«La prima volta che l'ho vista, nella mia testa si è calmato tutto. Tutti i tic, tutte le immagini insistenti...semplicemente scomparse.»
Una ragazza fece la sua comparsa dalla porta d'ingresso a casa di mia sorella.
«Nicole, grazie di essere venuta. Jimmy, lei è la baby sitter di Nancy.» la ragazza guardò verso di me, sorrise e mi porse la mano.
Mi sbloccai dal mio stato di trance e guardai la sua mano sospesa a mezz'aria e il suo sorriso spegnersi lentamente ritirandola.Mi alzai e andai a controllare la porta per vedere se fosse ben chiusa. Se fosse stata aperta e fosse entrato un ladro? Un ubriacone? E prendere Nancy? Iniziai a tirare il pomello verso di me o spingere la porta per constatarne la chiusura.
Jade, mia sorella, venne verso di me. «Jimmy, va tutto bene. La porta è chiusa, controllerai dopo che me ne sia andata, okay?»
Annuii e lei uscì. Chiusi a chiave la porta e Nicole dietro di me sussultò. Mi avvicinai alla libreria appoggiata al muro, tutte quelle cose con posizioni sconnesse mi davano i nervi, era incontrollabile. Spostai i libri, i portagioie, tazzine e provai un certo sollievo nel farlo.
«Jimmy, giusto?»
Mi girai verso di lei, la osservai.
Lunghi capelli rossi, pelle candida, lentiggini, occhioni marroni luminosi.
«Sì»
«È rilassante, non è così?»
Alzai un sopracciglio non capendo. «Far sì che tutte le cose siano ben posizionate, intendo.» sorrise imbarazzata.
Mi concentrai sul suo sorriso, a come i suoi occhi splendevano. Notai una scintilla in quest'ultimi che mi fece seriamente dimenticare tutto, mi ero distratto completamente, tanto che, toccandole i capelli, lei spostò la mano sulla mia.
Non mi diede fastidio.
STAI LEGGENDO
The Best Obsession//D.O.C.
Short Story«Ma come può essere uno sbaglio se non devo lavarmi le mani dopo averla toccata?» ❗ATTENZIONE❗: "Discorso" non mio, l'opera è tratta dal monologo di Neil Hilborn.