Si posizionò sulla sedia, facendo attenzione a non appoggiarsi allo schienale. Avevano pulito le sedie quella mattina? O le avevano semplicemente messe in un posto polveroso e pieno di acari?
Sfregò le mani tra loro, si guardò intorno diverse volte. Aggiustò il cappello sulla testa una, due, cinque, otto volte finché non fu richiamato da una voce amplificata dal microfono.
La dottoressa Jones gli fece cenno di avvicinarsi.«Coraggio» gli sussurrò, la dottoressa fece per toccarlo sulla spalla, lui si ritrasse.
«Ciao, io io io.. sono Jimmy.» strinse gli occhi per concentrarsi.
Sguardi addosso, provavano pena. Povero ragazzo.
«Ho 26 anni e... ho un disturbo ossessivo compulsivo. Molti...alcuni pensano che chi chi chi...convive con un simile disturbo ecco...non riesca a gestire una relazione. Forse avete ragione. Ma vorrei raccontarvi una cosa.» Tirò fuori dal marsupio un diario con il suo nome sopra.
Jimmy Wilson.
Sebbene fosse un discorso su un diario che solo lui e la dottoressa Jones potessero leggere, era ordinato compulsivamente. Nessuna cancellatura, tutto chiaro e preciso, nessuna piega sugli angoli delle pagine.
Chiuse il marsupio più volte per essere sicuro che l'interno fosse protetto e iniziò a parlare.
«Per la prima volta che l'ho vista, nella mia testa si è calmato tutto...»
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The Best Obsession//D.O.C.
Short Story«Ma come può essere uno sbaglio se non devo lavarmi le mani dopo averla toccata?» ❗ATTENZIONE❗: "Discorso" non mio, l'opera è tratta dal monologo di Neil Hilborn.