capitolo 15

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Quasi 4000 parole!

Buona lettura!

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Ero seduta su una panchina in mezzo alla piazza della città alle 3:06 di notte. Shane era seduta vicino a me in silenzio. Stavo tremando dal freddo; i miei capelli erano appiccicosi e sporchi. I miei vestiti erano bagnati. Vodka, succo di fragola e altre sconosciute sostanze ricoprivano la parte superiore del mio corpo. Shane non erano messo meglio. Un scuro livido si stava formando sul suo zigomo; sarebbe probabilmente diventato un occhio nero molto presto. Il suo labbro inferiore era gonfio e aveva un piccolo taglio. La sua maglia era strappata in alcune parti.

So che cosa vi state chiedendo...

Come diavolo siamo finiti così?

Cos'è successo?

Bene, vi illuminerò.

12 ore fa...

"Sono così imbarazzata," Laura disse mentre masticava delle patatine fritte. Era il pranzo "voglio dire, non posso ricordarmi nemmeno una dannata cosa. C'è questo enorme vuoto nella mia mente quando cerco di ricordare quella notte," le mandai un sorriso compassionevole.

Era già venerdì, la settimana passò tranquilla. Avevo parlato con Evan ogni giorno, ma lui sembrava così distante dalla domenica scorsa, quando gli avevo chiesto dove vivesse.

"Beh, questo è il potere dell'alcol, Lau. Può cancellare la tua memoria," dissi dando un morso al mio hamburger.

"Non sono un'ubriacona, lo sai," infilzò la forchetta in un pezzo del pomodoro della sua insalata "volevo solo divertirmi quella notte e-"

"hai bevuto un po' e tutto andò giù per lo scarico dopo il primo drink," finii per lei. Ho sentito questa frase troppo volte questa settimana. Era tutto quello di cui poteva parlare, ma non la biasimavo. Sapevo che avrei fatto lo stesso -se non peggio- se fossi stata nella sua posizione. Sapevo che avrebbe dovuto parlare con Jordan prima o poi. Non poteva evitarlo per sempre, voglio dire, frequentavamo la stessa scuola e lui abitava nella sua via. Ma potevo capire la sua paura. Era spaventata di ciò che lui le avrebbe potuto dire, spaventata di confermare di aver perso qualcosa di così speciale come la sua verginità in una notte da ubriaca.

"Ha provato a parlarti?" chiesi, poi diedi un enorme morso al mio hamburger e lanciai delle patatine in bocca fino al punto che fu così piena che le mie guance erano gonfie. Era così buono che gemetti piano.

Laura mi fissò come se mi fosse cresciuto un terzo occhio. Le mandai un occhiata come per chiedere 'cosa?'

"Sinceramente non so come tu faccia ad essere così magra. Voglio dire, mangi come un maiale," mi accigliai mentre masticavo il mio cibo " e per rispondere alla tua domanda, anche se avesse cercato di parlarmi, non l'avrei notato perché ero troppo impegnata ad evitarlo," deglutii il mio cibo e aprii la bocca per dire qualcosa.

"Julie!" una squillante voce femminile urlò dietro di me. Persi il mio appetito e roteai gli occhi. Meno male che non poteva vedere la mia faccia.

Malvolentieri, girai metà del mio corpo per guardarmi dietro. Eccola lì...

La mia tortura...

La definizione dell'inferno in terra per me,

Melissa, l'ultima cotta di Shane.
Ricordate la mia lista delle cose da fare? Sì, dovevo far innamorare questa ragazza di Shane entro una settimana. Dovevo molto a Shane dal momento che aveva salvato me e Laura. Tuttavia, non ci stavo davvero riuscendo. Era come se lei non volesse parlare di lui e io non potevo di certo biasimarla.

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