Una crepa al cuore.

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Camminando ci ritroviamo accanto il solito gruppetto figo dell'intera università.
Faccio cenno a Caroline e mi diriggo verso l'uscita.
Sono stanca, non mi va di scontrarmi con nessuno, ne tanto meno con quel rompipalle di Stash.

Arrivo a casa, stanca, fradicia, mi faccio una doccia al volo, addento un sandwich e vado a dormire.

Il giorno dopo.
Ennesimo ritardo, sono le 7:30 e sono ancora in pigiama.
Corro all'impazzata per la casa senza un senso.
Vado in bagno, lego i miei capelli in uno chignon disordinato, indosso una tuta, le mie comode Converse e giusto un pò di mascara per poi recarmi in facoltà.

Che strano vivere da sola.
Ricordo quando mia mamma mi svegliava un'ora prima dicendo che ero in ritardo ed invece era solo una fottuta scusa.
È solo il secondo giorno di università e già sono al secondo ritardo.

Arrivo in facoltà e subito noto Caroline con Sasha e Jessika.

Mi reco da loro e:

'Buongiorno girls!' pronuncio ancora sbadigliando.
Credo di aver portato il mio letto con me stamattina. Ho i segni delle lenzuola ovunque ed il segno del cuscino stampato in faccia.

'Buongiorno!' risponde Sasha regalandomi un mega sorriso.
Non so come faccia ad essere solare di primo mattino, a me, solo se iniziano a farmi domande divento un mostro.

'Hai fatto le ore piccole?' chiede Caroline ridendo all'impazzata.

'Sì, con quel figo di tuo fratello!' esclamo dandogli una pacca sulla spalla.

Non conosco per niente il fratello di Caroline, l'ho visto dalle foto ed è un bel ragazzo, indubbiamente!

Jessika invece stamattina è abbastanza nervosa e non risponde manco al mio buongiorno, mi fa un sorriso finto, e fine della conversazione.

Afferro il braccio di Caroline e ci rechiamo in facoltà.

Ancora una volta davanti ai nostri piedi, i fighi dell'universo.

Osservo lui, Stash, sempre profumato.
Sono solo due giorni ma potrei riconoscere il suo profumo tra i mille.

Indossa dei pantaloni neri, una t-shirt con scritto 'stasera faccio il bravo', ed ha il solito ciuffo più alto del previsto.

"Cosa hai in testa? Una cipolla?" chiede divertito facendo ridere tutto il resto del suo gruppetto.

Dio che odio!

Deve sempre infastidirmi, e cosa ne farà di me per l'intero anno?

Lo fulmino con gli occhi e cerco di non rispondere alla sua ennesima cazzata.

"Hei bambina, non rispondi?" chiede ancora una volta aspettando una mia risposta.

Ingoio l'enorme nodo che mi si è formato alla gola e lo evito senza dare importanza alla sua risposta.

Interviene subito Caroline.

"Andiamo Aurora!" mi afferra un braccio e mi tira con sè direttamente in aula.

Le sei frustanti ore di lezione passano in fretta.
Caroline resterà per un corso.
La saluto e mi reco verso l'uscita della facoltà.

Una figura maschile mi urta facendomi cadere i libri che ho tra le mani.

Li raccolgo ed alzo la testa guardando la figura che aspetta un mio insulto.

Mi alzo, lo guardo dalla testa ai piedi ed è fottutamente perfetto.
Ora che sono così vicina a lui mi accorgo che è altissimo e che sono la metà di lui.

Ancora una volta ride di me.

Che fastidio!
Credo di non riuscire a reggere questa situazione.

''Ancora tu?'' chiedo sbuffando.

''Hei, attenta a come parli. C'è gente che pagherebbe per scontrarsi con me!'' esclama.

''E chi sei? Brad Pitt?" chiedo con aria di sfida.

"Esattamente, cosa non sopporti di me?" mi chiede ticchettando un piede per terra.

Prendo un enorme respiro e:

"Io, davvero, non ti odio.
Solo che se tutto ti andasse male, io vorrei essere in prima fila a godermi lo spettacolo con i pop corn e una coca-cola." rispondo fredda.

Lo supero e mi reco verso l'uscita della facoltà.
Accadrà ancora altro?

Torno a casa e sono circa le 15:00, mangio un panino in fretta e furia, non sono la tipa che si prepara pranzi.

Non faccio altro che pensare agli insulti di quello stronzo, quasi mi strozzo ingoiando il mio ultimo pezzo di panino.

Stanca, mi diriggo direttamente sul letto e mi ci tuffo sopra.
Mentre cerco di rilassarmi, il mio telefono vibra.
Lo prendo ed a stento riesco a leggere il nome sul display 'mamma'.

''Pronto mamma!'' esclamo.

''Ciao, come va figlia mia?'' chiede piangendo.

''Cosa succede mamma?'' chiedo.

Ho capito che c'è qualcosa che non va, l'ultima cosa che vorrei è vedere mia mamma stare male e non poter far nulla per colpa di questa maledetta distanza.

''Magari ne riparlaimo quando vieni...ora stacco, un bacio figlia mia!'' Riaggancia senza ascoltare la mia risposta.

Inizio ad essere nervosa, la voce di mia mamma frastuona le mie orecchie.
Cosa sarà successo?

Non penso ad altro, non riesco a stare bene con me stessa.
Afferro il mio zaino e ci metto dentro due maglie e due jeans.

Mando un messaggio alla mia amica Caroline:

"Sto andando a Napoli, credo di tornare per il weekend, avvisa tu Sasha e Jessika che non ho tempo!"

Messaggio da Caroline:
"Cosa succede?"

"Ne riparliamo quando ritorno, ciao amica!"

Poso il telefono e mi reco direttamente alla stazione.
Faccio il biglietto spendendo ben 60,00€ per arrivare il prima possibile a Napoli.
Ho preso il treno che non ha molte fermate, credo di arrivare in 4/5 ore.

Durante il viaggio ho una fitta al cuore.
Ho un'ansia assurda.
Un nervoso che tra poco mi farà mangiare anche le dita.

Cosa è successo alla mia mamma?

_________
Ed ecco un altro capitolo.
Aurora riuscirà a sopportare tutti gli insulti di Stash?

Cosa sarà successo alla mamma di Aurora?

Se vi piace e siete curiosi lasciate una ⭐

You❤||Stash Fiordispino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora