Benvenuta a Milano.

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Il viaggio continua.
La ragazza accanto a me continua a stare male, con molta gentilezza chiedo:

"Come va?Non so se può servire, ma ho delle caramelle, ne vuoi una?"

Riesco ad immaginare come sia catapultato il suo stomaco in questo momento e nonostante non la conosco, vorrei aiutarla con tutta me stessa.
Anche io quando viaggio ne soffro molto, il mio mal di stomaco è dovuto alla tappezzeria dei sediolini e purtroppo devo avere con me sempre delle caramelle o gomme.

"Sì,grazie!" riesce a rispondere appena.

Le do le mie caramelle e cerco di farla distrarre un po':

"Dove vai di bello?" chiedo.

"Milano,studierò il mio primo anno di università!" risponde con molta gentilezza.

Coincidenza o cosa?
Continuo la mia conversazione.

"Va un po' meglio?" chiedo.

"Sì, molto meglio, grazie!" risponde.

"Come ti chiami?" chiedo.

"Caroline, e tu?" risponde.

"Aurora!" rispondo.

Caroline è una bellissima ragazza, magra, abbastanza alta e molto alla moda.
Ha dei capelli castani non molto lunghi, occhi castani ed un sorriso meraviglioso.
È molto socievole, abbiamo parlato poco e mi da una bella sensazione.

Finisco di fare domande va a finire che le faccio il terzo grado.

Io ho paura dell'aereo! 
Lo ammetto, per quanto io ami viaggiare, volare è il mio tallone d'Achille!
Quindi, non vi sto nemmeno a spiegare cosa io abbia provato a pochi minuti dall'atterraggio.

Amo gli aeroporti. Amo le stazioni. Amo quei luoghi in cui le persone si rivedono dopo tanto tempo. Quelle persone che mollano valigie in mezzo alla strada e corrono ad abbracciare le persone che amano. Sono i luoghi dove le persone si amano, i luoghi dove ci si ritrova.

Un diffuso odore di profumi di varie marche. Rumore di trolley, gente che si affretta e gente che sembra metterci un'eternità a far tutto. Assistenti di volo e piloti appena sbarcati, telefoni in mano a chiamare casa o moglie o amante o dio-sa-chi.

Gente col turbante, una tizia con un tacco considerevolmente alto e un paio di tipi in ciabatte. Ultimi souvenir, magliette, felpe, alcolici di qualsiasi gradazione. E tabelloni a scandire il ritmo di chi arriva, di chi parte, di chi ritorna.

CHE CONFUSIONE.

Arrivati a Milano, la prima cosa che faccio è quella di chiamare i miei e dire a loro del mio arrivo.
Saluto Caroline e mi diriggo verso i taxi chiedendo di portarmi subito al bellissimo Duomo di Milano.

Il Duomo di Milano è una cattedrale, monumento simbolo del capoluogo lombardo e uno dei simboli d'Italia, dedicata a Santa Maria Nascente,  situata nell'omonima piazza nel centro della metropoli.

Sono incantata della sua bellezza, sono le 18:00 circa, prendo il mio telefono e seleziono l'indirizzo per avviarmi al 'palazzo dello studente'.

Sarà il palazzo dove vivrò.

Cammino per le strade di Milano,
ci sono tanti negozietti carini e deduco che farò tanto shopping.
Bellissime le case ed anche i palazzi.

Sembra un sogno questa città.

Arrivata al 'palazzo dello studente', chiedo subito la chiave per il mio appartamento.
Il palazzo è molto vecchio, la pittura quasi non c'è più, e non oso immaginare quello che dovrà essere il mio appartamento.

'Salve,queste sono le chiavi del suo appartamento, mi raccomando, nessuna festa, pagare il pigione nei giorni precisi, musica molto bassa e soprattutto massimo rispetto."

Queste sono le parole del portiere.
Non so perché, per un attimo mi è sembrato di non poter respirare per paura di far rumore.
Con molta gentilezza ringrazio e prendo le chiavi del mio appartamento.

Apro la porta ed ho una paura assurda.
La mia fobia più grande sono gli insetti, topi e scarafaggi.
Appena apro la porta, poso le valigie per terra e mi metto ad esplorare la casa.

C'è un bellissimo soggiorno arredato con un bellissimo divano di pelle grigio, un tavolino ed un mega schermo, ovvero la tv dove vedrò tutte le mie serie.
Già ho in mente di sistemare tutti i film che ho portato con me.

Cammino e c'è una piccola porta a soffietto (scorrevole), la apro ed ecco la cucina. Molto moderna, penso ci vorrà una bella spesa.

Salgo delle scale e sopra ritrovo la mia immensa camera, un bel letto matrimoniale che non so a cosa mi servirá, un mega armadio e soprattutto una bellissima finestra che affaccia direttamente sulle strade di Milano.

Esco dalla camera e mi reco in un piccolo corridoio che mi collega direttamente al bagno. Anch'esso molto moderno e pulito.

Scendo nel salottino e mi butto sul divano, sono molto stanca per il viaggio.

Dormirò qualche ora prima di sistemare il tutto.

Spazio autrice.

Vi sta piacendo la storia?

Cosa farà Aurora nei prossimi giorni?

Rincontrerà Caroline?

Presto molto presto arriverà anche Stash.

Cosa rappresenterà nella vita di Aurora?

Non mi piace di arrivare subito al dunque, quindi se vi intriga lasciate una ⭐.

You❤||Stash Fiordispino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora