Chapter 8

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mentre cammino per andare a casa di Jessica penso che forse sto davvero sbagliando ad andare a quella festa. Possibile che il passato debba per forza avere ripercussioni sul presente? incredibile!

Quando non ero una "santarellina" ne combinavo di tutti i colori e la sera che segnava la fine dell'anno avevo esagerato troppo con l'alcool e il fumo. Non ero più in me.

Quella sera faceva davvero freddo e avevo chiesto un passagio per tornare a casa alla mia ex-migliore amica Sophia. Lei rifiutò e disse che dovevo chiedere al mio ragazzo Lucas perchè lei non voleva avere una quindicenne ubriaca in macchina. Litigammo pesantemente quella sera e così le dissi che avrei preferito stare con Lucas piuttosto che con lei. Lo cercai tra la folla e quando avevo perso ormai le aperanze era li, che se la faceva con la mia peggior nemica. Ero stata tradita dalle persone più importanti della mia esitenza, ero infelice come non mai, mi sentivo uno schifo. Così decisi di tornare a piedi e  con una sigaretta tra le labbra, mi iniziai ad incamminare verso casa mia a piedi. Era abbastanza lontana ma mi avrebbe aiutato a smaltire la sbornia. Ad un tratto uno sconosciuto mi offrì un passaggio, disse che si chiamava Tyler ed io come una sciocca accettai. Quello che successe dopo fu puro orrore per me. Quella notte non tornai a casa,  ma fortunatamente riuscii a scappare dalle sue grinfie. Le mattine successive restai chiusa in casa a letto. Non riuscivo neanche più a guardarmi allo specchio e parlare con i miei genitori. Poi mi giunse la notizia del trasferimento a New York e non potei fare a meno di essere felice. Avrei potuto avere una nuova vita, mi sarei potuta creare una nuova identità.

Sfortunatamente il mio vero ego mi ha impedito di essere quella che non sono e come avrei detto qualche tempo fa, "sono guarita e ora sono tornata". Arrivo davanti casa di Jessica che le lacrime mi rigano il viso, troppi ricordi. Me le asciugo e cerco di nascondere la mia tristezza nel rivivere certi ricordi. Busso e lei mi apre tutta sorridente.

Mi fa entrare in casa e devo ammettere che è davvero bella, ma nulla in confronto alla mia.

Comincio seriamente a pensare che sto facendo una cavolata ad andare a quella festa, ma il mio stupido orgoglio ha la meglio su di me.

"allora, vogliamo vederci  un film? Travis e Federico ci passano a prendere alle otto" Federico? perfetto direi.

"si ok, ma promettimi prima una cosa" dico seria io.

"che cosa?" mi chiede lei un pò preoccupata. "se esagero alla festa, non mi lasciare da sola" "ehm, ok. Ora andiamo su che vediamo il film".

Mi porta in camera sua, è davvero molto bella. Piena di quadri con foto, un letto matrimoniale, un armadio grandissimo bianco con le ante a specchio e una gigantesca scrivania.

"bella la tua stanza" dico sorridendo. "grazie, questa l'ho decorata tutta io" sorride.

Passiamo una buona mezzora a scegliere il film da vedere ma alla fine ince lei e ci vediamo Transformer. "Ragazzaccia lei eh" dico io tirandogli un pugnetto amichevole sul braccio.

Lei ridacchia e prende la ciotola di popcorn. Il pomeriggio passa tranquillamente tra scherzi e risate e lei mi racconta le sue esperienze buffe. Ho riso così tanto che ora mi sta facendo malissimo lo stomaco.

Alle sei iniziamo a prepararci, io mi metto un vestitino corto fino a metà coscia nero semplice con la parte superiore ai seni in tulle, mi trucco con del fondotinta, eye-liner nero e rossetto bordeaux(?). Infine mi piastro i capelli e indosso i tacchi neri.

Jessica invece ha un vestito sul verde acqua con le bretelle e una scollatura a cuore, si è truccata simile a me tranne che per il rossetto, il suo è di un colore nude. Si è arricciata i capelli e i tacchi neri. Quando siamo pronte sono le otto meno dieci. Ci guardiamo soddisfatte allo specchio e ci facciamo una foto che io posto subito sui social.

A STRANGE LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora