Lia si copre immediatamente gli occhi con un braccio e la poca ombra che si è creata, le fa notare la presenza di un fascicolo giallo, a qualche centimetro da lei, sul tavolo in legno, posto al centro della sala, che istanti prima era immersa nell'oscurità più totale.

Allunga una sua mano e lentamente appoggia due dita sulla copertina. Poi, lo trascina verso di sé, sempre mantenendo l'altra mano fissa sulla sua fronte, così da permetterle di focalizzare al meglio ciò che si trova davanti.

Lo guarda attentamente, esita un momento incerta sul da farsi.

Nonostante la curiosità la stia uccidendo dall'interno, decide di non aprirlo. Non prima che le venga data la fatidica busta bianca. Quest'ultima non tarda ad arrivare e le viene consegnata da una tra le tante segretarie a disposizione del Maestro.

Ne sbircia il contenuto e sorride soddisfatta.

Fa un cenno d'assenso con il capo, seguito da un pollice alzato. Quello è il segnale che indica quando uno accetta la missione e che permette al Maestro di parlare e spiegarle il piano d'azione.

"Apra il fascicolo." Le ordina una voce metallica, irriconoscibile.

Lia vorrebbe obbedire, ma le viene difficile vista la troppa luminosità che l'inonda. Subito però, quasi come se avessero percepito la sua impossibilità dal leggere, la luce pare affievolirsi notevolmente.

Lei ringrazia mentalmente e prosegue con l'apertura dei documenti.

La prima cosa che vede è una fotografia che ritrae due ragazzi sorridenti.

Inarca le sopracciglia, perplessa, non capisce. Solitamente le missioni che le vengono assegnate non prevedono bei ragazzi, della sua età.

La maggior parte sono tutti vecchi, decrepiti che possiedono un enorme patrimonio in contanti.

"Cosa dovrei fare?" domanda, per togliersi ogni dubbio.

"È molto semplice.", risponde ancora la voce, "Deve fare in modo che vengano incolpati di omicidio. Troverà tutto il necessario nel fascicolo che le ho dato. Lo studi attentamente e la prego di seguire le istruzioni alla lettera."

La ragazza non è molto incline agli ordini. Non le piace quando qualcuno le dice cosa deve fare, neppure il Maestro.

"D'accordo, faro come vuole Maestro.", mente spudoratamente, con la consapevolezza che, alla fine, avrebbe comunque fatto ciò che le fosse passato per la testa.

'Dopotutto,' si ripete mentalmente, quasi fosse un mantra, 'l'importante è la buona riuscita dell'azione. L'ultima azione.'

Dopo qualche minuto di silenzio, Lia si alza in piedi, il fascicolo tra le sue braccia, "Sarà un gioco da ragazzi!" esclama elettrizzata.

L'entusiasmo però si smorza quando il Maestro le conferisce una notiziaccia, "Non sarà sola in quest'impresa."

La bocca di lei si spalanca, incredula, "Sta scherzando, spero.. Sa bene che i lavori di gruppo non sono il mio forte!" ironizza lei, alleggerendo la tensione accumulatasi nella stanza.

"Non si preoccupi." la rassicura la voce, "Abbiamo scelto una partner all'altezza. Diciamo pure alla sua altezza.."

Lia pensa e ripensa a un modo per decifrare la frase del Maestro e per capire a chi si stia riferendo. Non riesce a collegare..

'Alla sua altezza.. Che cosa diavolo vorrà mai dire?' pensa, finché non le viene un'illuminazione.

Non deve vederla in senso stretto, quindi non deve ragionare su chi possa essere un osso duro come lei, bensì tradurla letteralmente, ovvero essere una persona della sua stessa altezza.

Considerati i cm, c'è solo una persona che effettivamente corrisponde a quanto detto dal Maestro.

Elena.



***

Vi lascio una "legenda" che vi possa guidare nella lettura dei capitoli di questa storia..

-> Le parti scritte in CORSIVO, (questo capitolo 1 ne é l'esempio), sono dedicate ai flash-back, quindi alla narrazione di fatti avvenuti nel PASSATO. Questo "passato" é però generico, ( esempio: se parlo di un mese prima, scrivo in corsivo, allo stesso modo di quando racconto di cinque anni prima)

Ad ogni modo, mi auguro che vi possa piacere questa mia storia e al prossimo capitolo! :*


PS: La foto che ritrae Benji e Fede non é recente, solo che quando ho iniziato a scrivere la storia, ho pensato che fosse la più adatta :D 


Gretta

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