«Al nostro primo appuntamento ho passato più tempo a sistemare la cena in base ai colori, invece di parlare con lei.» prese un respiro e continuò con espressione stupita «Ma a lei piaceva.»
Sentii bussare alla porta, controllai lo spioncino, lei era lì. Era lì in tutto il suo splendore. Un vestitino verde smeraldo le scendeva morbido sui fianchi e le cingeva le spalle.
Controllai lo spioncino più volte per realizzare ciò che avevo appena visto.
Aprii la porta e le porsi la mano, lei, sorpresa, la afferrò e si fece scortare al tavolo.«Il pesce è quasi pronto»
Andai a prendere il pasto, facendo attenzione alla sua composizione.
Lo portai in tavola. Misi un pezzo di pesce spada all'arancia nel suo piatto, posizionai le arance, poi la pasta al nero di seppia in un altro piatto, facendo lo stesso con il mio piatto.
Non parlammo, penso che per lei fosse imbarazzante, ma non me ne accorsi. Mi concentrai nel posizionare bene i bicchieri, i tovaglioli, tutto doveva essere perfetto.
Arrivammo al dessert, una macedonia.
Le misi una coppa davanti, con la pinza misi dentro dei cubetti di anguria senza semi, albicocca, banana, kiwi, mirtilli e prugne.
«Hai fatto una macedonia arcobaleno! È meravigliosa! È quasi un peccato mangiarla!» rise.
«Sono contento che ti piaccia.»
«Grazie davvero, Jimmy. Sei davvero bravo a cucinare»
«Grazie a te» arrossii.
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The Best Obsession//D.O.C.
Short Story«Ma come può essere uno sbaglio se non devo lavarmi le mani dopo averla toccata?» ❗ATTENZIONE❗: "Discorso" non mio, l'opera è tratta dal monologo di Neil Hilborn.