Ricordi

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La luce mi feriva gli occhi passando attraverso le palpebre semi-aperte.
Lentamente mi abituai a quello splendore e aprii gli occhi.
L'atmosfera era luminosa ma scura allo stesso tempo.
"Ma...dove sono?..."
Mi gira la testa, me la sento pesante...
Lentamente mi misi a sedere.
Mi guardai la coda ma quello che vidi mi lasciò senza parole.
"Aaaahhh!!! Io...io...io ho le GAMBE!"
Mi fissai le pallide gambe affusolate per qualche minuto.
Ero seduta nel vuoto più totale.
Non avevo uno specchio con me ma ero abbastanza sicura di avere una faccia comica in quel momento: occhi sgranati e bocca spalancata.
Ovvio.
"O-ok...io-io ho le gambe!" dissi ad alta voce.
"Io ho le gambe! Tutto normale! Tutto...ESTREMAMENTE normale!"
Dissi queste parole con così poca convinzione da risultare patetica anche anche me stessa.
Mi alzai in piedi e con mia grande sorpresa non caddi ma restai in equilibrio su quei due trampoli che mi ritrovavo!
Ok...questo è MOLTO strano!
Mi guardai intorno e vidi che non mi trovavo in acqua, bensì ero circondata dal cielo notturno.
Rimasi incantata da quel panorama.
Mi trovavo in un gazebo d'argento (quadrato) sospeso nella volta notturna!
"È stupendo!"
Rimasi a bocca aperta.
Wow!
Le stelle, bianche, rosse, azzurre...erano tutte attorno a me!
Ce ne erano di grandi, di piccole, di nuove, di vecchie...
In lontananza si vedeva anche una rossa galassia.
Sempre più: Wow!
Mi guardai intorno e vidi che l'argenteo gazebo era arredato molto finemente: un lampadario di cristallo volteggiava sopra ad un piccolo e candido divanetto poggiato contro l'argenteo muro.
Davanti al divanetto era situato un piccolo tavolino con una teiera d'argento e due tazzine uguali.
Mi avvicinai al tavolino e,sollevando il coperchio della teiera vidi che conteneva un liquido bianco, luminoso.
Mmhhh...ha il profumo del vento!
Inspirai quel profumo straordinario a pieni polmoni e ne rimasi incantata.
Camminai piano verso il bordo del gazebo ma mi fermai dopo pochi passi:
essere sotto l'influsso di (non so quale) forza di gravità era stranissimo.
Vidi che indossavo un abito bianco con bretelline, a vita alta e lungo fino al ginocchio.
La mia pelle era quasi bianca, sul mio viso spiccavano due grandi occhi viola e avevo degli scuri capelli neri, lunghi fino al sedere, che creavano un fortissimo contrasto con il resto del mio corpo e con quel luogo incantato.
"Ma...sono veramente io?!" rimasi a bocca aperta nel vedere il mio riflesso in uno dei pilastri del gazebo.
Wow! Almeno ora sono molto più carina!
Mi guardai a lungo dell'argento del pilastro ma rimirando e contemplando quella figura che sicuramente non ero io...eppure...la mia immagine...mi è familiare...
Dopo qualche minuto, mi sporsi oltre la tiepida ringhiera del gazebo (c'era infatti un solo punto in cui mancava la ringhiera e doveva essere il punto di entrata) e rimasi scioccata da quello che vidi.
"Ma quella...quella è la Terra!"
"Wow!...che splendore!"
Il "pianeta azzurro" fluttuava silenzioso davanti ai miei occhi.
Era enorme, enormemente enorme!
Non riesco a trovare una parola che superi quelle già dette...
Era una strana sensazione osservare quel pianeta, il mio pianeta, da lontano...mi sentivo così piccola e impotente di fronte alla Terra,grande e magnifica!
Sempre più emozionata corsi all'altro lato del gazebo e affacciandomi vidi la Luna...la Luna...era piccola in confronto al mio pianeta, piccola ma molto luminosa!
Brillava come il sole, ma il suo calore non lo sentivo sulla pelle...bensì nel cuore! Quella luce bianca me lo riscaldava infinitamente!
Sto da favola! Potrei fissarla per sempre!
Persi completamente la cognizione del tempo.
Aahh... -sospirai- che piacevole sensazione!

"Mamma!"
All'improvviso dissolsi lo sguardo dal candido satellite per cercare l'origine della voce.
Sembrava...una voce di bambina!
Non una voce reale, ma una sfumata...come portata dal vento.
Ma non c'era vento lì...
"Mamma!" ancora quella voce!
D'improvviso si alzò una folata di vento e dalla Luna giunse una manciata di polvere, sospesa nella massa d'aria in movimento.
Restai di stucco quando vidi la polvere lunare comporre delle immagini difronte ai miei occhi.
"Ha ha ha! Mamma! Non mi prendi! Non mi prendi!"
La voce! Vidi chiaramente che su trattava di una bambina e...questa bambina assomigliava a me!
(Me in questa versione nuova)
Aveva lunghi capelli neri, occhi viola e un lindo vestitino bianco.
Dietro di lei correva una donna: era alta, aveva i capelli neri e gli occhi verdi.
Indossava un lungo vestito blu-notte con diverse perle cucite qui e là.
"E invece sì che ti prendo Clio!"
Persi un battito e le gambe mi si fecero di gelatina.
Clio...
Clio...
Clio!
Io...io conosco questo nome!
Tornai a guardare le figure volteggiare allegramente, impegnate una strenua partita di acchiapparella.
"Mamma, sei una lumaca!"
"Ma dai, Clio!"
"Ha ha ha!" la bambina si sbellicava dalle risate mentre la madre la inseguiva ovunque lei andasse.
All'improvviso la scena cambiò le figure comparvero nuovamente, però erano diverse.
La bambina era più grande e indossava un abito corto fino al ginocchio, privo di spalline e con la scollatura a cuore, con una bellissima rappresentazione del cielo notturno.
Le due figure erano in piedi, una difronte all'altra, e si guardavano.
"Mamma...devo proprio...andare?" chiese la ragazza tristemente.
Aveva lo sguardo pieno di malinconia e di tristezza.
"Sì, figlia mia...Clio. Questo mi addolora enormemente...ma devi essere molto orgogliosa della tua missione" la madre cercava di mantenere un'espressione calma ma si vedeva che in realtà stava soffrendo.
"Cara... -continuò la madre- è di vitale importanza che tu parta...devi portare la pace e la giustizia sulla Terra...come figlia della Luna, come principessa della Luna!"
"Sì...mamma" ora la ragazza aveva lo sguardo basso e velato dalle lacrime.
Mi si strinse il cuore nel vederla così.
All'improvviso la madre si buttò su di lei e la strinse in un fortissimo abbraccio.
"Mamma..."
"Clio...bambina mia...non mi dimenticare, non ci dimenticare, non dimenticare chi eri! Promettimelo!
"Mamma..."
"Promettimelo!"
"Sì mamma! Certo che non ti dimenticherò!" detto questo la ragazza scoppiò in un pianto frenetico...è così anch'io.
No...basta! È troppo triste!
Le lacrime mi rigavano le guance e mi accasciai a terra.
Alzai la testa e a malincuore continuai a seguire la storia.
"Il mondo in cui stai per andare è molto pericoloso! Avrai un nuovo corpo, una nuova identità e una nuova casa...ti voglio tanto bene...amore!" così disse la regina.
"Ora preparati per il viaggio! Ricorda: devi sempre essere concentrata e devi avere ben salda nella mente l'immagine della tua meta!" detto ciò la madre e la figlia si separarono e le figure si scomposero per poi ricomporsi in un'altra immagine.
Ora c'era la ragazza che fluttuava tra la Terra e la Luna.
Nel vuoto.
Da sola.
Si era fatta piccola piccola e stava rannicchiata con le gambe al petto.
Piangeva.
Lacrime amare le sgorgavano dagli occhi e fluttuavano via leggere.
"Devo... -disse in sussurro- essere concentrata...devo arrivare alla mia nuova casa..."
Mi commossi nel vederla così piccola e indifesa.
Intanto lei continuava ad avvicinarsi alla Terra, lentamente.
La vidi oltrepassare l'atmosfera e diventare una stella cadente.
"Ok ora non posso sbagliare! Devo andare un Italia!" disse con voce decisa.
Ad un certo punto però...accadde una cosa orribile.
La vidi sbandare e potei sentire i suoi pensieri.
No! Cosa succede?! Io...mi sono deconcentrata! Ma...come è possibile?!
"Oh noooooo!" urlò queste ultime parole prima di cadere.
La vidi zigzagare fino a cadere in mare aperto, nell'Oceano Pacifico.
L'immagine si scompose e si ricompose mostrandomi la cosa più assurda di tutta la mia vita:
vidi la ragazza sprofondare in mare e trasformarsi lentamente in una piccola sirena.
Una sirena dai capelli castani...
Una sirena dagli occhi marroni...
Una sirena dalla coda argentata...
Una sirena capace di muovere i fluidi...
Feci due passi indietro a occhi sgranati e caddi addosso al tavolino facendo rovesciare la teiera con il the.
Nello stesso istante l'immagine scomparve e la polvere cadde a terra.
Il vento cessò.
"No...no...no!" pronunciai l'ultimo "no" con voce decisa.
"Non può essere che dopo tutto quello che ho passato io venga a scoprire che in realtà non sono una sirena, bensì la principessa della Luna, non mi chiamo Oceano ma Clio, non sono come credevo di essere perché questo è il mio vero aspetto e ho anche una missione: devo portare la pace sulla Terra! Come se fosse facile!" imprecai.
Ma...ora...ora ricordo! Ricordo mia madre! Il mio palazzo, il mio regno!
Guardai tristemente la polvere lunare sul pavimento.
Oh ..mamma! Tranquilla! Ora ricordo e ti renderò fiera di me! Promesso!
"Dunque...ho una missione! Bene!"
"Eeee...da dove inizio?"
Risi mentalmente pensando all'assurda rivelazione.
Ma subito dopo mi rattrista pensando alla mia vita passata, a mia madre.
Mamma...
All'improvviso sentii qualcosa di bagnato sulla caviglia: acqua!
Cosa ci fa dell'acqua nello Spazio?!
"Oh no!"
L'acqua saliva velocemente (nonostante il gazebo fosse aperto ai lati,l'acqua non usciva) e mi stava soffocando.
Non riuscivo a respirarci dentro.
Ormai ci ero interamente dentro e sentivo che stavo per finire l'aria.
Cercai di uscire dal gazebo ma dei muri invisibili me lo impedivano!
Non ce la faccio! Non ho più aria!
Ormai viola come i miei occhi, svenni per mancanza di ossigeno.

"Oceano! Oceano!" sentii una voce familiare chiamarmi.
Aprii la bocca ma non ne usciva niente.
Lentamente aprii anche gli occhi.
Come...come è possibile che io respiri?!
Abituatami alla nuova luce mi misi a sedere e mi guardai intorno.
Avevo...una coda!
La mia coda!
Mi presi un ciocca di capelli fra le mani e vidi con piacere che erano marroni!
E io...io ero in acqua!
Ma...non è stato un sogno...ne sono più che certa!
"Oh Oceano! Ti sei svegliata! Sono così felice!"
Mi girai di scatto.
"Nathalie!"

#spaziettoperme😉😘
Hey ciao a tutti!
Vi piace questo nuovo capitolo?
Che bei ricordi!
E niente...ho aggiunto il libro agli #wattys2017!
Ciaoooo😘

Mermaid - Mission ImpossibleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora