Capitolo 1 - A New Mission

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"Mia piccola orripilante Akuma," chiamo l'Akuma, avvicinandola con la mano, "Non ti capita mai di guardare il mondo con occhi diversi? Non ti capita mai di provare rancore nel vedere i volti sorridenti della gente?"
Sospiro per poi continuare,"Immagina se Parigi fosse una città dominata dalla tristezza e dal terrore. Una città dominata dai pianti dei bambini, dalle urla della gente.. Oh, sarebbe un sogno."

Sorrido immaginando quello scenario nella mia testa. Edifici in fiamme, persone intrappolate nelle loro abitazioni, sangue. "Un sogno.. Credo che si tratti proprio della parola giusta, orribile Akuma. Tutto questo rimarrà solamente un insulso sogno, per colpa loro."

"Guardali quei due. Così felici insieme, così accecati dall'onore. Si sentono fieri di aver appena salvato una stupida bambina da un incendio. Ugh.. " Sbuffo mentre guardo il notiziario alla televisione.

"Ladybug e Chat Noir hanno salvato la città di Parigi di nuovo. Fireworker è stato annientato e il sole in cielo ritorna a splendere. Ringraziamo ancora i nostri paladini della giustizia per aver combattuto il male un'altra volta." La donna con i capelli a caschetto racconta estasiata dall'eroiche gesta dei due. Segue la sua voce quella di una ragazzina, forse la malcapitata che prima era rimasta bloccata nel palazzo in fiamme: "Ladybug e Chat Noir sono i miei supereroi preferiti ora. Sono davvero molto coraggiosi!" Il suo candido viso è illuminato dalla gioia, i suoi occhi azzurri sono ancora rossi per via delle lacrime.

Povera bimba, hai pianto? Aw mi fai proprio pena.

"Piccola Akuma, se Hawk Moth riuscisse a strappare loro quei Miraculous, forse la mia visione potrebbe divenire realtà, sai? È per questo che lavoro per lui." Dico, un ghigno beffardo appiccicato sulla mia faccia.

L'Akuma svolazza delicatamente sulla mia mano ed io, soddisfatta, le rivolgo un sorrisetto malefico.
"Il male dominerà questo mondo!" quasi grido per poi scoppiare a ridere. L'Akuma si allontana per un istante, presa all'improvviso dal mio cambiamento immediato d'umore.

Ne sei così sicura? Sento una voce nella mia testa. No, non te.
Pensavi di esserti liberata di me eh? Piccola illusa. Io lo so che dentro di te è rimasto qualcosa di buono. Lascia che quella parte di te si mostri alla gente. Tu non sei così, Belle. Tu sei dolc-

No, non osare nemmeno dire quella parola. Non sono dolce, io sono cattiva.

Cattiva? Belle, più che altro sei pazza. Parli con la tua vocina interiore.

Beh, in effetti, potrei essere pazza, ma sempre meglio essere pazza che essere felice. Scuoto rapidamente la testa ed esco dalla stanza: ho bisogno di un pò di riposo.

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Apro lentamente gli occhi ancora un pò assonnati e mi guardo intorno, disorientata. Sono ancora nel mio letto, nel laboratorio. Mi volto per capire che ore sono: l'orologio segna le 6 di pomeriggio. Credo che sia ancora presto, forse dovrei dormire un altro pò prima di fare il mio solito giretto notturno. No, meglio lasciar stare. Troverò qualcosa da fare, forse posso completare quel progetto che avevo cominciat- I miei pensieri vengono interrotti da un rumore violento, come se qualcuno avesse colpito un oggetto con violenza.

"Diamine, perchè?" La frase viene ripetuta diverse volte, poi un altro suono sospetto. Mi alzo di colpo, non capendo cosa cavolo stia succedendo, e, sfortunatamente,questa mia azione inaspettata mi provoca un forte male alla testa. Dannazione, non così veloce.

"Che succede qua?" Dico, tenendomi le tempie. "Belle! Non crederai mai cosa mi ha detto il capo!" il grido di Aphelie mi destabilizza. Mi avvicino pericolosamente a lei e, maledicendomi mentalmente per essermi beccata un mal di testa, le chiedo:"Cosa?"

"È convinto che Ladybug lavori in un ufficio e adesso devo andare a lavorare là. Capisci il dramma? Io NON voglio lavorare, sono troppo giovane per morire in questo modo." fa lei portandosi una mano davanti agli occhi, come se fosse quasi sul punto di piangere.

"Beh mi dispiace per te, miss depressa. Divertiti a parlare con dei noiosi organizzatori di riunioni. Bye-" Prima che possa terminare la sentenza, Aphelie si aggrappa al mio braccio piagnucolando, ma io mi scanso e la lascio lì sul pavimento a singhiozzare.

Sei proprio crudele, potresti consolarla. Mi colpisco la testa con una mano, ma, immediatamente, mi pento di averlo fatto perché il mal di testa peggiora. Non puoi cacciarmi con un colpetto alla testa, stupida.

Impreco mentre rientro nella stanza. Perché non vai da lei ad aiutarla? Non la vedi, lì, seduta sul pavimento, con gli occhi bassi e le guance bagnate dalle lacrime? Non ti fa neanche un poco di pena?

No.

Sai che c'è, forse è meglio che mi rimetta al lavoro. Mentre ascolto attentamente i lamenti di Aphelie, mi metto a sedere e riprendo l'analisi alla mia farfalla Akuma, regalatomi gentilmente da Hawk Moth. Sollevo cautamente la sua ala sinistra, per far sì che quest'ultima non si spaventi, ma, d'un tratto, la Akuma inizia a volteggiare sulla scrivania. Strano..

Essa atterra sulla maniglia di un cassetto della scrivania. Significa che devo aprire per vedere se c'è qualcosa all'interno? La mia mano fredda finisce sull'oggetto e, silenziosamente, il cassetto si apre, rivelando una lettera che io di certo non avevo inserito.

Afferro il pezzo di carta e, dopo averlo aperto, leggo cosa è stato scritto:

"Cara Belle (o dovrei dire Kelly),

da questo momento in poi sarai una ragazza inglese, nata a Londra, di 15 anni, rispondente al nome di Kelly Rosewood. Ti ho già iscritto nella tua nuova scuola. Comincerai lunedì. Mi raccomando, Kelly, comportati bene e non commettere errori. C'è la possibilità che Ladybug e Chat Noir possano essere due adolescenti e non due adulti, come abbiamo sempre pensato.

Con odio,
HM

Ripiego il foglio e ringrazio l'Akuma. Che il piano "troviamo Ladybug e Chat Noir numero 9" abbia inizio. Ci sarà da divertirsi, Kelly.

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